La
ragazza americana e l’agghiacciante amore
1
capitolo
Il
cambiamento
“Stelle,cielo,terra…tesori
irraggiungibili che soltanto
al color degli occhi e al battito del cuore fanno sognare…
Parole
sagge che dominano i miei pensieri, le mie
emozioni, i miei sguardi profondi, spesso senza un senso, occhi che
guardano
per guardare non per giudicare, mani che toccano per unire non per
dividere,
labbra che parlano e si sfiorano per affascinare non per
ferire… unghie
colorate per dare un tocco di colore alla vita non per spezzarne
un’altra.”
Jenny
,una ragazza americana di 16 anni, vive in un
piccolo paesino nella regione Toscana con la sua sorellina di 8 anni
Sam e Luke
tre anni più grande.
Madre
segretaria e padre giudice, la ragazza passa interi
giorni a badare ai suoi fratelli , i quali fanno qualsiasi cosa per
farle avere
carenze scolastiche.
Jenny
sapendo che in Italia avrebbe ricominciato una
nuova vita decide di raccontare ogni suo momento, attimo, respiro in un
piccolo
diario, regalatole dalla madre il giorno dell’onomastico.
Terzo
anno di liceo, la giovane spaesata ha difficoltà ad
apprendere anche le conoscenze basilari italiane; le prime
difficoltà le
ritrova soprattutto nella grammatica, nella letteratura e nella storia
del
paese italiano.
Impara e
socializza con i compagni che l’accolgono come
una sorella, aiutandola nei compiti… tranne Manuel, un
ragazzo dal quale si
poteva prevedere tutto e niente…
Moro,
occhi verdi, labbra rosate, carnagione bianca con
un fascino semplice quasi tedesco. Intelligente,astuto, pietrificante
per lo
sguardo ghiacciato riuscendo ad ammaliare ogni ragazza con un saluto.
Il primo
giorno Jenny racconta ai genitori della
bellissima classe senza accennare allo strano comportamento del
misterioso
ragazzo.
Il
giorno seguente Jenny indossa un semplice jeans e una
felpa grigia a strisce viola, capelli a coda alta e un boccolo al vento
quasi
per accarezzarle il viso.
Come in
ogni scuola le ragazze “ superiori” ( non per
nascita ma per stupidità) cercano di indebolire
quell’atmosfera di amicizia
creatasi nella classe con la nuova arrivata facendo sì che
rimanga un bersaglio
facile per i loro giochetti .
Jenny
viene quasi sorpresa dalla freddezza di Manuel e
decide di parlarci usando semplici parole:
<<
Ciao io … ehm… sorry… io non so ancora
parlare…>>
Ancora
prima che terminasse la frase:
<<
Tranquilla con me puoi anche parlare la tua
lingua>>
<<
Grazie ma … preferisco imparare a par-la-re
italia…ehm.. italiano >>
Attraverso
parole chiavi Jenny chiede al ragazzo il
motivo del suo carattere freddo senza ricevere alcuna risposta, anzi,
con la
conclusione di un << scusa ho degli impegni…
non posso parlare con “una”
che per dire una parola passano secoli… ciao>>
I due
non si rivolgono più la parola…
Passano
mesi, settimane,giorni,ore,minuti ,secondi e la
piccola Jenny si ambienta benissimo con la classe, gli insegnanti e con
la
lingua italiana; nonostante ciò ripensa sempre a Manuel il
quale non avendo
alcun interesse per la ragazza , le porge sguardi intensi come se le
volesse
parlare.
Sara e
Martina,le amiche di Jenny, notano immediatamente
che i due si scambiano sguardi innamorati e profondi senza parlare o
cercare di
avvicinarsi l’uno a l’altro e decidono di combinare
una giornata di recupero
invitandoli entrambi.
Giorni
dopo i due si presentano alle dieci
all’appuntamento davanti ad un bar.
Non si
guardano, neanche un saluto; sguardi agghiaccianti,
gelidi privi di emozioni, visi pallidi ,occhi annebbiati
dall’odio…
Lui:
<<
Muoviti, saliamo e cominciamo a studiare
altrimenti si fa notte!! >>
<<
No!! Non puoi darmi ordini!! Perché fai così! Cosa ti ho fatto!!
>>
La
ragazza scappa via piangendo , urlando contro Manuel …
“Ti odio!!”
La
domenica seguente lei non riesce a concentrarsi sui
libri e uscendo dalla finestra corre nel luogo
dell’appuntamento.
Trovatasi
d’innanzi
al bar decide di prendersi una cioccolata calda e ripensa
ai giorni
passati lasciando che le lacrime le bagnassero il volto e che le mani
si
gelassero come prive di sangue, di vita, addormentandosi sul tavolino.
La sera
si ritrova sul suo letto con un biglietto e un
fazzoletto di stoffa con su scritto:
“
Perdonami se ti ho trattato male , purtroppo non riesco
a controllare me stesso…
Questo
fazzoletto è un mio regalo per far sì che il tuo
bellissimo volto non si riempia più di lacrime ma dei tuoi
splendidi sorrisi
per i quali io mi alzo la mattina…”
Appena
sveglia, quasi avvelenata dalle parole calde di
quel biglietto si riaddormenta profondamente…