Falso
-Pyrite? Sarà uno dei suoi stupidi scherzi.-sospirai, ritornando al mio pokèdex, quasi pieno di tutti i dati dei pokèmon della regione di Kanto.
-Non credo... Silver...-socchiuse gli occhi, per poi avvicinarsi di più a me, mettendomi una mano sulla spalla.
-E mi spieghi come diavolo è successo, allora?-chiesi allora io, guardando storto Blue.
-Era a Kanto, cercava la Piramide Lotta, ma è caduto in una fossa. La fossa conduceva ad un corridoio da dove si accedeva ad un'altra stanza, e lì ha trovato una pokèball strana - mi sembra che il Prof. abbia detto che fosse nera - che ha aperto. Dopo questo il Prof. non è molto sicuro... G... no, Pyrite, non ci vuole dire nulla, e tutto quel che abbiamo scoperto è dovuto al fatto che il suo Togekiss ha potuto raccontare, attraverso Yellow, parte della storia, ma non si sa molto... Fatto sta che... Pyrite ha in qualche modo impossessato Gold...-sospirò.
Roteai gli occhi, per poi riflettere per qualche secondo.
Mi alzai dal divano su cui ero seduto, andando verso la porta.
Anche se Gold la maggior parte delle volte diceva cose per dare aria alla sua bocca o per prendere in giro, questa volta, in qualche strano modo, credevo alla strana vicenda raccontatami da Blue.
-Dove si trova adesso?
-Cosa vuoi fare?
-Dove si trova?-ripetei fissandola.
Sospirò, chiudendo gli occhi.
-Nel carcere di Viridian.
Aprii la porta, facendo uscire immediatamente il mio Murkrow.
"Gold, povero te se stai fingendo" pensai mentre saltavo e afferravo la zampa del pokèmon.
-Professore, non ho voglia di combattere. Quindi, gentilmente, mi faccia passare.-sbuffai. Ne avevo abbastanza di gente che mi impediva di fare qualcosa.
-Silver, non puoi! Quello non è più Gold, non ha controllo! Ci sono voluti Red, Green, Blue, Yellow, Ruby, Sapphire e Emerald insieme per catturarlo!
E mentre mi ripeteva sempre le stesse cose, solo che con parole diverse, decidevo quale pokèmon mettere in campo per togliere di mezzo il Professore.
Feci scivolare le dita alla pokèball del mio Feraligatr, liberandolo.
Lui, sapendo già cosa fare, eseguì un attacco Idrocannone, sotto gli occhi stupiti del Professore che si affrettava a prendere una pokèball dalla tasca. Ma cosa poteva fare uno Spearow contro un Feraligatr?
Ovviamente, mentre Feraligatr se la sbrigava col Professore - tanto non c'era niente di cui preoccuparsi - io sgattaloiai per il corridoio cercando la cella in cui tenevano rinchiuso Gold.
-Silver?-sentii chiamare all'improvviso da una parte scura del corridoio. Era evidente che era stato in grado di liberarsi da solo... d'altra parte, in un simile carcere, cosa c'era da aspettarsi?
Sbuffai, avvicinandomi.
Lo osservai da capo a piede. Non che si vedesse molto in quell'angolo scuro del corridoio, ma da quel che potevo vedere non mi sembrava che stesse male.
-A quanto pare stai bene. Ora vuoi finirla di scherzare e uscire da questa sottospecie di carcere?-sbuffai, dinuovo, avvicinandomi e ingonocchiandomi vicino alla sagoma di quel deficiente.
Spalancai gli occhi, solo a guardare le sue mani.
Mi alzai, immediatamente, guardandomi attorno, credendo di trovare qualche... cosa che non sapevo nemmeno io.
Poi tornai a fissarlo.
Le sue mani erano coperte di sangue.
-Non è come pensi.-disse lui, alzandosi debolmente, reggendosi al muro.
-Quello stupido dentro di me è riuscito a emergere per qualche secondo e voleva uccidersi! Quanto è nobile!-esclamò quello, avvicinandosi. Notai poi una grande ferita sul braccio.
Eravano a qualche centimetro di distanza, e quella poca luce che entrava dalle sbarre del carcere mi fece intravedere il colore del suoi occhi.
Non più di un color dorato.
Non più accesi, brillanti com'erano.
Erano di un oro spento.
Un oro falso.
Proprio come il suo nome.
Pyrite.
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Okay, okay. Non è il mio genere, ma chissà. Provarci non costa nulla... no?