Anime & Manga > City Hunter/Angel Heart
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Autore: Mackenzie    11/07/2006    3 recensioni
Canzone romanticissima dei Backstreet Boys del loro primo album del 1995.
Genere: Romantico, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kaori/Greta, Ryo Saeba/Hunter
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO UNICO L’orologio al polso del proprietario del Sun Light Cabaret segnava quasi le quattro del mattino: dopo una serata molto redditizia, era giunto il momento di chiudere il locale. Ma un uomo, seduto in uno dei divanetti nell’angolo più a sud, quello più nascosto… non voleva più schiodarsi da quel tavolo, nonostante lui glielo avesse chiesto più volte, prima gentilmente e poi sempre più in modo alterato. Ma il proprietario del Sun Light sapeva che con quell’uomo bisognava andarci cauti, soprattutto quando era quasi ubriaco… era meglio averlo come amico, piuttosto che come nemico. Dopo molte insistenze, quell’uomo devastato dalla sua vita sentimentale, decise di raccogliere quello che ne rimaneva della sua anima e “togliere le tende” da quella che oramai considerava come “la sua seconda casa”. Nella prima, invece, non ci sarebbe voluto tornare, poiché l’atmosfera ultimamente era diventata davvero pesante… con la sua coinquilina. Più che pesante… la parola esatta, sarebbe stata inesistente. Non si parlavano più da quasi una settimana. Lei cercava di stare in casa il meno possibile, quando c’era anche lui. Lei cercava pure di evitare di stare nella stessa stanza. Per pranzo cercavano di evitarsi, mangiando entrambi in luoghi diversi. Lui cercava anche di non ritornare per cena, lei comunque gliela preparava sul tavolo lo stesso… dopo essersela preparata per sé. Ma quando alla mattina, la ragazza, si svegliava e scendeva per fare colazione… ritrovava la stessa cena preparata alla sera prima, ancora intatta e fredda. Lui non era tornato. Lui non aveva mangiato. Ormai quella situazione sembrava di non-ritorno. Kaori, era stesa sul suo letto a pensare a come le cose erano cambiate tra di loro, a partire dalla settimana precedente… che corrispondeva con la fine dell’ultimo incarico dopo mesi di assoluto niente. La ragazza, innamorata persa da ormai 8 anni del suo coinquilino, nonché socio nel lavoro, nonché migliore amico del suo fratello defunto, nonché l’unico amore della sua vita, nonché l’unica persona a cui pensava praticamente ogni secondo della sua vita… riesaminò i fatti avvenuti la settimana prima. La frustrazione era ormai alle stelle per la mancanza di lavoro. Ryo fuori nei locali ad annegare nell’alcool il suo dolore interiore. Kaori a casa ad aspettarlo. Ryo in giro per il quartiere dei Night a chiedere appuntamenti alle passanti. Kaori al Cat’s Eye a confidarsi con la sua migliore amica Miki. Ryo che, per caso per strada, trova una potenziale cliente. Kaori che si arrende all’evidenza dei fatti: solita cliente attraente, solita marpiona, solita oca, solito lavoro di protezione, solita richiesta di mokkori. Solita vita. Solito copione. Solito dolore. Incarico finito. Ryo che chiede a Kaori di lasciargli la casa libera affinché potesse riscuotere il suo compenso libidinoso. Kaori che a malincuore, ubbidisce, anche perché la cliente acconsente. …Baby, can I talk to you… (bimba, posso parlare con te) …I know something's wrong… (so che c’è qualcosa che non va) …Things just ain't the same… (le cose non sono più come prima) …But deep down inside… (ma nel più profondo della tua anima) …I know you still care… (so che ci tieni ancora) …So tell me what to do… (ti prego, dimmi cosa fare) …To get things back again… (per fare in modo che le cose tornino al loro posto) …The way they used to be… (nel modo in cui lo sono sempre state) Dopo quell’episodio cercavano in tutti i modi di evitarsi. La cliente poi, era ritornata al suo paese, ignara della situazione che si era lasciata alle spalle. La verità era che Ryo si era pentito amaramente di aver fatto questo a quella che ormai considerava oltre che la sua socia, anche l’amore della sua vita. Cercava di stare il più possibile lontano da casa ed annegare il proprio dolore nell’alcol in attesa di prendere una decisione concreta e farli finalmente felici: cioè dichiarare alla sua coinquilina l’amore infinito che provava per lei e che aveva sempre provato fin dall’inizio, ma che, a causa della sua natura solitaria (nel cuore) e libertina (un po’ più in giù), aveva sempre negato a se stesso… come se amare rendesse deboli e vulnerabili… questo magari poteva valere in guerra… ma ora il suo passato lo poteva tormentare solo nei suoi sogni: la realtà era ben diversa… e lui ne era a conoscenza. Così, la sera dopo, stette al Sun Light fino all’alba… e presa la sua decisione, decise di fare rientro solo al mattino presto. Erano le 7 di mattina quando aprì la camera della socia per vederla dormire… quella sensazione, quella visione gli mandava sempre il cuore in subbuglio… ma… lo spettacolo che vide fu ben diverso. …If your words have meaning… (se davvero le tue parole hanno un significato) …If you really cared about me… (se davvero ti è importato di me) …Tell me why can't I find love in your heart… (dimmi perché non riesco a trovare amore nel tuo cuore) …If you were my lover… (se sei stata la mia compagna) …A constant friend to me… (un’amica costante per me) …Tell me why would you turn away from my love, so… (dimmi perchè vuoi allontanarti dal mio amore, e perciò) “Kaori???” disse lui basito. “Ryo… ah, sei qui… bene…” disse lei mentre con le ante dell’armadio aperte finiva di fare le valige. “Che stai facendo?” chiese lui spalancato la porta con orrore. “Sto… facendo le valige?!?” rispose lei con ironia… quella notte aveva preso quella decisione. “E perché?” “Perché ho deciso così.” Rispose lei guardandolo dritto negli occhi… era chiaro, glielo aveva dimostrato più di una volta e detto più di un migliaio che tra di loro non ci potrebbe mai essere stato niente, che lui non la amava e le aveva detto in faccia (la settimana prima) quando lui e la cliente si stavano recando nella camera da letto di lui per consumare “il compenso in natura” che era inutile che lei (Kaori) sbraitasse tanto perché lui era un uomo libero e che gli dispiaceva un sacco se lei se ne era innamorata ma che lui non solo non la considerava come una donna, ma gli avrebbe anche fatto schifo a farlo con una che neanche glielo faceva venire duro. E tutto questo glielo aveva detto di fronte alla cliente che alle spalle di Kaori stava ridendo divertita. Un’umiliazione più grande di quella non l’avrebbe mai più dovuta subire. Si era detta. Non solo. Durante l’incarico, lui l’aveva anche rimproverata per la sua inettitudine sul lavoro. Mai più avrebbe sofferto per l’egoismo di quell’uomo. ”Kaori… ti prego… non te ne andare…” No, lei non se sarebbe potuta andare, ora che lui era pronto a renderli felici ed ad ammettere il suo amore… ma forse ormai era troppo tardi. “Che cosa resto a fare Ryo!!!!!!! Dopo la scorsa settimana hai dato il meglio di te stesso!!! Andare a letto con la cliente davanti al mio naso!!!! Ora basta!!! Non voglio più soffrire per un uomo egoista, insensibile, puttaniere come te!!! E poi perché mi chiedi di restare se mi hai detto più di qualche volta che io ti sono solo d’impiccio!!!!!!!! O non ti ricordi più cosa è successo la scorsa settimana!!! Che parole hai usato con me… perciò levati dai coglioni e fammi uscire da questa casa… da questa vita di merda!!!” gli urlò dietro una Kaori esasperata e al limite di una crisi di nervi, chiudendo velocemente il suo borsone e dandogli uno spintone per uscire dalla porta della sua camera. Ryo era rimasto senza parole. Doveva assolutamente trovare un modo per farla restare… lei aveva ragione, lui si era comportato non malissimo… di più… molto di più… stavolta non gli sarebbe bastato un sorrisino e un abbraccio per far rimanere l’unico amore della sua vita. …Darlin' tell me what to do… (Amore Mio, dimmi cosa fare) …To make things right… (per mettere le cose a posto) …Darlin' tell me what to do… (Amore Mio, dimmi cosa fare) …To make things right… (per mettere le cose a posto) …Darlin' tell me what to do… (Amore Mio, dimmi cosa fare) …To make things right… (per mettere le cose a posto) …Tell me what to do to make things right, for love… (dimmi cosa fare per rimettere le cose a posto, per amore) “Kaori non andartene di prego!” cercò di trattenerla per un braccio. Lei si girò sorpresa, un po’ intenerita, ma convinta lo stesso della sua decisione. Perché Ryo Saeba era un recidivo. Anche poco tempo prima in quella radura lui le aveva dichiarato il suo amore, ma poi, anche i muri della loro casa… erano dei buoni testimoni della loro situazione disastrosa. Ryo Saeba era un maledettissimo codardo recidivo. “Lasciami, Ryo! Ora che me ne vado, dovresti essere contento… così puoi fare quello che vuoi con le clienti!” gli urlò lei. “Non mi interessano le clienti! L’unica persona che mi interessa davvero sta per lasciarmi!” Kaori non disse una parola: era la solita commedia per farla restare e poi trattarla male o Ryo era davvero sincero? No, non voleva soffrire ancora… non avrebbe dovuto cedere, non stavolta. I ricordi di quei quasi 8 anni passati a soffrire e a dar l’anima e il cuore per un uomo che le aveva sempre dimostrato palesemente non solo il suo disinteressamento ma anche il suo disprezzo… no, non voleva mostrarsi debole anche stavolta! Sì è vero, più di qualche volta lui l’aveva salvata… ma questo oramai non le bastava più. “Ryo Saeba, lasciami passare.” “Dovrai passare sul mio cadavere, Kaori.” Disse lui risoluto, con quella faccia di chi non avrebbe rinunciato ai suoi propositi. “Ma che stai dicendo? Perché devi comportarti così, se fino a poco tempo fa mi hai sempre detto che…” disse lei un po’ smarrita. “Kaori, tu mi dovresti conoscere meglio di tutti… lo sai che sono un idiota…un idiota che odiava ammettere di essersi legato solo ad una donna… di essersi innamorato solo di … te.” Le disse lui con il cuore in mano. “E per dimostrarmi di esserti innamorato di me, ti scopi un’altra !?!” disse lei con sarcasmo e con una punta di gelosia e orgoglio personale ferito. “Mi dispiace sono uno stupido… ti ho fatto soffrire… sì è vero, volevo vedere se facendolo con un’altra sarebbe cambiato qualcosa… ma quando Minako ha cominciato a svestirsi, quando tu oramai te ne eri già andata via… io ho capito che non era lei che mi interessava, ma eri tu… paradossale ma… con una bella donna davanti… il mio cuore stava pensando a te.” Disse lui più sincero che mai. Clap, clap, clap. Battè le mani, Kaori con disprezzo: “Se non riuscirai a racimolare soldi con il tuo lavoro da sweeper, potresti sempre dedicarti alla commedia drammatica!” disse lei sforzandosi di fare la dura… ma dentro al suo cuore le parole di Ryo l’avevano toccata nel profondo… ma davvero era indecisa! Si sarebbe potuta fidare ancora? Perché non riusciva più a fidarsi di lui? E senza fiducia, un rapporto non si può costruire. “Ti prego… Kaori… perché non riesci a credere in me?” disse Ryo affranto. “Perché con le parole non mi dimostri quello che pensi… ci vogliono fatti, Ryo, fatti!” “Sì, hai ragione.” “E poi perché, ora non mi importa più niente di te… hai avuto otto anni per… ma sappiamo entrambi come sono andate le cose… e io sono stanca di aspettarti… non ti voglio più aspettare: stavolta, è finita, Ryo!” Ryo era senza parole, mai si sarebbe aspettato una determinazione così ferrea dalla sua piccola dolce Kaori, ma ripensando agli anni passati… non poteva negare di essersi comportato in modo davvero odioso e di averla fatta soffrire come un cane: in fondo, Sugar Boy, non gli chiedeva mica la luna. “No!!! Kaori, no! Non lasciarmi… ora che mi sono accorto di AMARTI!!!” scongiurò lui mettendosi in ginocchio davanti a lei. Kaori aveva il cuore sciolto come un budino, mai Ryo si era comportato così prima di allora, addirittura in ginocchio: LE STAVA CHIEDENDO DI RIMANERE… SI ERA UMILIATO A METTERSI IN GINOCCHIO DAVANTI A LEI PROPRIO COME UNO SCHIAVO CHE CHIEDEVA AL SUO PADRONE DI RISPARMIARGLI LA VITA… MA… “Io non ti amo più, Ryo… la sofferenza che ho passato in tutti questi anni non è nulla in confronto a quello che stai passando tu ora… sì, lo so, non è da me comportarmi con così tanta freddezza… ma tu sei recidivo… tu non mi ami, davvero, se no non ti saresti comportato così fino ad ora !!!“ Cercava di pronunciare quelle parole nel modo più duro ed indifferente possibile, ma i suoi gesti tradivano il suo grande amore. Involontariamente lacrime copiose scendevano dai suoi bellissimi occhi color nocciola, aveva poggiato a terra la valigia e con una mano sfiorava i capelli del suo socio inginocchiato, prostrato e devastato davanti a lei. In tutti quei gesti, Ryo lesse una speranza. …If your words have reasons… (se le tue parole hanno senso) …Then they won't turn away from me… (allora, non dovrebbero portarti lontano da me) …Trying hard to hide all truth they might say… (facendo del proprio meglio per nascondere tutta la verità che vorrebbero comunicare) …If you listen to me girl… (se tu mi ascoltassi, ragazza) …If you know how I'm feeling inside… (se tu sapessi come mi sento dentro) …Then maybe you wouldn't shut me… (probabilmente non mi impediresti) …Out of your life, baby, so… (di non far più parte della tua vita, baby, e perciò) “Ti chiedo solo di credere in me, Kaori… non voglio che mi lasci, solo… io cosa farei senza di te… cosa ne sarebbe di me senza il tuo amore… Kaori, mi dispiace di essermi comportato come uno stronzo, ma da ora in poi le cose tra noi cambieranno, te lo prometto!” e lui, ancora da quella posizione prese le mani della socia nelle sue accarezzandole dolcemente… Kaori, nel frattempo non sapeva come reagire: andarsene o restare? Possibile che il suo cuore pensasse una cosa e il suo cervello un’altra?!? …Darlin' tell me what to do… (Amore Mio, dimmi cosa fare) …To make things right… (per mettere le cose a posto) …Darlin' tell me what to do… (Amore Mio, dimmi cosa fare) …To make things right… (per mettere le cose a posto) …Darlin' tell me what to do… (Amore Mio, dimmi cosa fare) …To make things right… (per mettere le cose a posto) …Tell me what to do to make things right, for love… (dimmi cosa fare per rimettere le cose a posto, per amore) Alla fine, Kaori, fece vincere la sua razionalità… si staccò da Ryo e riprese in mano la sua valigia diretta verso la porta. “Non ti credo, Ryo… ho paura di soffrire, non posso permettermelo ancora di mettere la tua vita davanti alla mia, di vivere in tua funzione, aspettando un qualcosa che non arriverà mai… non posso permettermi di vivere ancora così nei dubbi e nella sofferenza… nell’angoscia che tu vada ancora con altre donne dicendomi di sgomberare il campo! Forse non ti accorgi di come ti sei comportato fino ad oggi…” disse lei seria mentre scendeva le scale che la portavano al soggiorno e con Ryo dietro che tentava di trattenerla. “Ed è proprio perché me ne sono accorto, solo ora purtroppo, che ti chiedo di rimanere… perché non vedi che sono sincero!!! Per la prima volta nella mia vita… ti sto offrendo il mio cuore su un piatto d’argento… solo tu puoi decidere sul nostro destino, Amore…” …Can't you see… (perché non riesci a capire che) …All I'm asking for is a chance… (tutto quello che ti sto chiedendo è solo un’altra possibilità) …To let me love you… (per permettermi di amarti) …Girl you know… (ragazza, tu sai) …With me is where you should be… (che è con me che dovresti essere) …And if I change that we should find… (e se io riuscissi a cambiare le cose, forse riusciremmo a trovare) …That it can be for you and I… (che ci può essere una possibilità per me e te) …Then girl I've tried… (e quindi, ragazza, io ho provato) Lei si fermò all’istante, appoggiando la valigia per terra, indecisa sul da farsi… ora, dopo quelle parole, non era poi così tanto sicura di volersene ancora andare e così gli disse: “Dammi almeno DIECI BUONI MOTIVI PER CUI DOVREI RESTARE CON TE.” …Darlin' tell me what to do… (Amore Mio, dimmi cosa fare) …To make things right… (per mettere le cose a posto) …Tell me what to do to make things right, for love… (dimmi cosa fare per rimettere le cose a posto, per amore) Lui la guardò dritta negli occhi, annegando dall’emozione, e trovò infine, le parole giuste: “Perchè ti amo dal primo momento che ti ho vista. Perché non riuscirei a vivere un secondo in più della mia vita senza di te. Perché sei l’unica in grado di poter fare la mia assistente sul lavoro. Perché sei la sola che mi sa capire nel profondo e che mi ama per quello che sono davvero. Perché non sei fuggita dopo aver scoperto del mio passato sanguinoso. Perché solo tu sei riuscita in tutti questi anni a farmi sentire amato e protetto. Perché io sono felice solo quando sono con te. Perché mi sento legato a te anche quando mi seppellisci con i tuoi martelli. Perché sarei pronto a morire anche solo se tu me lo chiedessi. Perché sei la persona più importante della mia vita.” … Girl you should know how I feel by now… (ragazza, tu dovevi sapere quali fossero i miei sentimenti a partire da ora) …There are so many ways to love… (ci sono molti modi di amare) …So just open your heart… (quindi, aprimi il tuo cuore) …And I'll find a way… (e io troverò un modo) Kaori, commossa, gli volò in braccio e lui la prese al volo stringendola fortemente a sé. …Can't you see… (perché non riesci a capire che) …All I'm asking for is a chance… (tutto quello che ti sto chiedendo è solo un’altra possibilità) …To let me love you… (per permettermi di amarti) …Girl you know… (ragazza, tu sai) …With me is where you should be… (che è con me che dovresti essere) …And if I change that we should find… (e se io riuscissi a cambiare le cose, forse riusciremmo a trovare) …That it can be for you and I… (che ci può essere una possibilità per me e te) …Then girl I've tried… (e quindi, ragazza, io ho provato) Dopo essersi staccati dal bacio più emozionante e più passionale della loro vita, lei gli disse con le lacrime agli occhi: “Non cantare subito vittoria, caro il mio Stallone… ti do un mese di prova in cui dovrai dimostrarmi davvero ciò che mi hai appena detto… e dopo deciderò se rimanere o se andarmene.” Disse lei dandogli un bacio sul naso. “Va bene, hai ragione te lo concedo… ne hai tutto il diritto… ma stavolta non tornerò indietro e non te ne pentirai.” …Oh my darlin'… (oh, Amore Mio) …I need to know… (ho bisogno di sapere) …I just wanna know how to make things right… (devo sapere come mettere le cose a posto) …Baby won't you tell me what to do to make things right… (baby, vero che mi dirai come rimettere le cose a posto…) Esattamente un mese dopo, lui le chiese di sposarlo. E lei decise di non andarsene. D’altronde, non l’avrebbe mai potuto fare davvero. E scommetto… che anche voi siete d’accordo con me. FINE
  
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