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Autore: _Girella_    13/11/2011    3 recensioni
Di certo i Jonas Brothers non si aspettavano la notizia che avrebbero avuto una sorella: proprio così, Denise e Paul Jonas hanno deciso di adottare una ragazza, che però fin da subito presenta problemi di inserimento. Cacciata da altre famiglie, mette a dura prova la pazienza dei tre fratelli, e soprattutto quella di Joe, che fina da subito inizia a litigare con lei, nonostante finisca poi per difenderla da un fidanzato molesto. E mentre Nick si innamorerà di una ragazza malata di cancro e Danielle sarà gelosa di una nuova amiciza di Kevin, Joe e Noemi vivranno una storia intricata tra amore, odio, litigi e risate.
Genere: Comico, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Chiedimi scusa…
 
 
-Sta’ lontano da Noemi-.
   Avevano parlato contemporaneamente, fissandosi negli occhi come se si volessero incenerire, e probabilmente era quello che avrebbero voluto fare.
   Joe spalancò gli occhi.
   -Che cosa?- chiese mentre il discorso che si era mentalmente preparato svaniva come sabbia in balia di un forte vento.
   Ryan lo fissò, sul viso scomparso ogni segno della gentilezza e la simpatia che aveva mostrato poco prima tra le altre persone. Sembrava quasi che si fosse tolto una maschera.
   -Mi hai sentito. Ho visto come la guardi, ho visto come rosichi ogni volta che io e lei parliamo-.
   -Ma non è affatto…-. La debole scusa di Joe si perse in un balbettio confuso mentre gli occhi di Ryan parvero scintillare dalla rabbia.
   -Ah no?-. Ryan avvicinò il suo volto a quello di Joe tanto che i loro nasi quasi si toccavano. –E allora perché tutta questa ostilità nei miei confronti? Ti avverto, non mettermi i bastoni tra le ruote o…-.
   -Lo so che lei sta con te- esclamò a quel punto Joe stanco delle minacce del ragazzo. –Ma fidati, non ci starà per molto. Era giusta la prima impressione che ho avuto su di te, tu non la ami,e le farai solo del male-.
   -Davvero? E come pensi di convincerla che stai dicendo la verità e che non sei solo geloso? A chi credi che daranno ragione i tuoi fratelli quando glielo racconterai?-.
   Joe sentì la sicurezza scivolare via. –A chi vuoi che credano? Sono la mia famiglia!-.
   -Ma a quanto pare mi sono conquistato la loro fiducia. Mentre tu… Pensi che non abbiamo sentito il vostro litigio? Dopo come ti sei comportato, Kevin non vorrà più vederti. In quanto a Nick, è già in camera sua a piangere come un bambino. Non mi sembra che tu possa contare molto sul nucleo familiare, no?-.
   Una sorta di cieca rabbia si impadronì di Joe, spingendolo a liberarsi dalla scomoda posizione in cui Ryan lo aveva bloccato e a fissarlo dritto negli occhi, nonostante fosse più alto di lui di qualche centimetro.  
   -Ti avvverto, non dire una parola su mio fratello o io…-.
   -O tu?-.
   -Non sfidarmi, Ryan, credimi, non ti conviene. Riuscirò a far capire agli altri come sei veramente, e se non è oggi sarà domani, o anche tra dieci anni, te lo giuro!-.
   Detto questo prese la via delle scale senza girarsi, lasciandolo solo in compagnia delle sue vuote minacce.
   Una parte di lui quasi esultava. Ve l’avevo detto che non è così perfetto come credete!
   Ma l’altra, si chiedeva cosa potesse avere in mente.
   Iniziò a salire le scale pensieroso mentre alle orecchie gli arrivava il suono della porta dell’ingresso chiusa e, poco dopo, il rombo di una macchina.
   Passando davanti alla porta ancora chiusa di Nick, Joe fu di nuovo, per un istante, assalito dal senso di colpa, frutto anche delle parole di Ryan.
   Basta, questo sciocco litigio è durato anche troppo si disse e alzò un pugno per bussare, ma fu interrotto da una voce alle sue spalle che lo prese di sorpresa. –Non so se vorrà farti entrare-.
   Kevin aveva appena risalito le scale e ora lo guardava di traverso poggiato con un palmo al corrimano.
   -Kev!- esclamò Joe stupito. –Io…-.
   Si bloccò un istante, mentre le parole dure che si erano rivolti meno di mezzora prima risuonavano nelle orecchie di entrambi, tessendo tra di loro un’invisibile ragnatela che gli rendeva impossibile raggiungersi l’un l’altro.
   -Kev…- disse ancora Joe, non sapendo bene cosa aggiungere al nome del fratello, ma non dovette rifletterci per molto.
   Kevin si avvicinò a lui e gli posò una mano sulla spalla –Scusami-  disse soltanto
   -Tu?-Ma cosa?...  –Dovrei dirlo io, non ti pare?-.
   -Hai ragione-.
   -Come “hai ragione?”-. Si sarebbe aspettato un no, non è vero, è colpa mia.
   -Hai ragione, dovresti scusarti-.
   Kevin lo fissò, in attesa. Mettendo da parte per un istante lo sconcerto, Joe mormorò –Scusami-.
   -Scuse accettate- rise Kevin, ma poi tornò serio mentre il suo sguardo volava da Joe alla porta chiusa della camera di Nick.
   -Pensi davvero che non mi farà entrare?-.
   -Io non lo farei-.
   -Ma smettila! Mi abbracceresti fino a stritolarmi! Non puoi vivere senza di me-.
   Kevin inarcò le sopracciglia, ma decise di lasciar perdere. Joe era fatto così…
   Si portò accanto a lui, di fronte alla soglia. –In fondo, anche io dovrei scusarmi- constatò poi. –Non sono stato per niente carino nei suoi confronti-.
   -Non lo siamo stati tutti e due- precisò Joe. –Ma io non penso veramente quello che ho detto. Anzi tutto il contrario-.
   -Diciamolo a lui, non tra di noi, ti pare?-.
   Joe alzò il pugno e bussò, perché sapeva che se si fosse fermato a riflettere un secondo di più non ne avrebbe avuto il coraggio né la forza.
 
***
 
Nella medesima posizione in cui lo aveva lasciato Noemi, seduto di fronte alla finestra abbracciando la chitarra, Nick aveva talmente tanto temuto e al tempo stesso sperato di sentire quel suono che quando purtroppo (o finalmente?) lo udì, per un istante credette e sperò di esserselo immaginato. Come si era illuso di essersi immaginato i sussurri davanti alla sua porta che assomigliavano tanto (troppo) alle voci dei fratelli..
   -Se il tuo nome inizia con la K o con la J, puoi anche stare fuori- disse senza distogliere lo sguardo dall’orizzonte. –Altrimenti avanti, vieni pure-.
   La persona fuori esitò un istante, poi la maniglia iniziò ad abbassarsi e la porta si dischiuse a poco a poco permettendo a chi bussava di entrare.
   Anche senza voltarsi, cosa che effettivamente non fece, Nick sapeva che era chi temeva che fosse. Anzi, fossero.
   -Voi due il concetto di alfabeto non lo avete del tutto capito, vero?- chiese, fingendo una sicurezza e una disinvoltura che non aveva e cercando di fermare il tremito della voce.
   Sulla soglia, Kevin e Joe si lanciarono un’occhiata colpevole e imbarazzata, prima di iniziare ad avanzare lentamente alle spalle del fratello minore.
   -Nick…- sussurrò Joe, così piano che Nick potè fingere di non averlo sentito. Anche se si tradì, smettendo proprio in quel momento di suonare.
   -Dimmi quello che mi devi dire e poi, gentilmente, esci. Quella è la porta-.
   -Non ho intenzione di uscire prima di averti guardato negli occhi. Non voglio parlare alla tua schiena. Ti volti per favore?-.
   Joe non era abituato a quell’astio da parte del fratello minore e non sapeva come gestire la situazione. Kevin, invece, avrebbe saputo esattamente quali parole dire, se però le emozioni della persona con cui si doveva scusare non fossero state così difficili da interpretare.
  Nick, dal canto suo, temeva il momento in cui gli sarebbe stata fatta quella richiesta. Non aveva occasione di guardarsi allo specchio, quindi poteva solo sperare che i suoi occhi non tradissero la quantità di lacrime che avevano versato.
   Kevin e Joe si accorsero subito che aveva pianto. Dopotutto era così difficile vedere qualche lacrima su quel volto liscio che oramai erano diventati abilissimi a distinguerne i resti. Il senso di colpa piombò su di loro come un pesante macigno, schiacciandogli per un momento i polmoni e bloccandogli il respiro per un istante.
   Schiarendosi nervosamente la voce, Joe lanciò un’occhiata a Kevin che lo annuì impercettibilmente e gli lanciò un’occhiata che parlava da sola.
   -Nick…- iniziò Joe non sapendo bene cosa avrebbe aggiunto al semplice nome del fratello. Forse avrebbe continuato a ripeterlo all’infinito finchè qualcuno non avesse risposto al suo richiamo. Capì però che stavolta non si sarebbe salvato con qualche parolina detta a caso. Stavolta sia Nick che Kevin si aspettavano da lui qualcosa di più serio.
   -Nicholas, scusami. Tu sai che non penso veramente quello che ti ho detto né di te né di Kevin. E’ che sono un po’ nervoso in questi giorni e… no, non ho intenzione di perdermi cercando scuse perchè so che non ce ne sono. Tu mi hai sempre aiutato e anche ora tu e Kev continuate a starmi vicini nonostante abbiate i vostri problemi. Non meritate proprio nessun’accusa da parte mia. Voi siete ciò a cui tengo di più, siete i miei unici confidenti, siete fantastici. E io sono un cretino perché ho rovinato tutto!- gridò alla fine senza concedersi nemmeno un istante per riprendere fiato, cosa a cui i polmoni si ribellarono furiosamente.
   Nick, che aveva ascoltato tutto in silenzio, fissò il volto rosso del fratello maggiore trattenendosi dal ridere e chiedendosi come, per un istante, fosse arrivato a provare contro di lui ciò che una persona non dovrebbe mai provare verso il proprio fratello.
   Non disse nulla;non era il momento per i giri di parole. Si alzò mollando a terra la chitarra e strinse Joe in un abbraccio trascinando con sé anche Kevin. Rimasero così, stretti l’uno all’altro, mentre l’astio e l’angoscia provate fino a poco prima scivolavano su di loro, ripromettendosi che una cosa del genere non sarebbe mai più successa.
   Nessuno dei tre lo meritava.
 
Spazio autrice:
Oh mio dio che cariniiiiiiiiiiiiiii (ßsclera) *________*
Scusatescusatescusate!!! Non ho più aggiornato e questo capitolo è 1000000000 volte peggio di tutti gli altri, lo so!! E’ colpa della scuola, non ho tempo nemmeno per vivere! Per me a scuola dovrebbero fare SOLAMENTE scrittura xDxDxD
Vabbè, a parte gli scherzi, grazie come al solito per le recensioni e le letture. Cercherò di impegnarmi per scrivere qualcosa meglio di questo (non che ci voglia molto) e anche di aggiornare più spesso =D
BaciBaciBaci alla prossima!
Marty_love Jonas (che vi ama a tutti (?))
   
 
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