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Autore: the art of fly    13/11/2011    2 recensioni
Salve!!
è la primissima volta per me, sia nel sito che nel pubblicare il mio racconto quindi, siate clementi.
Ho pensato di scrivere questa storia da una visuale diversa dal solito: quella di un'adepta che non ha "quasi" nessun contatto con Ezio (il maestro) ma, lo osserva da lontano senza conoscerne la storia e la personalità.
Questo è solo l'inizio ed, io per prima personalmente lo trovo leggermente "piatta" perchè non volevo buttarmi troppo presto nella storia vera e propria che ho in testa.
eccola!!
Genere: Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Sono un'adepta nella Confraternita degli assassini a Roma, è da due anni che lavoro per il maestro.
Due anni passati in mezzo al clangore delle armi e all'odore del sangue.
Pensare, che il sangue mi ha sempre fatto soggezzione ed ora, mi sveglio la mattina con la sua presenza e mi addormento sentendomi sporca di quella viscida sensazione sulle dita.
Non so perchè rimango quì....forse perchè l'odio che provo per i Borgia è più forte di qualsiasi altro sentimento che mi farebbe rinnegare ciò che sono ora: un'Assassina.
Mia madre mi diceva sempre che la vendetta non portava la pace ma, ti risucchia in un vortice dal quale non si può uscire neppure sentendo la sensazione della tua lama affondata nella carne della persona che odi.
Era facile credere a quelle parole senza aver mai provato sulla pelle l'orribile sensazione di aver perso tutto per mano di qualcuno.
" i miei genitori gestivano una piccola bottega di sartoria nel distretto povero della Città Eterna. Gli affari non andavano particolarmente bene quel periodo ma, non ce ne curavamo molto finchè avevamo quel poco di cui vivere.
Passavo tutto sommato una vita felice, io e mio fratello durante la settimana compivamo le commissioni, mia madre cuciva e mio padre, si occupava dei clienti.
Volevo un gran bene a mio fratello anche se, litigavamo spesso sul fatto che secondo lui passavo troppo tempo a specchiarmi.
>> Cristina!! Non puoi lasciare sempre tutto il lavoro a me!! Non è giusto che io debba sgobbare al posto tuo!!<< mi rimproverava.
Io maliziosa, ridevo prendendolo sottobraccio, portandolo fuori a guardare le stelle. >> Michele, guarda tutti quei mercanti! Loro possono viaggiare e conoscere le meraviglie del mondo! Anche io un giorno mi sposerò e, visiterò altre città per portare a te, alla mamma e al papà mille tesori....<< fantasticavo io.
Lui, ridendo mi dava un buffetto sulla guancia e tornava dentro casa."
>> Cristina!! Vieni!!<< un urlo mi riscosse dai miei pensieri... era Giacomo un mio amico adepto.
>> Il Maestro vuole vederci, sembra che voglia affidarci una missione... ehi Cristina!! Mi ascolti?! Una missione importante, forse potremmo salire di livello!<< io annuii, riprendendo di nuovo la mia muta e gelida compostezza.
 

  
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