IL GALLETTO
Risuona
pomposa
nell'aria
del mattino
la
voce noiosa
di
un bel gallettino.
Tutto
il pollaio
attento
lo ascolta
disposto
di paio in paio
neanche
una penna sposta.
Dal
becco gracchiante,
con
parole e parole,
fingendosi
prestante
adularsi
vuole.
-Accarezzatemi
le piume,
lucidatemi
il becco:
una
canzon di fiume
vi
suonerò dal tetto-
-Com'è
umile il galletto
lui
sì che ci sa fare-
dicono
in coro
le
polle da fregare.
Il
galletto ben contento
per
cinque anni va a cantar
allenando
il suo strumento
riuscendolo
a perfezionar.
Ma
dopo che fu ben oliato
uscì
fuori dal pollaio
vezzeggiato,
coccolato
tutto
tronfio, bello e gaio.
Fu
comprato da una donna
che
non aveva da cantare
ma
una pentola sotto la gonna
non
riuscì ben a celare.
Il
galletto fortunato
il
suo canto sentì mozzar
ed
ormai ben cucinato
la
tavola andò a rallegrar.
* * *
Morale, a cantar troppo si finisce in pentola ;D Per tutti quelli che, come me, hanno un galletto in classe ^^
Come sempre, apprezzo ogni commento ;)
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