Disclaimer: I personaggi non appartengono a me, ovviamente. E' tutta opera di Katsura Hoshino, io mi tengo solo questa schifezzina. Se quella donna non si prendesse pause infinite, però, forse sarei più contenta. 8D

Il rumore del silenzio
Even if you cannot hear my voice
I'll be right beside you, dear

Il cielo era particolarmente bello, quella sera. Le tinte si mescolavano tra loro come se un pittore stesse creando nuovi colori sulla sua tavolozza, le nuvole così candide e ingenue da sembrare ovatta. Ciò che aveva sempre ammirato era la sfumatura del sole quasi scomparso all’orizzonte, un leone che con la sua luce trasforma il paesaggio e la natura ogni giorno, segnando l’inizio della notte. Perché lì, con quel vermiglio nell’aria, era davvero impossibile avere paura.
 Il bagliore mozzava il respiro rendendolo irrimediabilmente una preda in trappola, ma tutta la sofferenza e il sangue che aveva versato sembravano come rifluite tra quei raggi incantati, gli occhi che facevano male e le mani che si rifiutavano di schermire il riverbero perché avrebbero rotto la sottile ed invisibile cortina di magia.
Dimenticò, per un attimo.
 «Yu, posso sedermi vicino a te?» La voce di Bookman lo fece sussultare impercettibilmente, ma non distolse lo sguardo da quel punto indefinito che sembrava attirare la sua attenzione più d’ogni altro. Non l’aveva sentito arrivare.
 «Anche se ti dicessi di non farlo, tu non mi ascolteresti.» Gli dispiaceva distruggere quell’atmosfera di pace che poteva provare così raramente, senza la preoccupazione di una missione o l’orrore che ogni Esorcista portava dentro di sé.
Lavi abbozzò un sorriso soddisfatto e si accomodò vicino a Kanda, in silenzio. Poteva sentire persino il suo odore oltre l’aroma di terriccio ed erba umida.
 «Sai, questa è la prima volta che vedo il tramonto con te. Molto più comodo che nascondersi dietro un cespuglio.»
 «Baka Usagi, stai cercando di farti ammazzare?» Per un momento il suo sguardo carico di rabbia verso quell’idiota che non sembrava volerlo lasciare in pace si scostò dal sole. Il luccichio negli occhi di Kanda era decisamente simile a quello della sua Mugen mentre veniva sfoderata, pronta per attaccare. Bookman per tutta risposta scrollò le spalle, senza che il suo sorriso si dissolvesse nel buio.
 «Yu, posso toccarti?»
 «Smettila con queste cazzate. Mi stai irritando.»
Questa era una degli atteggiamenti che amava di Kanda: non diceva mai di sì, stava a lui capire quando era il momento.
Nel caso si trovassero da soli, Lavi poteva. Chiedeva sempre il permesso nonostante non si aspettasse davvero una risposta, ma entrambi sapevano che la sua era una pretesa. Il loro era un tacito accordo in vigore da sempre.
Cominciò a tracciare figure astratte sul dorso della sua mano sinistra, quella rivolta verso di lui. Il sussulto dell’altro risuonò nell’aria pregna di parole non dette e silenzi rumorosi. Bookman tentò di avvicinarsi di più, il dito che risaliva il suo braccio, la spalla e la clavicola. Si fermò quando arrivò al suo viso, caldo.
 «Non pensavo fosse così piacevole guardare il tramonto con qualcuno.»
 «La verità è che siamo tutti soli, Baka Usagi.» Mosse lentamente la testa verso il sole, di nuovo. Ormai era completamente scomparso all’orizzonte, quindi non trovò niente. Quasi non si accorse delle gocce che cadevano pesanti dal cielo scuro; s’infrangevano fra i suoi capelli sciolti, rigavano il suo viso impassibile.
 «Non ti libererai mai di me, Yu.» Confessò. «Possiamo essere da soli insieme, se ti fa piacere.»
Aspettò una risposta che non arrivò mai, fissandolo a lungo negli occhi dal taglio orientale. Era il suo silenzio che lo rendeva unico, un silenzio che urlava e voleva essere colto. Un silenzio che turbava la quiete di una notte di pioggia.
 «Posso baciarti, vero?»
Perché in quell’assenza di suono capiva molto più di quanto avrebbe potuto fare se Kanda gli avesse davvero dato una risposta, se gli avesse davvero confessato tutto ciò che lo tormentava ogni notte prima che lui arrivasse a chiedere un po’ di posto accanto. Se gli avesse sussurrato che l’amava, non sarebbe stata la stessa cosa.
Il cielo era particolarmente bello, quella sera.
 

 
 
 

Angolo Autrice:
 

Ho scritto questa cosa oggi pomeriggio – complice un tema venuto male e la voglia di postare qualcosa, perché era da tantissimo che non lo facevo. La cosa strana è che la canzone dalla quale ho preso ispirazione era in un video LaviXAllen, ma a me ispirava molto di più per una cosa del genere. ~ Non ho mai scritto per questo Fandom, men che meno riguardo questa coppia un po’ atipica – a pensarci è anche la mia prima shonen’ai– quindi mi scuso davvero tanto se i personaggi risultano OOC: non era mia intenzione! Lavi e Kanda sono sicuramente interessanti, insieme.Io ce li vedo benissimo, ecco. *fangirleggia* Mi piacerebbe davvero sapere cosa ne pensate ed eventuali migliorie perché, davvero, è stata una cosa buttata lì un sabato pomeriggio in cui ero troppo stanca per uscire. XD
Ringrazio tutti coloro che leggeranno, non avete idea di quanto faccia felice una recensione. Buon weekend! ♥