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Autore: AllieSanders    15/11/2011    2 recensioni
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Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Matthew Shadows, Synyster Gates, Zacky Vengeance
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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OKAY, QUESTA COSA NON HA SENSO. E’ FRUTTO DELLA MIA PERVERSIONE E DELLA STUPIDITA’ DEL MIO UNICO NEURONE. PREPARATEVI AL PEGGIO. ADDIO :’D


Ciao, sono Jennifer, ho 22 anni e abito a San Francisco. Mio padre è un imprenditore, mia madre una ex modella e mia sorella un’attrice emergente. Si chiama Cheyenne. In realtà non l’ho mai sopportata, si scopava sempre i miei ragazzi. La mia migliore amica, Gisèlle, è stata con Shannon Leto. Si, proprio lui. Io ci avevo provato con il fratello, Jared, ma non aveva funzionato; a quanto pare  gli piacciono solo le bionde. Che poi cos’hanno le rosse? Cioè, mi hanno sempre detto che sono figa, e sono arrivata pure a crederci. Spesso posso sembrare insensibile e fredda, ma ho un cuore grande grande, ed è facile che io mi affezioni alle persone. Vabbè, voglio raccontarvi una cosa. Però non ditela a tutti, eh. Quindi..

 Era il 28 maggio, e io e Gisèlle stavamo facendo un mini-concerto, io facevo Hayley Williams con una spazzola e lei Taylor York con una scopa.
"All I wanted was… yyyyyyoooooooouuuuuuuuuuuuuuuu!"
"Cazzo Jen, lo sai che ti voglio bene, ma non farmi sti acuti che divento sorda!" gridò G.
"Stronza!" le dissi lanciandole un cuscino "Sappi che Taylor è più sexy di te!". Cominciammo a ridere.
"Cè, ci siamo girate tutta la California, e non siamo mai andate ad Huntington Beach. Facciamo proprio schifo!" mi disse.
"Partiamo, domani! Anzi no, domani no. Dopodomani!" le proposi.
"Ci sto! E quanto stiamo?"
"Chi vivrà, vedrà!" dissi con fare da filosofa.



Tre giorni dopo.
Eravamo arrivate ad Huntington Beach, e dopo aver riposto le valigie in un albergo a 5 stelle, ci recammo in spiaggia. Mi sdraiai su un telo da mare, e messi gli occhiali da sole mi rilassai.
"Matt, guarda che tette che c’ha quella! Sicuro che è italiana, e non mi capisce!" disse una voce maschile. Mi alzai lentamente, e lo guardai negli occhi. Era davvero un gran pezzo di ragazzo.
"Sono più americana di te, e so già di avere delle belle tette." gli dissi maliziosa.
"Hai anche un bel culo!" disse soddisfatto.
"So anche questo" dissi dirigendomi verso il mare. Il tipo, si tolse la maglia e mi seguì, mentre il suo amico cercò di abbordare G.
"Comunque mi chiamo Brian, per gli amici Synyster. Ti va di venire a cena con me?"
"Siccome sei un gran figo, si." gli risposi.


Ore 19:07 Hotel Hilton
Avevo messo un vestitino leopardato e tacchi 18. In più avevo indossato la lingerie di pizzo nero. Mi guardai allo specchio. "Brian, preparati al peggio."

Ore 20:05 ristorante
"Vado un attimo in bagno, arrivo." mi disse Brian.
"Okay."
Quando si alzò, lo squadrai per bene. A parte un viso, un sorriso, un naso e degli occhi bellissimi, aveva un fisico mozzafiato. I miei ormoni erano in subbuglio.
Quando finimmo di cenare, uscimmo dal locale.
"Senti, non è che vuoi venire a casa mia?" mi disse malizioso.
"Beh.. okay."
Salimmo in un super attico, e mi fece sedere su un comodo divano. Con la solita scusa mi abbracciò, e finimmo per baciarci. Mi salì addosso, quando sentì qualcuno gridare "Syyyyyyn, andiamo in qualche locale a rifarci gli occhi? Sono troppo arrapato per ora!"
"Zacky, vai via."
"Potremmo fare una cosa a tre.." propose.
"ZACKY!"
"Okay, scompaio." disse quel ragazzo facendo il broncio.
"Dov’eravamo rimasti? Ah sì." disse cominciando a giocare con la mia lingua. Mi prese in braccio, tentando di portarmi nella stanza. Purtroppo, qualcosa andò storto e mi fece sbattere la testa contro la porta, cadendo a terra. Feci finta di niente, e andammo in stanza. Poco dopo, spero involontariamente, mi diede una spinta e caddi a terra.
"Ma che cazzo fai?" gli urlai spazientata.
"Scusa, sono emozionato!" mi disse, giustificandosi.
"E lo vedo!" dissi guardandolo in basso.
Arrossì leggermente, aiutandomi a salire sul letto.
"Vuoi fare sesso in mutande, Brian?"
"Ti devo dire una cosa."
"Sentiamo!"
"Mi vergogno far vedere Jimmy agli sconosciuti.. lui è timidino."
"Brian! Sei un adulto cazzo, reagisci!"
"Jimmy, cosa ne pensi?"
"Brian tu sei gay. Cioè, guardami! Sono una figona, ambita da un mucchio di uomini, e tu mi dici che Jimmy è timidino?"
"Non puoi cambiare il suo carattere, nemmeno lo conosci!" urlò mettendosi a piangere.
"Tu sei malato!" gli urlai, raccogliendo i miei vestiti.
"Prima di andare, devo dirti una cosa."
"Che vuoi?"
"Il rosa è il nuovo nero. Non dirlo a nessuno però!"
Chiudendo la zip del vestito me ne andai, sbattendo la porta. Nelle scale incontrai Zacky.
"Tu e Syn avete fatto qualcosa?"
"No. Jimmy è timidino."
"Chi cazzo è Jimmy? Vabbè, senti, io sono disponibile."
"Okay. Andiamo nella mia stanza d’albergo."
"Sul serio?"
"Tu che dici?"
Arrivammo nella stanza d’albergo, ma trovammo Matt e Gisèlle che procreavano, così, finimmo per ubriacarci in un locale sconosciuto al mondo.
Sono passati ben 2 anni. Matt e Gisèlle hanno un figlio; Syn sta cercando di insegnare a Jimmy a superare la timidezza; io e Zacky siamo scopamici.

FINE.

  
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