Un freddo pomeriggio di dicembre, in salotto, davanti al camino, c'erano due ragazzi:
lei, con scuri e lunghi capelli e alcune ciocche magenta; lui, con capelli corti e castano chiaro e occhi color del cielo.
Lei parlava, e parlava: a volte lui non la sopportava, però ci provava, perché per l'appunto era quel suo lato solare che l'aveva fatto innamorare di lei.
Anche in quel momento lei stava parlando: lui faceva alcuni segni come per dire "si, va bene" oppure "continua", perché in fondo a lui piaceva sentirla parlare.
All'improvviso, però, lei si alzò di scatto, facendolo sobbalzare: salì velocemente le scale e si andò a rifugiare in camera da letto, chiudendosi a chiave.
Lui la seguì, spaventato, ma non arrivò ad entrare in camera da letto: si stava preoccupando.
-Sierra! Che cos'é successo? Ho fatto o detto qualcosa di sbagliato?- gridò lui da fuori.
Sierra non rispose, ne aprì la porta:
Cody era preoccupato, perché in sei mesi che stavano assieme, lei non si era comportata mai così.
Lui continuava a chiamarla, ma dalla camera da letto non c'erano segni di vita, ne la porta si apriva:
pensava fosse successo qualcosa di molto serio.
Passarono minuti, ore: ormai Cody non lo sapeva nemmeno, fino a quado non cedette.
Infatti ormai era sera, e lui si era addormentato, accovacciato per terra davanti la porta della camera da letto.
Sierra, non sentendolo più parlare, si preoccupò, e decise di uscire:
in fondo lui non le aveva fatto niente.
Appena si accorse che Cody era accovacciato a terra, si commosse, perché mai nessuno aveva fatto qualcosa di carino per lei, come aspettarla per tanto tempo.
Voleva solo metterlo alla prova, perché non voleva essere presa in giro anche stavolta, ma sapeva che non ce ne sarebbe stato il bisogno:
un sorriso sincero le solcò il viso, perché aveva capito che stavolta, sarebbe stata una storia seria.
Così lo prese in braccio e lo portò in camera da letto:
gli diede un bacio e andò a mettersi il pigiama, pensando a come aveva potuto dubitare di Cody.