Mike Dirnt sudava freddo. Aveva appena ricevuto una chiamata dalla sua ex moglie, la quale in lacrime, lo aveva avvisato che un tipo totalmente ubriaco aveva investito Estrelle. Stella era ricoverata d’urgenza all’ospedale, e il bassista stava andando di corsa a trovarla. Il biondo con i nervi a fior di pelle quasi strangolò la povera infermiera che stava passando per il corridoio. Appena Mike entrò nella piccola stanza dove era ricoverata la sua bambina, perse un battito. Stella dormiva, era molto pallida, il suo respiro era lentissimo. Dirnt si sedette accanto al letto e accarezzò amorevolmente i capelli della figlia. Dopo un po’, con la gioia del bassista, Estrelle aprì gli occhi e vide una massa incolta di capelli in stile mocho vileda del padre. “Papà…” “Amore mio come ti senti?” “Come se fossi una sottiletta fila e fondi” Mike sorrise, una risposta del genere era proprio da sua figlia. “Ma papà, e il nuovo CD?? Non dovevi mica lavorarci insieme a Billie e Trè??” il bassista abbracciò delicatamente Stella e le appioppò un bacio sui capelli “ Certo che lavoro al nuovo CD, ma mia figlia è più importante di qualsiasi lavoro. Tesoro mio, tu sei la cosa più bella e importante che mi sia capitata nella vita. Sei la mia piccola principessa, anche se adesso sei grande, hai quattordici anni e sei la figlia migliore che potessi desiderare” – Mike si interruppe un momento- “tu sei speciale, non perché sei la figlia di uno stupido bassista con i capelli ossigenati, ma sei la MIA bambina e sei la persona più importante della mia vita.” Stella sbuffò, dei grossi lacrimoni le allagavano gli occhi, si strinse a suo padre e nascose il viso nella sua maglietta “Ti voglio bene papà” “Anche io, amore mio”