Praga, ore 01:00 AM - Rifugio della Fondazione Huntik

Dante è steso sull'ampio letto della sua stanza, ed in silenzio guarda il soffitto. È da poco più di una mezz'ora che lui e la sua squadra sono rientrati dalla loro spedizione al cimitero centrale di Praga e proprio non riesce a prendere sonno. La sua mente torna alla giornata appena trascorsa, a lei, quella misteriosa cercatrice dai capelli del colore del cielo notturno e dagli sfuggenti occhi scuri.

Ha incrociato quello sguardo per pochi istanti, ma gli sono bastati per annegare nel mare di nero inchiostro dei suoi occhi.

Dietro quell'apparenza cinica e professionale, dietro quello sguardo severo e quelle parole taglienti, quella ragazza, Zhalia, nasconde un enorme vuoto che ne sta divorando l'anima.

Quella sofferenza che la giovane donna non riesce a trattenere dal suo sguardo, lo attira più della sua indiscutibile bellezza e delle sue incredibili doti di cercatrice: perché anche lui, nonostante i suoi successi ed il suo proverbiale buonumore, nasconde dietro ai suoi occhi ambrati una solitudine inesprimibile, un dolore che brucia nel suo petto al punto di mozzargli il fiato.