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Autore: BambolaMorta    17/11/2011    2 recensioni
Aveva iniziato ad avere quella fame allucinante e persistente da almeno una settimana e doveva, doveva soddisfarla perchè quando era così affamato diventava intrattabile, alla stregua di uno schizofrenico.
Nell'ordine, quella sera, aveva già divorato quattro pacchetti di serpentelli gommosi rubati a suo fratello, maccheroni al formaggio ( tre piatti abbondanti ), del roast beef e addirittura una bistecca cruda e fredda di frigorifero.
Al pensiero si sentì pervadere da uno strano senso di...farfalle nello stomaco.
Gli era piaciuto il sapore del sangue.
Genere: Horror, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Max Green , Ronnie Radke
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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lycantropia
Lycantropia



Non era mai stato ad un rave.

Per di più ad un rave in maschera che più che un rave sembrava un ritrovo di semi-sballati patiti di cinema horror.
Prese una birra da una cassetta piena di ghiaccio e alcolici di seconda categoria, con lo stomaco in subbuglio.
Aveva iniziato ad avere quella fame allucinante e persistente da almeno una settimana e doveva, doveva soddisfarla perchè quando era così affamato diventava intrattabile, alla stregua di uno schizofrenico.
Nell'ordine, quella sera, aveva già divorato quattro pacchetti di serpentelli gommosi rubati a suo fratello, maccheroni al formaggio ( tre piatti abbondanti ), del roast beef e addirittura una bistecca cruda e fredda di frigorifero.
Al pensiero si sentì pervadere da uno strano senso di...farfalle nello stomaco.
Gli era piaciuto il sapore del sangue.
Così avvolgente, metallico, così...appetitoso.
Il cuore iniziò a battergli frenetico nel petto.
Oddio, che cazzo stava pensando?
Delirava, si, aveva il verme solitario (mangiava come una donna che aspetta cinque gemelli e non aveva ancora messo su un grammo) e delirava, sicuramente.
Buttò giù un altro goccio di birra ghiacciata, mentre il suo stomaco pazzo reclamava altro cibo.
Sentiva che avrebbe potuto mangiarsi anche il braccio muscoloso del tizio sballato che stava pescando proprio in quel momento dalla cassa frigo un wiskey di sottomarca.
Oddio.
Una sigaretta, si, ci voleva una sigaretta.
Agguantò Ronnie che, vestito di tutto punto come un vero Dracula dell'800 per l'occasione, stava per scroccare una pasticca ad un tizio dalla faccia idiota.
"Andiamo a fumare!", gli gridò all'orecchio per sovrastare la musica.
Fuori, dove la musica era meno assordante, c'era soltanto il paesaggio grigio e desolato della vecchia zona industriale.
Capannoni dismessi, fabbriche abbandonate e ovunque cemento e polvere.
Ronnie gli allungò una Marlboro light, accarezandogli il dorso della mano con la punta delle dita.
"Ehi, qualcosa non va?"
Max soffiò del fumo dal naso.
"Ho fame"


Non capiva più niente.
"Max, va tutto bene?"
Vedeva sfocato.
La luna, cazzo, la luna piena!
L'aveva guardata come ipnotizzato e poi aveva iniziato a fargli male la testa.
E aveva sentito il sapore del sangue in bocca, denso e dolciastro, e la fame gli era esplosa come una bomba nello stomaco.
Ululò con tutto il fiato che aveva in gola.
"Max stai ululando! Puoi spiegarmi che razza di scherzo è questo? Max! Max...oddio...la tua faccia..."
Si leccò le labbra, mentre dalla gola gli saliva un ringhio cupo.
Aveva fame e non gli importava nulla del fatto che la sua faccia e i suoi arti avessero assunto un aspetto...lupesco.
Aveva fame.
Ed era Ronnie la portata principale del suo pasto.


L'aveva inseguito per tutta la zona industriale, seguendo la scia nera del suo mantello, l'odore della sua paura e il battito frenetico del suo cuore.
Si leccò le labbra guardando il rivolo di sangue che dalla fronte gli colava negli occhi e sul viso sudato e pallido.
Era caduto, aveva sbattuto la testa nel tentativo di restare vivo e...e poi aveva iniziato a perdere sangue.
Un luccichio famelico brillò negli occhi rossi di Max.
"Non farmi del male...", mormorò stremato il ragazzo ai suoi piedi.
Non poteva.
Aveva fame.


Guardava il cadavere dissanguato del suo ragazzo e piangeva.
Quando la luna era calata si era ritrovato rannicchiato, nudo e indifeso, con il suo ragazzo con la gola squarciata accanto.
Non ricordava nulla ma sapeva, sapeva per certo che quella era tutta opera sua.
Aveva freddo.
Slegò dalle spalle di Ronnie il lungo mantello nero e insanguinato e vi si avvolse.
"Mi dispiace...", sussurrò apatico.
Aveva ucciso l'uomo che amava.
Aveva ucciso il suo Ronnie.
Era forse per via di quello che gli era passata la fame?

Angolino Cimitero:
Dedicata ad Anzu e a Dade (che se non pubblico almeno una volta ogni tanto minaccia di farmi a fettine) e...okay, so che fa un po' schifo ma vabbè, chi ha voglia commenta lo stesso? E, mi raccomando, fatemi sapere cosa ne pensate del piccolo Max trasformato in un feroce lupo mannaro, a me sembrava un contrasto così carino...
RestInPeace
  
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