Charles Brandon amava le donne

Che il duca di Suffolk amasse le donne, non era un mistero: del resto, era il più stretto amico del re ed era questa la principale passione, oltre a quella per il gioco della pallacorda, ad aver creato tra di loro un infrangibile rapporto di intesa e fiducia.

Durante tutta la sua gioventù si era dilettato nel corrompere con giochi da camera gran parte delle belle dame di corte, escluse ovviamente quelle riservate a Sua Maestà, finendo spesso anche nei guai. Ricordava con divertimento quando era stato colto in flagrante dal duca di Buckingham mentre si intratteneva con sua figlia, e solo la sua influente posizione gli aveva risparmiato la vita: altrimenti, nudo e disarmato com'era, non avrebbe potuto difendersi dalla lama che gli era stata puntata alla gola.

Non aveva mai trovato nulla di sbagliato in questa sua passione, sebbene talvolta la sua anima di cristiano gli ricordasse quanto questo troppo amare fosse peccaminoso e contro il volere di Dio, ma Brandon aveva una propria visione della religione, molto più intima e liberale di quanto prevedesse la Chiesa Cattolica e la stessa riforma voluta dal re.

Le dame di corte, nubili o sposate, facevano a gara per entrare nel suo letto, sentendosi rammaricate quando non venivano più convocate, ma il più delle volte se ne facevano una ragione e si consolavano con un nuovo amante.

Poi era arrivata Margareth, che gli aveva fatto capire quanto fosse sciocco e vanesio: l'errore più grande che aveva fatto era considerarla alla stregua delle altre donne. Ma lei era una principessa, e una principessa non può essere usata e poi gettata via, cosa che gli aveva fatto capire chiaramente, seppur tra le lacrime.

“Io vi amavo.”

“Voi non conoscete questa parola, Charles. Potete amare, magari per un anno, un mese, un giorno, persino per un'ora, e in quell'ora sono certa che il vostro amore sia vero e profondo... come voi dite. Ma dopo quell'ora, voi non amate più. Ne amate un'altra, e un'altra ancora! Il vostro amore è tanto generoso quanto pernicioso.”

Poiché immerso nelle sue testarde convinzioni giovanili, non aveva compreso appieno quelle parole, ma in parte lo avevano colpito, come una prima picconata che scalfisce appena la roccia, senza distruggerla, ma rendendola più vulnerabile.

Dopo la povera Margaret, c'era stata Catherine, la piccola Catherine, a farlo maturare. Il suo amore per lei non era stato puro fin dall'inizio, ma era cresciuto e si era rafforzato con gli anni. Era convinto che sarebbero rimasti insieme fino alla morte, ma la guerra lo portato a casa cambiato. Catherine aveva capito subito cosa fosse diventato, e non lo aveva più accettato come suo compagno: lo aveva cacciato dal proprio letto, dalla propria casa e dal proprio cuore.

Charles aveva avuto altre amanti, in quegli anni, ma ognuna di esse non era altro che una sfocata immagine senza alcun significato, un misero passatempo incapace di riempire il vuoto che sentiva dentro di sé.

Si era quasi rassegnato a vivere il resto della sua esistenza da solo, aveva accettato la sua condizione come una punizione che il Signore gli aveva inferto per tutti i peccati commessi, ma alla fine era arrivata Brigitte, la bella e forte Brigitte, giunta come un angelo salvatore per riscattarlo dai suoi reati e ripulire la sua anima.

Lei gli aveva fatto capire il vero significato della parola amore, e gli aveva fatto conoscere la serenità.

Per questo Charles Brandon soleva spesso dire di aver amato le donne, parlando al passato, perché ora ne amava solamente una.

Note:

la parte in corsivo è tratta dall'episodio 1x08.

Il personaggio di Brigitte mi piace abbastanza, peccato che sia apparsa per poche puntate, perché non ho avuto modo di inquadrarla bene. Ho comunque voluto approfondire il cambiamento di Brandon durante tutta la serie perché non può certo passare inosservato. Cosa che invece non ho potuto notare in Enrico: sarà perché mi è antipatico (Jonathan Rhys Meyers sarà pure sexy, ma ha una faccia da schiaffi!), ma dalla prima all'ultima puntata mi è sembrato il solito re dispotico e prepotente e non credo che abbia veramente imparato qualcosa sulle donne, a mio parere è solo stato molto fortunato a trovare Catherine Parr, e a morire, perché di sicuro prima o poi avrebbe fatto decapitare pure lei XD

Beh, stabilito che odio Enrico VIII, avrete anche capito che amo alla follia Charles Brandon, ma non è sempre stato così: nelle prime serie era troppo farfallone, poi però è cresciuto, è maturato, ha pure scelto un'acconciatura che lo rende brutto (troppa barba, troppi capelli!) e quindi mi sono definitivamente innamorata di lui!