A. era mollemente adagiato ed era la cosa più bella e affascinante che S. avesse mai visto. Si sentì ardere di desiderio e lentamente, senza alcuna preparazione, entrò in A.
A. si sentiva pieno, soddisfatto, non si era mai sentito così bene in tutta la sua vita. Era la prima volta che aveva un contatto del genere con un altro elemento: era sempre stato puro, lui.
S. si scioglieva in A. e mai aveva provato un sdilinquimento così forte.
I loro corpi si mescolarono, tramite una bacchetta che dai più maliziosi era chiamata addirittura magica.
Poi l’atmosfera si scaldò, A. aveva i bollori, S. provava le stesse sensazioni.
Senza un parola, all’improvviso, A. se ne andò, lasciando S. da solo, prosciugato da ogni voglia di vivere. Aveva perso il suo unico amore…
 
 



 
 
“Bene ragazzi, ora che avete fatto evaporare la miscela di Acqua e Sale e il sale è rimasto da solo, potete andare a casa. Buon fine settimana.” Congedò i suoi studenti la professoressa di chimica, finendo di firmare il registro e pensando alla triste sorte del cloruro di sodio.