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Autore: Giallo4ver    18/11/2011    1 recensioni
(E' la mia prima storiella su Hetalia...abbiate pietà...)
[Personaggi OC: Clelia Romolo Romana/ Città di Roma
Annone/Cartagine]
(…)Riconosco i segni dell’antica fiamma.
Ma voglio che prima la terra mi s’apra in un abisso,
e il padre onnipotente mi spinga con un fulmine tra le ombre,
le ombre del pallido Erebo e la notte profonda,
prima che ti violi, o Pudore, o sciolga le tue leggi. (…)
[Virgilio, Eneide. Libro IV, Versi 23; 27.]
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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d Personaggi: Clelia Romolo Romana/ Città di Roma.
                    Annone/ Cartagine.
                    (Sono entrambi OC, Clelia è tecnicamente la gemella di Nonno Roma, lui il futuro                       
Impero, lei la futura Caput Mundi.)



Le era scioccamente caduto tra le braccia.
Forse per l'eccesso di vino, forse per la stanchezza, era capitolato dritto dritto lì, ‘in braccio’ alla sua carnefice.
Lei lo aveva sorretto, prima facendolo appoggiare al muro, senza dirgli niente, senza guardarlo con particolari sentimenti, né derisione, né preoccupazione… neutralità assoluta, poi lo aveva trascinato fino a casa, non sua, ma del cartaginese.
Una casa che trasudava decadenza, da quando lui aveva perso la terza ed ultima guerra ingaggiata contro di lei e suo fratello.
L’ultimo disperato tentativo di resistenza, Perché non sono morto nell’incendio anch’io? si chiese fissando il pavimento riccamente decorato.
Poi posò lo sguardo su di lei.
Una bella donna, resa, probabilmente, ancora più bella dall’effetto del troppo vino bevuto nella speranza di alleviare la sofferenza che il suo popolo ridotto in catene gli procurava.
- Puzzi di vino, Annone. Hai bevuto troppo.- la voce di Clelia gli trapanò la testa.
Carthago reclinò la testa all’indietro e scoppiò a ridere, quasi istericamente.
- Ti preoccupi per me, Romae?-
- Mi sembra logico, ora sei un mio possedimento, sta a me aiutarti se hai bisogno.-
- Ah! Se davvero ti fosse importato di me, non mi avresti dato fuoco! Se davvero ti fosse importato di me, non avresti cosparso i miei resti di sale! Se davvero ti fosse importato di me, non avresti venduto la mia gente come schiava!- tuonò furibondo il fenicio e la sua voce rimbombò tra i muri vuoti della casa.
La donna rimase impassibile, continuando a fissarlo con neutralità, in silenzio, con le braccia conserte e ritta in piedi, la postura fiera e i capelli imprigionati in una semplice acconciatura alta, la lunga tunica bianca e i due soliti vecchi bracciali: l'armilla e il destrale.
- Tu avresti fatto lo stesso, se la vittoria fosse stata tua. È un principio naturale, non un mio motto, Carthago…è proprio di ogni conflitto, i contendenti si gridano a vicenda ‘Guai ai vinti!’ fino a che uno di loro non perde. Ed hai perso tu.-
Annone abbassò di nuovo la testa, poi parve animarsi d’un tratto, afferrò Clelia traendola a sé e la baciò, insinuando una mano tra i suoi capelli e liberandoli dalle prese dei fermagli, che tintinnarono a terra.
L’Urbs non si oppose, dal canto suo credeva che tra tutti gli sconfitti, Cartagine fosse forse l’unico meritevole di ammirazione sincera e rispetto.
Avvertì le mani calde di lui scendere, accarezzandole da sopra la tunica la schiena, soffermandosi sui fianchi.
- Sei bella, Clelia.- mormorò stringendosi di più al suo corpo- Sei bella e sei forte…e spietata anche.- poggiò la fronte contro quella della donna, fissandola negli occhi.- In quanti te l’hanno già detto?- chiese piano, carezzandole una guancia con la mano
- In molti…ma nessuno me l’ha mai sussurrato da così vicino.-
Annone sghignazzò.- Tu mi onori…- ironizzò, poi fece posare la mano dalla guancia alla tenue scollatura della tunica, sfiorandole il collo mentre scendeva.
Poggiò le labbra su quel collo appena sfiorato, Clelia reclinò la testa da un lato chiudendo gli occhi, mentre con una mano cingeva le spalle dell’uomo e con l’altra gli stringeva delicatamente i capelli neri e mossi.  
Le mani di Annone liberarono quel corpo da quei vestiti, le sue labbra tornarono a baciare quelle della donna, nel mentre lui si spogliava.
Avvertì la mano di Clelia scendere lungo la schiena, delineando le cicatrici che vi erano disegnate sopra.
- Mea Elissa…- le soffiò sulle labbra dolcemente.
- Mi Enea…- rispose lei sfiorandogli il naso con la punta del proprio.
Poi non ci furono più parole.


(…)Riconosco i segni dell’antica fiamma.
Ma voglio che prima la terra mi s’apra in un abisso,
e il padre onnipotente mi spinga con un fulmine tra le ombre,
le ombre del pallido Erebo e la notte profonda,
prima che ti violi, o Pudore, o sciolga le tue leggi. (…)
[Virgilio, Eneide. Libro IV, Versi 23; 27.]



In diretta dall'Averno, l'angolo dell'autrice:

Ok ok...è la prima volta che scrivo qualcosa su Hetalia...non mi fustigate vi prego! Perdonatemi se ho sparato qualche bestialità storica/culturale! Se avete qualche consiglio, è il momento giusto di darmelo!
Va bene...ora...
Il titolo si traduce 'Oh mia Elissa' 'Oh mio Enea'...poi...ehm...spero di averli scritti bene in latino ç_ç
L'ultimo pezzo è tratto dall'Eneide, discorso di Didone...l'ho scelto perché...non lo so, ma inizialmente non volevo inserire nessuna citazione dell'opera...ma quando ho letto questo pezzo mi è sembrato che si collegasse in qualche strano modo alla "faccenda" narrata e boh...scusate se non centra nulla...
Roma si preoccupa di Cartagine perché nella sua fine vede la sorte che crede potrebbe toccarle.
(Come dice Polibio a proposito di Scipione che piange per la fine di Cartagine immaginando che quella sorte prima o poi possa toccare alla sua città)
Ritiene Catagine uno dei suoi avversari più degni perché ne riconosce il valore e la potenza.
(Insomma...ben tre guerre di portata non indifferente, sconfitte e stragi a go go...riprese, vittorie... un susseguirsi di conflitti estenuante. Cartagine ha fatto davvero dannare i romani. *Sì, qui parla capitan ovvio...* )
Ebbene...credo di non aver nient'altro da dirvi...se non 'Scusate se è un insulto all'intelligenza umana e alla cultura.'


  
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