Un malato
di cuore
~ canzone
d’amor perduto
Primavera non
bussa, lei entra sicura [...] ha le labbra di carne e i capelli di grano;
Che paura e che
voglia che ti prenda per mano! Che paura e che voglia che ti porti lontano!
« È molto triste
la tua storia, Boscaiolo di Latta. »
Il Canarino si lisciava
le penne, più dorate del sole nel Paese degli Winkie,
gorgheggiando canti così tenui e armoniosi che l’infelice
condizione dei prigionieri non sembrava più avere alcun peso.
Il Gufo di Latta –
perché nessun uccello avrebbe mai potuto reclamare il diritto di
chiamarsi ancora Boscaiolo –
inclinò il capo con fare contrito.
« Non triste
quanto la tua, dolce Polychrome. »
La cosa peggiore della
trasformazione era che nessuno di loro avrebbe più potuto sentire la risata di Polychrome,
quella musica di sfere che tante volte, in tempi passati e felici, aveva
colmato i loro cuori – anche quelli che non erano innamorati. Ugualmente, la Fata del Cielo cantava gioiosa
nel suo nuovo corpicino vestito di piume di un solo colore; nessun altro
sarebbe mai stato come lei, felice
quando ogni speranza sembrava perduta.
Pur in questa misera
forma, Nick Chopper era grato di averla ritrovata.
« Io? Io non ho
che da biasimare me stessa, per essere caduta nella trappola della signora Yoop. Tutto ciò che è capitato a te è stato molto più
ingiusto. » Prima che il Gufo potesse pensare di risponderle, il Canarino
lo fissò intensamente con un occhio piccolo e brillante. « Sei
davvero convinto di non poterla amare ancora? »
Il Gufo di Latta emise
un suono metallico che avrebbe potuto essere un sospiro. « Non ho il
cuore giusto. »
« Oh, io non penso
che sia così. » Il Canarino si levò in volo, attraversando
la sala da pranzo dei Giganti e sfiorando con le ali tese il piccolo Orso
impagliato e la Scimmia Verde addormentati, per poi tornare accanto a lui e
cantare ancora la sua dolce melodia. « Io penso che tu abbia solamente
dimenticato come si fa. »
Il Gufo la
guardò, sorpreso. Senza le sue vesti d’arcobaleno, senza gli occhi
color del mare e i lunghi capelli di sole, Polychrome
sembrava più serena che mai.
« Prima o poi
ricorderai » cinguettò. « Tutti i cuori possono amare. »
Quando il Canarino
riprese a lisciarsi le penne, per qualche motivo fu un sollievo sapere che gli altri non avrebbero potuto comprendere le
sue parole.
Pur in questa misera
forma, Nick Chopper non poteva dimenticare che era stata Polychrome
la prima a toccargli il cuore.
[ 370 parole ]
Spazio dell’autrice
Dodicesimo volume, The Tin Woodman of Oz.
In pratica il tema portante qui è l’amore. Capirete da voi che dovevo scriverci su. ♥ Ma andiamo per ordine. Spoiler!
Woot il Vagabondo, un ragazzo
ospitato alla corte del Boscaiolo di Latta, viene a conoscenza della sua storia
– di come sia stato privato del suo corpo mortale per colpa della Strega
dell’Est, la quale non tollerava l’amore tra la propria servetta, Nimmie Amee, e quello che all’epoca
era ancora un umile taglialegna di nome Nick Chopper. Il Boscaiolo racconta a Woot di non aver potuto sposare Nimmie
neppure quando il Mago gli ha procurato un cuore, perché si è ritrovato
nel petto un Cuore Gentile e per sposarsi avrebbe bisogno invece di un Cuore
Innamorato. Woot gli fa notare che potrebbe sposare Nimmie Amee per gentilezza (qui lo
Spaventapasseri fa notare che non sempre un marito innamorato è anche
gentile: puro genio); così i due partono, insieme allo
Spaventapasseri, alla volta del Paese dei Munchkin. Ma
a un tratto vengono fatti prigionieri dalla Gigantessa Yoop,
che ha già catturato anche Polychrome, la
Figlia dell’Arcobaleno che lo Spaventapasseri e il Boscaiolo conoscono
bene. La Gigantessa trasfigura anche loro – il Boscaiolo in un Gufo di
Latta, lo Spaventapasseri in un Orso Bruno imbottito di paglia e Woot in una Scimmia Verde. È naturale che il
gruppetto poi si salverà dai guai, ma, ai fini della mia flash, questo
è il contesto.
In questo punto della storia Nick/il Gufo e Polychrome/il
Canarino scoprono di poter parlare il linguaggio degli uccelli, incomprensibile
agli altri. Ho immaginato che in tal modo il racconto del Boscaiolo di Latta a Polychrome sulla propria ricerca (un momento che nel libro non
viene mostrato) avvenisse dunque in modo molto, ehm, intimo. Il punto è
che non riesco a smettere di fangirlare su di loro:
è palese che il proposito di Nick di sposare Nimmie
è dettato solo dalla gentilezza,
appunto, mentre il rapporto che ha con la Figlia dell’Arcobaleno è
così delicato da risultare, invece, molto più naturale e affettuoso, in questo volume più
che mai. Di conseguenza ci sono un bel po’ di situazioni in cui ho
pensato che sotto i loro scambi di battute ci fosse molto altro. (E poi Nimmie è odiosa. Ma questo ve lo racconto un’altra
volta.)
Titolo, sottotitolo e citazione (rispettivamente Un malato di cuore, La canzone dell’amore perduto e Un chimico) sono tributi incondizionati a Fabrizio De
Andrè e alla sua immortale poesia. ♥
Aya ~