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Autore: ryoko96    18/11/2011    5 recensioni
dedico la mia prima fanfiction alla pokeshipping che io adoro! leggete in tanti e fatemi sapere cosa ne pensate ;)
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ash, Misty | Coppie: Ash/Misty
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Anime
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Era ancora raggomitolata nel suo letto caldo e accogliente, quando fu svegliata da una serie di rumori metallici che provenivano dal giardino di casa. Uscì a malincuore da sotto le coperte e maledì la fonte di quel trambusto. Probabilmente erano le sue tre sorelle che facevano tutto quel casino! Quando andò a controllare nelle loro camere, però, le trovò che dormivano beatamente incuranti dei fastidiosi rumori. Misty, rassegnata, decise di andare a controllare. Tornò in camera sua, si pettinò i capelli rossi in una coda alta a sinistra e si infilò una felpa color ciliegia e dei jeans.

A Cerulean City, l'inverno aveva fatto spazio alla primavera ma fuori faceva ancora freddo. La città sembrava addormentata e l'aria fredda e umida di prima mattina punse la pelle di Misty che rabbrividì nella sua felpa troppo leggera.

Impaziente di tornare dentro casa andò verso la fonte del rumore: il garage. Lì c'era una ragazzo che armeggiava con un cacciavite con quella che fino al giorno prima era la sua bicicletta, ma che ormai era a pezzi.

Il viso di Misty diventò rosso quasi quanto i suoi capelli, non ci credeva! Per quella bici aveva seguito come uno stalker il ragazzo che gliel'aveva distrutta per farsela ripagare! Anche se poi quella della bici era diventata solo una scusa per restargli accanto. Ripensandoci, Misty provò una forte nostalgia, degli occhi color cioccolato, dei capelli corvini costantemente arruffati, delle espressioni buffe di quel viso che aveva avuto modo di osservare fino allo sfinimento senza mai stancarsi veramente. Ma non era il momento di pensarci! Scacciò via quei pensieri ricordandosi del suo sonno interrotto e della sua bici distrutta.
 
"Ehi, tu! Cosa credi di fare? Quella è la mia bici!" urlò.

Il ragazzo sobbalzò e si girò di scatto lasciando cadere per terra il cacciavite con un sonoro tonfo.

Gli occhi di Misty erano fissi in quelli del ragazzo in segno di provocazione, ma ci mise poco a riconoscere la persona che era nel suo garage e la rabbia venne sostituita dalla felicità: aveva davanti a sé il volto che gli appariva sempre nei suoi sogni più belli, ma quello non era un sogno, lui era davvero lì e non era solo frutto della sua immaginazione.

"Ash"  Misty sospirò quel nome, assaporando tutti i bei ricordi che gli provocava.

"M-Misty!" balbettò impacciato Ash, "i-io… ecco… volevo…Insomma da quanto tempo non ci si vede!"

Seguì un momento di silenzio, Misty non era in grado di spiccicare parola, riusciva solo a restare a bocca aperta a guardare il ragazzo e i resti della sua bicicletta. Cercò di tirar fuori qualcosa di carino tipo 'Quanto mi sei mancato!' o 'è davvero tanto tempo che non ci rivediamo!' ma gli uscì: "Ketchum! Cosa stai facendo con la mia bici?".

"Ecco io...insomma io pensavo che se non avessi trovato un buon motivo... pensavo chetu non saresti più tornata a viaggiare con me! Così ho pensato che mi avresti seguito se ti avessi rotto di nuovo la bici!! Il fatto è che mi mancavi" disse Ash, ma rendendosi conto di quello che aveva detto aggiunse: "è colpa tua! Avevi detto che saresti tornata una volta finite le tue faccende da capopalestra ma è passato tanto tempo e tu non ti sei fatta né vedere né sentire!"

"Se è per questo neanche tu ti sei mai degnato di telefonarmi! Non cercare di scaricare tutta la colpa su di me!!"

“Non è vero! Io ho cercato di chiamarti! Ma … Ma il numero che mi hai dato è sbagliato!!”

Ash sapeva benissimo che il numero che Misty gli aveva dato era quello giusto, la verità era che non aveva mai avuto il coraggio di chiamarla per paura che lei lo avesse dimenticato. Invece adesso sembrava tornato tutto come prima. Era come se non fosse passato nemmeno un giorno da quando si erano detti addio. Come al solito, avevano iniziato a litigare per la prima stupidaggine.

Come se stessero pensando la stessa cosa si guardarono e si misero a ridere. Ridevano del fatto che, a dispetto delle loro preoccupazioni, niente era cambiato e i loro sentimenti non si erano affievoliti.

"Misty ti prometto che ti comprerò una bici nuova, ma in cambio viaggiamo un’altra volta insieme! Io ho bisogno di averti accanto a me"

"Non serviva rompermi la bici per convincermi, io ti seguirei anche in capo al mondo Ketchum".

  
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