Si dice molto su mawile.

Dice che per le sue corna trasformate in mandibole sia carnivoro.

Ma siete sicuri che sia la verità?

Come si può notare nei videogiochi, spesso, quando catturi mawile, esso/a tiene una baccarancia.

Ma allora perché ha una mascella sulla testa in grado di masticare travi di acciaio?

A questo proposito, come giornalista sono andata in Giappone con un interprete per sapere qualcosa di più su questo incredibile pokèmon.

Arrivati andammo subito dal più grande creatore di pokèmon, Ken Sugimori.

Parlammo a lungo con lui, solo per curiosità, visto che sapevamo benissimo che non era lui il creatore del pokèmon.

Dopo molto tempo passato a chiacchierare su i mostri tascabili più famosi al mondo, ci indicò una porta dove stava lavorando il creatore che cercavamo.

Ci avvertì di starci calmi con lui, si arrabbiava facilmente.

Raggiungemmo la porta, bussammo più volte, finché una voce non ci accolse ad entrare:

-前方- (avanti)

Entrammo.

Le stanza che ci accolse aveva una finestra ampia che dava su un balconcino, c'era una tv e un tavolo con un portacenere pieno di sigarette.

Il disegnatore stava facendo un artwork.

Ci stupimmo nel scoprire che stava disegnando proprio mawile.

Il pokèmon stava mangiando felicemente una baccarancia.

Gli facemmo varie domande sul pokèmon, fino alla fatidica domanda sulle sue corna.

Lì il disegnatore impazzì, prese il portacenere e lo lancio addosso alla mia interprete.

Il sangue usciva a fiumi dalla sua tempia.

Non mi intendevo di numeri d'emergenza orientali, ma per fortuna un interruttore d'emergenza era alla mia destra.

Il problema era raggiungerlo.

Stavo schivando gli oggetti che l'uomo continuava a lanciarmi senza sosta.

Con uno scatto repentino riusci a raggiungere l'interruttore a premerlo.

Un CD mi colpì alla gola, un taglio su essa mi fece urlare dal dolore.

Presi il CD e scappai, ero confusa.

Chiamai un taxi e con un abile parlantina inglese gli disse di dirigersi verso l'aeroporto.

La mia borsa era mezza distrutta, ma avevo ancora i documenti e qualche soldo, avrei potuto fare il biglietto e tornarmene a casa.

Così feci.

Il mio volo partì qualche decina di minuti dopo, per fortuna.

Mi godetti il viaggio, mi comprai una Fanta, e mi addormentai.

Mi svegliai che eravamo quasi arrivati.

Scesi dall'aereo e me ne andai a casa, chiamai l'ufficio dicendo che non sarei andata a lavoro per i giorni seguenti.

Mi buttai sul letto, il gatto mi si accovacciò affianco e io presi ad accarezzarlo fino ad addormentarmi.

Mi svegliai più di 12 ore dopo, erano le 7 di sera.

Presi la borsa e ne tirai fuori il contenuto, il perché ancora oggi mi è sconosciuto.

Ci trovai il disco che mi aveva graffiato la gola; d'istinto portai la mano sul graffio, aveva una crosta.

Andai in bagno e lo disinfettai e lo coprii.

Ci misi circa 20 minuti, per le continue fitte di dolore provocate dai lividi degli oggetti lanciatomi dal disegnatore.

Tornai in camera, con l'idea di guardare il CD che era quasi stato la mia causa di morte.

Lo inserì del lettore e mi buttai sul divano.

Il CD conteneva un episodio speciale della serie mysteri dungeon.

Il titolo era: “Missione 7: aiutiamo Mawile.”

mio figlio guardava spesso la tv, e altrettanto spesso guardava i pokèmon, io per lavoro li guardavo con lui; ma non ricordo nessun episodio 7, e se proprio c'era no aveva quel nome.

L'episodio iniziava proprio con un mawile che mangiava una baccarancia, però non aveva l corna.

L'episodio era in giapponese, ma aveva i sottotitoli in inglese, quindi qualcosa capii.

Per tutto l'episodio si vedeva mawile che faceva da cicerone alla squadra di pokèmon per tutto il territorio della regione di johto.

“Strano” pensai “perché c'è un mawile a johto?”

Ogni volta che il gruppo di mostriciattoli si fermava, mawile mangiava una bacca o una pianta trovata lì per caso.

L'episodio stava per finire, i pokèmon si trovavano dentro il monte argento.

Ancora una volta si fermarono.

Degli occhi giallastri li scrutavano da dietro una roccia.

Il pokèmo sì fece avanti, mostrando il suo corpo di pianta.

Non avevo mai visto quel pokèmon, assomigliava alle corna di mawile, ma non ero sicura.

La voce del pokèmon era cupa e rimbombava nello stretto viale dove si trovavano.

-Chi siete?-

-Siamo i pokèmon della squadra verde!-

Squadra verde...

Probabilmente esisteva solo in Giappone, ma perché non ne sapevo nulla? Dopotutto era il mio lavoro.

-Finalmente, vi stavo aspettando!- riprese la pianta.

-Allora sei tu che hai mandato una richiesta d'aiuto urgente.-

-No non ero io-

-Allora chi era?-

-Lui- disse il pokèmon misterioso indicando una carcassa di un heracross.

-Che gli hai fatto?-

-Avevo fame della sua energia! Quindi mi sono fuso a lui per rubargliela da dentro.

-Perché?-

-Te l'ho già detto, avevo fame. E adesso che mi ci fai pensare... ho un certo languorino.- disse leccandosi i denti scoperti.

La squadra verde scappò senza voltarsi indietro.

Solo un pokèmon era rimasto la: mawile.

Gli altri gli urlavano di raggiungerlo il più in fretta possibile, ma la risposta che ricevevano era sempre un secco “no”.

Gli altri ci tenevano alla loro pelle e scapparono lasciando il piccolo pokèmn indifeso.

-Perché non sei scappato?-

-Perché questa è casa mia, e intendo difenderla!-

-Che pensieri nobili! Ma sai vero, che non ti serviranno a nulla?

-Lo so. Ed è per questo che ti propongo un patto.-

-Dimmi.- rispose la pianta sempre leccandosi i denti.

-Ho molta energia dentro di me, e ho una scorta quasi infinita di ricariche, fonditi a me per l'eternità e lascia in pace gli altri pokèmon!-

-E io cosa ci guadagno?-

-Energia illimitata.-

-Interessante... ma perché sacrificarsi?-

-Te l'ho già detto, per il bene della mia terra!-

-Sento una grande energia provenire da te, ti metterò alla prova.-

detto questo si intrufolò nella piccola bocca aperta del pokèmon.

Le immagini che seguirono erano poco visibili, forse modificate in seguito.

Se si guardava attentamente si distingueva mawile sputare sangue e contorcersi nell'ombra.

Passarono più di due minuti con queste orribili sequenze.

Poi finalmente dell'ombra uscì mawile, la pianta era solida sulla sua testa, e da verdina si era trasformata a nera come la pece.

Lo schermo divenne nero, mostrando una scritta bianca che recitava: «In anni e anni, il legame tra la pianta e mawile si rafforzo, fecero nuovi patti, come quello che stabilisce sia la pianta-mascella a combattere.»

seguirono degli spezzoni di puntate in cui mawile combatteva usando le “corna”.

Dopo quello un'altra scritta biancha venne fuori dalla sfondo nero.

«Secondo voi, quanto tempo ancora mawile resisterà donando energia al parassita che ha in testa, proteggendoci tutti?»