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Autore: reigisaseirin    19/11/2011    5 recensioni
[Curt Mega/Riker Lynch] (con la partecipazione speciale di Kimberly Whalen, la moglie di Curt)
Okay, non so da dove mi sia uscita questa ff, ma Curt e Riker avevano poco spazio in questo fandom e ho dovuto rimediare...
Cosa dire della storia??
E' una semplice giornata (beh, mica tanto) di quei gran pezzi di fighi di Curt e Riker.
AVVERTENZE: STUPIDITA' A LIVELLI IMPRESSIONANTI!
Enjoy :)
*Dalton è il coniglio di Curt, ci tenevo a precisarlo xD
Genere: Comico, Demenziale, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altro personaggio, Curt Mega, Riker Lynch, Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Hai cucinato Dalton?!

 
Curt fu svegliato da un dolce profumino proveniente dalla cucina.
Ancora mezzo addormentato seguì ciondolando quel profumino, curioso di sapere di cosa si trattasse.
Vide Kim ai fornelli, anche se gli pareva più impacciata dal solito. E alta, anche.
Sarà il sonno si disse avvicinandosi di soppiatto alla moglie.
La cinse da dietro e la sentì irrigidisi di colpo.
Strano, molto strano.
Continuò a ripetersi che era il sonno, anche se cominciava a non esserne molto convinto.
"Buongiorno amore, cosa stai cucinando?" disse con tono inconsciamente sensuale.
Nessuna risposta.
"Kim?"
Ancora nessuna risposta.
Le scostò una ciocca di capelli per vedere se stava ascoltando l'mp3, cosa che faceva spesso mentre cucinava.
La cuffietta non c'era ma notò una cosa strana: una ciocca bionda.
"Aspetta un attimo..."
Tirò i capelli di quella che doveva essere Kim e se li ritrovò in mano. Una parrucca, era una parrucca.
“Riker, si può sapere diavolo ci fai qui di prima mattina? E perché indossi una parrucca?”
Riker fece una delle sue solite faccie buffe/adorabili che mandano in delirio le fan e improvvisò “Ehm…,sorpresa!”
“Sorpresa un diavolo! Mi hai fatto prendere un accidenti!” Curt fece il finto arrabbiato (non riusciva mai ad arrabbiarsi con Riker, gli era impossibile) solo perché amava vederlo impanicato.
“Ma non hai niente di meglio da fare?”
“Beh, gli altri sono partiti e visto che ero a casa tutto solo soletto ho pensato di passare a fare un saluto” disse lui, sempre con la stessa faccia innocente.
“Oh, poverino, ti hanno lasciato tutto solo soletto… ma potevi dirlo prima!”
Curt abbraciò Riker come mamma chioccia farebbe con i suoi pulcini, stritolandolo e dandogli confortevoli pacche sulle spalle- o meglio avrebbe voluto, ma essendo troppo basso arrivava al massimo alla schiena- come una vera e propria nonnina di paese.
Riker alzò – scusate, abbassò in questo caso- lo sguardo verso Curt, leggermente spaventato “Curt… mi stai preoccupando…”
Ma quello era soltanto una vendetta malefica ideata da Curt in quattro e quattr’otto, povero Riker, non poteva saperlo.
Appena Riker abbassò la guardia, Curt cominciò a fargli il solletico.
Il biondino, che soffriva il solletico anche solo a sentirlo nominare, cominciò a contorcersi per liberarsi dalla presa di quel nano dai denti splendenti ( si, lo chiamava così di tanto in tanto) facendo rovesciare tutto il contenuto della padella- che non ricordava di avere in mano- sulle pantofole a forma di coniglietto rosa di Kim.
“Ahhh, brucia, brucia!” Riker cominciò a saltellare, come se potesse alleviare il dolore… poverino, è stupido, lasciamolo stare…
“Oh, Riker l’hai combinata grossa… Kim ti ucciderà!”
“Brucia! Maledetto coniglio… Oh, guarda! Mi sono anche sporcato i pantaloni nuovi. Maledetto!”
Curt riflettè un attimo. Non avevano comprato coniglio ieri. Né il giorno prima. In effetti, i vegetariani non comprano coniglio. Né carne.
Si girò cercando di mantenere la calma verso Riker “Riker, non mi mentire… dove hai preso il coniglio?”
Riker rispose sicuro “Beh, di là c’era un coniglio bianco e io avevo fame…”
“COSA! RIKERTIRENDICONTODIQUELLOCHEHAIFATTO?? RIKER HAI CUCINATO DALTON? IL NOSTRO CONIGLIO, MA COME TI E’ SALTATO IN MENTE?” Curt corse in salone per accertarsi che ciò che Riker diceva era vero.
Quando non vide il coniglio nella gabietta ebbe tre diverse reazioni contemporaneamente:
stava per svenire, stava per scoppiare a piangere come una ragazzina che vede Justin Bieber con una ragazza che non è lei, stava per uccidere Riker esattamente come lui aveva ucciso Dalton.
Beh, ovviamente optò per la soluzione più teatrale – e meno pericolosa per la sua reputazione da macho: uccidere Riker.
Poteva nasconderlo nel giardino in modo che nessuno avrebbe più trovato quell’assassino di coniglietti indifesi.
O pure poteva mangiarlo come lui voleva mangiarsi Dalton…
Beh, mica era a dieta! Con la massa grassa di Riker, praticamente inesistente, ci si può sfamare solo un cagnolino. Ma forse neanche quello.
Di certo non bastava a sfamare lui… quindi decise che seppellirlo in giardino era la cosa migliore.
Un sorriso da guancia a guancia – come quello del Grinch, avete presente no?- si fece largo sul suo visetto angelico.
Riker lo stava guardando preoccupato e appena lo vide avanzare verso di lui con gli occhi assetati di sangue cominciò ad indietreggiare.
“Fossi in te io scapperei” disse lui, con un tono che voleva essere spaventoso e terrificante ma che era solo spaventosamente sexy. Perché ogni cosa detta da lui, anche la più semplice, era dannatamente sexy. A chiunque chiedete ve lo confermerà… parola mia.
Riker indietreggiò fin quando non si ritrovò spalle contro al muro.
“Sei fregato, amico” disse Curt ormai certo di aver vinto.
La vendetta era così dolce! Curt si sentiva quasi più felice di quando gli avevano detto che avrebbe cantato un assolo a Glee… quasi, ho detto! Non esageriamo, stava pur sempre per compiere un crimine!
Riker sorrise “Non ci scommetterei”. Tirò il tappeto dove Curt si trovava proprio in quel momento. Il povero malcapitato perse l’equilibrio e sbattè con il sedere per terra.
“Riacchiappami se riesci a rialzarti!” disse il biondo prendendosi gioco del povero Curt, per il quale ormai era diventata una questione personale.
Inseguì Riker in camera da letto, dove il biondino si era andato a nascondere.
Entrò di soppiatto come aveva imparato da Chuck, cercando di fare meno rumore possibile.
Notò che le coperte non erano come le aveva lasciate e vi si avvicinò piano piano.
Alzò lentamente il lenzuolo e vide che non c’era nessuno.
“Ma dove diavolo-“ il poveretto non riuscì a finire la frase che una cuscinata lo colpì in piena testa, facendolo cadere di faccia sul letto.
Beh, Riker aveva pensato di colpirlo alla schiena, ma aveva calcolato il colpo rispetto alla sua altezza. Non era colpa sua se Curt era il grande puffo in persona!
“S-scusa… Non volevo.” Disse lui, preoccupato per il suo amico che ancora non si era mosso.
Si avvicinò a Curt lentamente.
Quando era ormai ad un palmo di distanza dal suo volto, Curt si rialzò di scatto, facendo spaventare a morte il biondino, che perse uno o due anni di vita per la paura.
“Curt, mi hai fatto prendere un colpo!”
“Così impari!”
“A fare che, scusa?”
“A fare cosa?!?!?Hai ucciso il mio coniglio! Te l’eri già scordato?!”
Riker scoppiò a ridergli in faccia e comiciò a rotolarsi sul pavimento per il troppo ridere.
“Okay, ora sono io a preoccuparmi” Curt lo guardò. Stava ridendo da mezz’ora senza motivo… e non la smetteva più.
“Riker, puoi spiegarmi perché stai ridendo??”
Riker, sempre continuando a ridere provò a dire qualcosa, ma tutto quello che Curt riusci a capire fu
“Povero, se sapesse…” e il resto era tutto una risata continua.
Riker smise di ridere di colpo e si fece più serio.
Si alzò e cercò di sembrare presentabile…
“Riker, ma cosa-“
“Curtis Lawrence Mega, puoi spiegarmi cosa succede?! Perché Riker sta ridendo? E perché è qui?”
Curt si girò verso una Kim decisamente arrabbiata. In effetti avevano messo giusto un po’ in disordine, Kim faceva bene ad esserlo…
Curt stava per spiegare tutto ma appena si girò del tutto notò un batuffolo bianco tra le mani di Kim.
Rimase immobile per lo shock per qualche secondo, poi cominciò a sprigionare arcobaleni come una fan della Klaine dopo la 3x05.
“Dalton, tesoruccio mio, sei vivo!!” Prese Dalton dalle mani di Kim e lo riempì di baci, poi lo abbracciò – o meglio dire stritolò- per tempo indeterminato, continuando a ridere come un idiota.
“Oddio, come mi sei mancato… Pensavo che quel cattivone ti avesse cucinato sul serio! Oh, Dalton!”
Curt si stava seriamente mettendo a piangere, come se stava riabbracciando un figlio che non vedeva da anni.
Ma era solo un coniglio. Un coniglio!
“Ma cosa?” Kim guardava Curt preoccupata, anzi preoccupatissima… Non era normale. Stava grattando la pancia al loro coniglio come se fosse un cagnolino.
“A quando la seduta dallo psicologo?” le disse Riker che si stava sbellicando dalle risate.
“Per il coniglio o per mio marito? Perché penso che dopo questa il coniglio avrà qualche problema”
“No, intendevo per Curt. E’ arrivato a livelli preoccupanti di idiozia”
“Chissà da chi avrà preso…” disse Kim alludendo alla grande intelligenza- pari a quella di un babbuino, più o meno- del biondino che mise il broncio.
“Sei cattiva”
“Mai quanto Sue Sylvester” Riker e Kim scoppiarono a ridere e- dopo aver riso per un quarto d’ora abbondante, non si sa per cosa- decisero che era meglio fermare Curt.
Questi stava saltando sul letto, sempre con Dalton in braccio, facendogli fare ‘vola, vola,vola’. Dalton, povero coniglio, se la stava facendo sotto dallo spavento.
Appena Curt vide Riker ancora lì – si, non aveva avuto occhi che per Dalton nella scorsa mezz’ora- si avventò su di lui (non prima di aver messo Dalton sul letto, ovvio u.u)
“TU, brutto deficiente, perché lo hai fatto? Mi hai fatto credere che Dalton fosse morto, perché?” Il moro lo stava guardando negli occhi -o almeno ci stava provando perché anche in punta di piedi non ci arrivava- il biondino che per poco non gli scoppiava a ridere in faccia di nuovo.
“Ehm… pesce d’aprile?”
“Ma è il 24 settembre!”
“Beh, allora consideralo un regalo per il vostro anniversario.”
“L’anno prossimo comprami anche un paio di calzini, ma non provare mai più a farmi uno scherzo del genere… E poi come hai fatto ad entrare in casa?”
“L’ho fatto entrare io!- disse Kim avvicinandosi a due, sul punto di ridere anche lei per la faccia che stava facendo il marito- Sono colpevole!”
“Perché, perché lo hai fatto??”
“Riker ha fatto gli occhi da cucciolo, come potevo dirgli di no??”
Curt guardò Riker che si limitò a sorridere, ancora compiaciuto per la riuscita dello scherzo.
“Beh, in effetti… Perché non usi il tuo sguardo da cucciolo per convincere Dianna ad uscire con te invece che per arruolare mia moglie in piani malefici?” Riker divenne rosso come un peperone. Aveva una cotta per Dianna, non era un mistero, solo che non riusciva mai a chiederle di uscire. Ogni volta si bloccava all’ultimo e inventava scuse di tutti i tipi per andarsene.
“Funzionerebbe secondo te?”
“Ma certo!- intervenne Kim - nessuno resiste al tuo sguardo da cucciolo!”
Riker arrossì ancora di più-  oltre i limiti del possibile- e decise che forse era meglio andare a casa… Era pur sempre l’anniversario di Curt e Kim, mica poteva fare da terzo incomodo!
Decise che, si, se ne doveva andare, quando vide lo sguardo pieno di passione che i due sposini si stavano scambiando. Se non fosse per il loro animo gentile, a quest’ora lo avrebbero già cacciato a calci fuori di casa.
“Beh, ragazzi io vado.”
Nessuna risposta. I due avevano già chiuso la porta, ovvio che non lo stavano ascoltando.
Prima di andarsene lasciò un bigliettino.
 
Si, sono tornato a casa. Grazie per esservene preoccupati…
Davvero, mi sono sentito molto considerato.
E si, se sentite odore di pulito sono stato io… Non avevo voglia di tornare a casa subito e mi sono messo a ripulire il casino che ho combinato. Ma non ditelo a mamma, se no mi fa pulire ogni giorno! Va bene una volta ogni tanto, ma sempre no!
Non vi preoccupate, quello che ho cucinato non è davvero coniglio… è soia, o qualcosa del genere. C’era scritto che non era carne e ho preso a caso. Non manga telo, è meglio xD
Buon anniversario di nuovo, e scusate il disturbo *immaginate la mia faccia da cucciolo qui*
Riker

 
PS: Oggi chiederò a Dianna di uscire. Ce la posso fare. Ce la DEVO fare... Curt, ti chiamo stasera per raccontarti tutto.
PPS: Ho preso Dalton come ostaggio… Comprami un paio di occhiali nuovi e lo rivedrai. Forse…
PPPS: Scherzavo, anche perché non me la sentivo di entrare nella stanza. Sarebbe stato imbarazzante. Molto.
 
Cavolo, dovevano essere due righe… Vabbè, ora vado davvero :)
 

Lasciò il bigliettino sul tavolo e uscì, lasciando Curt e il coniglio finalmente in pace.
 

Ready, Set… Notes.
 
Okay,  mi scuso in anticipo con chi sta leggendo.
E ringrazio chiunque sia arrivato fin qui, significa che questa storia non fa poi così schifo… credo.
Beh, ve l’ho detto che non sapevo da dove mi era venuta fuori…
 
Qualche nota:
-se qualcuno non lo sapesse, Kimberly Whalen (da me chiamata Kim) è la vera moglie di Curt J
- si, si sono sposati davvero il 24 settembre -dell’anno scorso, l’ho chiesto a Kim- quindi hanno già fatto un anno… che carini *-*
- per sguardo da cucciolo di Riker, immaginatevi una cosa del genere: http://www.tecnocinema.it/wp-content/uploads/2011/05/30_Puss_in_boots_shrek.jpg
- anche Dalton esiste davvero, ecco qualche foto: http://t.co/4SHedAN4 http://t.co/EhfAQXe9 http://t.co/rAgxUE2g(la ragazza è Kim :D )
- non so se Riker abbia davvero una cotta per Dianna, ma per me sarebbe così carini insieme *-* ( se Dianna non lo vuole, ci sono sempre io hahah xD)
- Grazie, grazie, grazie se hai letto anche queste note J
A presto,
Sere
   
 
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