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Autore: TheMask    20/11/2011    6 recensioni
in questa ff descriverò una decina o più di modi su come uccidere la gente! premettendo che uccidere è la mia vocazione spero di riuscire a comporre un bel manualetto sull'argomento.
i protagonisti di queste dimostrazioni saranno:
Quinn, nella parte della serial killer dilettante;
Rachel, nella parte della vittima ricorrente;
L'autrice (cioè io) nella parte... beh... nella parte del'autrice
Spero vi aconquifferi!
Mina
Genere: Azione, Comico, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kurt Hummel, Rachel Berry | Coppie: Puck/Rachel
Note: Raccolta, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Incompiuta
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METODO NUMERO: 1
VITTIMA: Rachel! E chi se no?
ASSASSINO: Ma secondo te, se la vittima è Rachel, può essere qualcuno a parte Quinn?
TEMPO STIMATO: max 25 minuti
TEMPO REALE: 23 minuti
ARMA/I: forcina: accendino; benzina; potenza; benevolenza autrice
TEMPO DECESSO: 15 minuti di urla e strepiti… muahahahah!
DESCRIZIONE ASSASSINIO:
autrice: “Allora, il piano è questo: tu ti infili in casa in due minuti con la tua forcina, Sali in camera sua, inondi tutto di benzina, appicchi fuoco e te la fili! Sono felice di lavorare ancora con te! Sei un’ottima serial killer, spece quando si tratta di uccidere quella la!”
Quinn: “Ce la posso fare! In ogni caso lo credo di essere brava a uccidere quella sottospecie di scherzo di cattivo gusto della natura, la odio a morte! E poi… sono la migliore serial killer di questo mondo (dopo di te naturalmente), cosa ti aspettavi?”
Autrice: “Sarà meglio che tu vada: è già passato un minuto, e ne hai appena 25!”
Quinn:”Ok, vado. Non ci sarà bisogno che mi auguri buona fortuna!”
La ragazza si avviò, facendo ondeggiare la coda a cavallo alla maniera tipica delle cheerios, alla porta di casa della sua vittima. Sulle spalle, una borsa col materiale.
Si fermò davanti alla soglia, e l’aprì.
Infilò un braccio nella sacca, e cominciò a frugare alla ceca.
Quinn:”Ma dov’è che l’ho messa! Stupida forcina! Va bè! Non sarà questo a fermarmi.”
Richiuse la borsa e si sfilò una forcina dai capelli. Le disse poi tristemente addio, chiamandola per nome (Germenilda Spinafosca) e cominciò a deformarla.
Quando riuscì ad aprire la porta, aveva già perso 6 minuti.
Penetrò in casa, senza il minimo rumore (Kurt: “Questo solo perché l’ho convinta a munire le sue ballerine con una soletta molleggiata all’ultima moda, proprio come faccio io!” Autrice: “Kurt? Ma che ci fai qui?” Kurt:”Osservo con aria critica, non si vede?” Autrice:*scuote la testa rassegnata*)
Quinn conosceva alla perfezione la casa della vittima, grazie all’accurata mappa a lei fornita dall’autrice.
Salì dunque le scale, facendo attenzione a non farle scricchiolare.
Solo all’ultimo gradino, si rese conto che erano di granito…
Avanzò ugualmente, percorse un corridoio e si fermò davanti a quella che non poteva che essere la stanza della vittima. Notò infatti che affissi alla porta c’erano fogli con scritte cose tipo “La rompiballe spiffera segreti nana da giardino ambulante vive qui. Non disturbare mentre canta”
Quinn estrasse una matita e corresse il cartello così “La rompiballe spiffera segreti nana da giardino ambulante vive qui. Non disturbare mentre canta gracchia
Dopodiché si sentì realizzata, e si concesse un minuto di sorriso scemo. Poi si rese conto che erano passati 10 minuti in totale e che non aveva tempo.
Entrò cautamente nella stanza, e notò l’essere che dormiva su un letto tutto rosa a cuoricini arancioni e verdi. La ragazza stava per vomitare. Fece per estrarre il barile della enzina, quando si accorse di aver dimenticato la borsa giu.
Corse dunque, per risparmiare tempo, stando comunque attenta a  non ricadere pesantemente sui piedi.
Recuperò in fretta la borsa e tornò su.
13 minuti.
Prese il barile e svitò delicatamente il tappo.
Poi cosparse la benzina per metà attorno al corpo della vittima, senza bagnarla per non svegliarla.
Ne mise sul parquet, sul tappeto, sulle lenzuola e sull’intelaiatura del letto in legno.
16 minuti.
Poi, si preparò alla parte più difficile.
Tenendo ben saldo il barile, cosparse d’un fiato il corpo della vittima di benzina fredda.
Com’è naturale, lei si svegliò.
Fortunatamente, Quinn, aveva pronto un lembo delle lenzuola, che usò per tacitarla prontamente.
Per farlo, però, dovette lottare un poco, perdendo tempo prezioso.
20 minuti.
Quinn sbatte l’essere sul letto, si girò per prendere l’accendino, ma l’essere tentò di scappare, così, alla velocità della luce, la legò con il piumino (quello rosa a cuori).
21 minuti.
Prese finalmente l’accendino e appiccò fuoco.
Lasciò poi la vittima al suo destino, e sorridendo soddisfatta, recuperò la borsa e scese di corsa le scale.
Si catapultò fuori e si tuffò quasi a pesce (perché senza quel quasi il suo vestito avrebbe potuto rovinarsi) dietro il cespuglio dove l’autrice l’aspettava.
Quinn: “Piano portato a termine. Tempo totale?”
Autrice: * fermando il tempo del cronometro con aria soddisfatta * “23 minuti, 17 secondi e 56 millesimi di secondo! Complimenti! Allora, com’è andata?”
Quinn:”Perfettamente! Possiamo andare con tutta tranquillità: la vittima è stata eliminata!”
Autrice: “Sono fiera di te! Ti offro un caffè, che ne dici?”
Quinn:”Volentieri!”
Le due si avviano a braccetto verso il bar più vicino ridendo e scherzando mentre dietro di loro, la casa va a fuoco.
  
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