Le allegre comari teinomani
I nomi dei
personaggi sono
volutamente copiati da famosi scrittori.
Prologo
Virginia Wolf si
girò quando
Marguerite Yourcenar le chiese se voleva essere la sua vicina di banco.
Sorrise
all’amica e accettò volentieri specificando di voler trascorrere un
anno
abbracciata al calorifero subito di fianco alla finestra. Margherite non poteva sapere
che quella
sarebbe stata la sua condanna: davanti a lei si sarebbe seduto Joseph,
si
quello stupido Conrad con l’amico Svevo. Ma la vera tragedia, è che non
erano
Conrad e Svevo a distrarle con il loro parlare insensato, ma la
presenza di
Isabel Allende nel banco dietro. Le due avevano avuto varie
controversie negli
anni passati con Isabel, sebbene il loro rapporto non era mai stato di
odio
aperto ma di tolleranza sofferta per via dell’amica di tutte Jane
Austen, ora
compagna di banco di Isabel.
Quell’estate
Virginia aveva avuto la
testa impegnata per colpa del fusto (fusto solo per lei) Douglas Adams,
in arte
“Ricotta”. Gliene aveva fatte passare di cotte e di crude, fra messaggi
criptici, inviti e chiari segnali di squilibrio mentale. L’anno precedente i due
erano stati molto a “contatto”,
ma senza mai toccarsi veramente. Come biasimare Virginia per essersi
illusa di
un ragazzo che le preparava dolci, condivideva le sue passioni e
flirtava
esplicitamente la maggior parte del tempo?
Neanche
Marguerite era messa meglio,
combattuta dall’incertezza se la sua cotta per l’amica Fred Vargas
fosse fondata
o solo scambiata per un enorme affetto. Non le era mai piaciuta una
ragazza
prima d’ora e in più aveva la certezza di non poter essere ricambiata.
Per
quanto Fred giocasse nella squadra di “L Word”, era già interessata a
un’altra
ragazza e le aveva esplicitamente detto in passato che Marguerite non
era il
suo tipo.
Messe maluccio,
insomma. Le compagne
condividevano una sola speranza: che il cielo si aprisse e che
giungesse l’apocalisse,
in alternativa si accontentavano di avere un minimo di successo in
amore.
Marguerite trovò
uno “sfogo” qualche
sera più avanti, quando una loro compagna organizzò una festa in
discoteca e la
sua bocca si trovò a discutere animatamente (con tanto di lingua) con
quella di
un certo “Zap”. Come dicono certi rozzi ragazzi “se l’è svuotata”.
Virginia era un
po’ più sfigatella,
lei era troppo esigente: uno aveva questo, l’altro quell’altro… e
nessuno era
come Douglas.
Ma c’era una cosa che quell’anno avrebbe avvicinato Isabel e Jane alle due protagoniste, l’amore per il pettegolezzo unito all’odio, soprattutto di Marguerite e Virginia, per Stephanie Meyer, compagna di classe e stupida egocentrica. Quell’anno forse si sarebbe rivelato più interessante del previsto.
SBS:
ciao
a tutte :D
Virginia: siamo due scrittrici che vogliono credersi giovani ed
emergenti u.u
V: la storia è in parte presa da vicende realmente accadute...
M: nel senso che il personaggio di stephanie esiste davvero...
V: si bhe anche la Virginia Wolf è esistita davvero! dovresti leggere dei suoi romanzi :D (XD)
M: ah-ah... bhe INTENDEVO che la PERSONA denominata come tale, ESISTE e viene tutt'ora SBEFFEGGIATA da noi comari
V: bhe si questa è una storia a quattro mani ma siamo 4...
M: si, una mano a testa...
V: (frecciatina)
M: anche Isabel e Jane esistono e sono le altre due comari u.u il resto delle storie sono "Più o meno" inventate
V: si, perchè Zap esiste anche lui... >.>
M: vogliamo parlare di Ricotta?
V: T.T no...
M: direi di chiudere qui prima che le SBS (chi ha occhi per intendere intenda)
V: (tutte le altre in rulotte..)
M: (pessima..) siano più lunghe del prologo.
V: speriamo in vostre recensioni ^^
M: alla prossima e bacioni :)