"Soo Mi!Sbrigati!Hai preparato tutto?"le chiese sua madre dalla cucina.
"Sì,mamma,ma non riesco a capire perchè mi devo trasferire da quei tizi.....non li conosco nemmeno!"si la mentò lei trascinando le sue borse in cucina.
"Non parlare di quei ragazzi in questo modo!Sono stati molto gentili ad offrirsi di ospitarti finchè la nuova casa non sarà finita"le spiegò.
"Sarà.......,ma resta il fatto che non sono d'accordo!"protestò lei ancora una volta prima di uscire di casa.
Prese la metropolitana,per fortuna non era per niente affollata!Trovò un posto libero accanto al finestrino,sistemò le sue valigie ai suoi piedi e si mise a scrutare il buio che dominava il paesaggio esterno.

-Accidenti a mia madre!Riesce sempre a stravolgermi l'esistenza!-pensò lei sospirando.

Scese dopo due fermate,aspettò alla fermata dell'autobus e dopo due isolati il suo viaggio verso la nuova casa si fermò di fronte ad un condominio molto elegante situato in un parco altrettanto elegante con tanto di aiuole curate alla perfezione.
Entrata nel palazzo tirò fuori dalla tasca dei jeans un biglietto con un indirizzo e si recò davanti l'ascensore.
Entrò nella cabina,era spaziosa,con un grande specchio;premette sulla pulsantiera il numero 16 e restò a fissare i numeri dei piani scorrere sul display.
Le porte dell'ascensore si riaprirono e lei uscì con le sue borse e si piazzò davanti alla porta dell'appartamento con scritto sulla targhetta:
"SM Entertainment
SHINee"

-Eccomi....ci siamo,l'indirizzo è questo-si disse tirando un bel respiro e facendo coraggio.

Bussò il campanello ed ad aprirgli fu un ragazzo dai capelli biondi con indosso un ridicolo grembiulino rosa ,con alle mani un paio di guanti da forno e un mestolo sollevato a mezz'aria.
Il ragazzo la squadrò da capo a piedi e puntò i suoi occhi curiosi sui due borsoni che la ragazza nascondeva dietro di sè.
"E tu saresti.........."iniziò a dire lui continuando a scrutarla con sguardo indagatore ed alzando un sopracciglio.
"Io sono Park Soo Mi........la figlia della signora Park Seung Mi..........."
"AAAAAAh!Tu devi essere la figlia di Tata!"esclamò facendo un sorriso a trentadue denti.

-Tata?!Sembra il nome di un cane-pensò lei continuando a guardare perplessa il giovane cuoco.

"Ma,che sbadato!Non mi sono ancora presentato!Il mio nome è Kim Kibum meglio conosciuto come Key"si presentò lui porgendole la mano.
"Piacere di conoscerti"disse lei inchinandosi e scansando la mano di Kibum.

-Questa ragazza è un po' troppo formale.......-pensò Kibum.

"Ehiiiiiiiiiiiiiii Kibum!!La cena sta andando a fuoco!!!!!"esclamò una voce provenire dall'interno dell'appartamento.
"Oh,cielo!"esclamò lui correndo dentro.

-Bene,non mi sono ancora sistemata che questo piromade sta dando fuoco l'appartamento!Proprio un ottimo inizio!-pensò lei sarcasticamente trascinando dentro i sue due borsoni.
Una volta dentro si guardò intorno,la casa era accogliente e confortevole,nonostante fosse abitata da ragazzi era tenuta davvero molto bene.

-Così è qui dove lavora la mamma.........-si disse guardando le foto esposte in salotto.

Soo Mi sentì delle urla provvenire dalla cucina e si affacciò per dare un'occhiata.
Mestoli e pentole erano sparsi ovunque e ancora ovunque c'erano avanzi di cibo tagliato.
Osservò Kibum prendere la pentola ormai da buttare ,dove stava bollendo il suo "capolavoro di arte culinaria", e passarla sotto l'acqua fredda .
"Oh,che disastro!"si lamentò il ragazzo guardando la carcassa della pentola con aria di profonda delusione.
"Cavolo Kibum!Anche stasera ci toccherà mangiare hamburger!"si lamentò un ragazzo molto alto dei capelli castani e dagli occhi grandi.
"Scusa tanto,ma non posso cucinare e fare la portinaia contemporaneamente!"si giustificò lui con aria imbronciata.
Il ragazzo alto sembrò accorgersi di Soo Mi che li guardava con una mano poggiata allo stipide della porta.
"E questa ragazza........?Non sarà mica la tua ragazza,Kibum?!"chiese lui sfoderando un sorriso malizioso a Kibum che lo guardò perplesso.

-La sua..........ragazza?!Ma nemmeno se mi pagassero!Questo qui è proprio fuori!-pensò lei osservando in silenzio il ragazzo molto alto.

"Sono la figlia della signora Park Seung Mi"dichiarò lei.
"Così tu saresti la figlia di Tata!"evidenziò il ragazzo alto.
"Il suo nome è Soo Mi "intervenne Kibum.
"Io sono Choi Minho,ma chiamami semplicemente Minho"si presentò lui sorridendo.
"I ragazzi non sono ancora tornati?"chiese infine Kibum.
"No,Jinki e Jonghyun hyung sono ancora alla sala d'incisione mentre Taemin sta ancora provando la coreografia"spiegò Minho.
"Accidenti a quelle zucche vuote!Ma,che cosa mi fanno cucinare a fare se non tornato per cena?!!"esclamò Kibum quasi urlando.
"Ehi Kibum non urlare così!Lo sai che mi da' fastidio!"lo rimproverò Minho.
"Ehmn.......ragazzi scusatemi,non vorrei disturbare questo quadretto di crisi domestica,ma dove posso sistemarmi?"chiese lei interrompendoli.
"Oh,scusaci Minnie.........ti stiamo proprio dando una brutta impressione!"siscusò Kibum portandosi una mano dietro la testa e sorridendo imbarazzato.

-Minnie?!!Ma guarda questo!?Non ci conosciamo nemmeno e già mi affibia dei nomignoli idioti?!-pensò lei seguendo Kibum lungo il corridoio.

Dopo essere passati davanti a quattro porte finalmente si fermarono davanti a quella che sarebbe stata la sua nuova camera.
Kibum aprì la porta su una camera da letto che sembrava quella di una principessa!
Le pareti erano dipinte di un rosa BigBubble,il pavimento era bianco,dei pupazzi di peluche erano stipati un po' ovunque.
Sul lato sinistro della camera,quasi accanto alla porta,c'era una grande finestra che affacciava sul cortile,vi erano appese un paio di tende bianche con fiorellini rosa.
Davanti alla finestra c'era il letto ricoperto da una trapunta rosa,di fronte ad esso c'era la scrivania bianca dove troneggiava un computer portatile di ultima generazione.
Sul lato destro della scrivania,imperava su tutta la parete,l'armadio bianco con le porte rosa.
"Spero ti piaccia......l'ho arredata seguendo i miei gusti"disse Kibum.
"Ah,va benissimo grazie"si limitò a dire lei posando i borsoni ai piedi del letto.
"Bene,credo che vorrai sistemarti........uh,io vado a preparare la cena,Ti chiamo quando è pronto"le disse Kibum uscendo dalla camera e chiudendosi la porta alle spalle.
Soo Mi si guardò intorno ancora una volta prima di aprire i borsoni e riponendo i suoi vestiti nell'armadio.
Si sedette sul letto e si mise a fissare la scrivania con il computer portatile.

-Però devo ammettere che sono gentili.........Kibum ha addirittura arredato una camera per me-pensò lei lasciandosi scappare un sorriso.

Sentì bussare alla sua porta e subito dopo vide spuntare la testolina bionco pannocchia di Kibum.
"La cena è pronta"annunciò lui scomparendo dietro la porta.
Soo Mi si alzò dal letto e si recò in cucina dove la tavola era imbandita di ogni genere di pietanza.
Ai ragazzi conosciuti prima si aggiunsero altri due:una abbastanza alto con i capelli rossicci e un altro un po' basso con i capelli castano scuro.
"Salve,io sono Jonghyun!"salutò il ragazzo basso quando la ebbe notata.
"Ciao,io invece sono Jinki,ma chiamami Onew,lo preferisco!"seguì il rossino.
"Io sono Soo Mi,la figlia di Tata"si presentò lei.
Ormai l'avevno contagiata con questa storia di "Tata".
"Siamo felici di averti con noi!"esclamò Jonghyun sfoderando un sorriso.
La serata proseguì tranquilla tra le battute/freddure di Onew e le risate generali suscitate da queste ultime.
A fine serata tutti si chiusero nelle loro camere,Soo Mi ne approfittò per fare una doccia e indossare la sua vecchia tuta figa bianca e azurra ormai degradata a tenuta da notte.
Si chiuse in camera sua e si distese sul letto al buio.
Tutto era immerso nel silenzio,Soo Mi poteva sentire anche i suoi respiri e i battiti del suo cuore.
Si girò a pancia in giù e affondò il viso in quelle soffici coperte,respirò il loro profumo fino all'ultima molecola.

-Profumano di pulito!Devono essere state lavate da poco-constatò Soo Mi.

Mentre stava per addormentarsi sentì il rumore della porta d'ingresso aprirsi epoi richiudersi e poi il tonfo sordo di qualcosa che cadeva sul pavimento.
Soo Mi spalancò gli occhi e scese piano dal letto e aprì ancora più piano la porta della sua camera per evitare di spaventare il potenziale ladro.
Percorse in punta di piedi il corridoio e si fermò sulla porta della cucina dove il frigorifero era aperto e la sua luce illuminava la sagoma di una persona intenta a ingurgitare in modo famelico gli avanzi della cena.