Teresa Lisbon arrivata alla sede del CBI, come al solito, prima di tutti i suoi colleghi rileggeva attentamente il fascicolo del caso Wilson.
Un uomo avvelenato con delll'arsenico, e poi abbandonato in un cassetto della spazzatura a Sacramento; il capo aveva detto: Lisbon, il caso è tuo!
Avevano già interrogato la moglie dell'uomo,la sorella e suo marito.
Bevve un altro sorso di caffè e si concentrò sui fogli che aveva in mano; una dose minima del veleno e zac: morto.
-"Lisbon, buon giorno!"
Teresa si riscosse, aveva l'aria molto stanca come del resto anche Jane.
Salutò il collega/consulente e rilesse velocemente il foglio, dopodichè finì il caffè e lo lanciò centrando il cestino.
-"Bel tiro" si congratulò Patrick.
-"Oggi sei di buon umore, Jane?"
Il biondo annuì. Gli occhi azzurri gli scintillavano,nonostante la stanchezza ben visibile.
Lisbon sbuffò.
-"Beato te."
-"Il caso Wilson?"
La castana assentì tamburellando le dita nel tavolo di marmo, poi si alzò e si preparò un altro caffè.
Jane sembrava riflettere.
-"A che pensi?" chiese la detective.
-" Wilson è stata avvelenato con dell'arsenico, giusto?"
Teresa annuì distrattamente.
-"Ora, dove si trova generalmente l'arsenico?"
-"Pesticidi,insetticidi e per fare..."
-"Fuochi d'artificio!"
Patrick prese velocemente la giacca e trascinò Lisbon dalla sorella di Wilson, suonò il campanello ed a aprire ci fu una donna pallida sulla trentina con dei capelli lunghi neri mossi e gli occhi incavati color pece.
-"Desiderate?"
-"Lei ha ucciso suo fratello...No, non è stata lei...Suo marito vero?"
La donna si infuriò, e urlò vari insulti contro Jane il quale restò un pò impaurito e scosso.
-"Helena, Helena che succede?" sbraitò una voce dal piano di sopra.
Un uomo di dieci anni più vecchio della moglie apparì in fondo alle scale con una tazza di tè in mano.
-"Mi dispiace signor Parker ma devo interrogarla."
-"Di nuovo?" chiese l'uomo.
-"Sì, lei e sua moglie."
-"In questo caso, accomodatevi nel salotto."
Lisbon e Jane si sedettero nel divano beige ed apettarono i coniugi che arrivarono dopo pochi minuti di silenzio.
Il consulente del CBI intervenne prima che la detective potesse parlare.
-"Signor Parker è stato lei ad uccidere suo cognato?"
-"Ma cosa sta insinuando, io e Richard eravamo in buoni rapporti..."
-"Tiene ancora un pò di arsenico qui in casa vero?"
-"Arsenico? E a cosa mi servirebbe?"
-"L'ha detto lei che le piace fare i fuochi d'artificio alle feste!" intervenne Teresa.
-"Sì, e allora?"
-"Bhe, l'arsenico si usa per i fuochi d'artificio e..."
-" Lo so!"
-" Ah, sì?"
Il signore si alzò indignato e camminò fino alla porta, la aprì e disse che potevano benissimo sloggiare.
-"Ritornerò per un mandato!" disse Lisbon.
-"Mi scusi signora, potrei andare in bagno?" chiese Jane.
La signora annuì e gli indicò una porta a destra.
Lisbon roteò gli occhi.
Questa volta però Patrick andò in bagno veramente, aprì la porta e frugò per i vari cassetti finchè non trovò della polverina giallastra.
-"Eccolo!" urlò entusiasta.
Teresa si battè una mano sulla fronte.
-"JANE!" urlò in preda ad una crisi di nervi.
I signori Parker erano fuori di sè, come poteva frugare in casa loro?
"Tipico" pensò Lisbon mentre ammanettava e coniugi.
-"E signora Parker la prossima volta non dica che è nata in Australia, lo so che lì ci sono vari insetticidi per le termiti." concluse Jane.



***

-"Non ci credo, ha frugato ancora in una casa senza mandato, senza mandato, senza..."
Non fece in tempo a finire di parlare che dalla porta entrò il biondo con la sua solita nonchalance.
-"Salve Teresa, un pò di caffè?"

































Abbiate pietà è la mia prima shot in The Mentalist, e forse le informazioni sono anche sbagliate!
Recensite! :)