Pensieri narrati unicamente dal punto di vista di Ginevra…

Dalla puntata 4x02 intitolata The Darkest Hour, prendo spunto dall’esito della battaglia avvenuta alla fine, in cui ha perso la vita una persona importante per la protagonista, per me divisa tra il principe e Lancillotto. Premetto che amo alla follia la coppia Artù/Ginevra, mi ritrovo quindi a spiegare anche il comportamento lievemente distaccato del principe.

Premetto una cosa, con questa fan fiction ho tenuto ad esprimere in parte alcuni dei miei sentimenti, ma ciò non significa che non abbia rispettato il carattere originario dei protagonisti: lo dico poiché non intendo ricevere un parere che vada contro la storia. Ho sempre accettato consigli altrui, ma stavolta no, non è mia intenzione. Non biasimatemi, vorrei soltanto che venisse apprezzata così com’è stata resa. Non fraintendete, non accetto frasi del tipo: sì è bella ma questa parte per esempio potevi scriverla così... Era unicamente ciò che volevo evitare siccome, proprio in questo fandom, mi è capitato più volte, magari inserendo un parere negativo (puramente soggettivo) ed alla fine però mi hanno lasciato un commento positivo poiché effettivamente la fanfiction non presentava errori.

Grazie davvero per l’attenzione e per aver letto questo mio piccolissimo lavoro, nella speranza che possa piacervi.

L’addio di Ginevra

Una fitta al petto mi aveva annunciato la sua morte.

Il nostro ultimo ricordo, il mio desiderio egoista: la vita di un uomo giusto sarebbe stato il prezzo per proteggere Artù.

Le dita fredde del principe scivolano lente sulla mia mano, intrecciandosi in un nodo pregno di emozioni confuse… La pira brucia dinanzi ai nostri volti ed avverto il calore del fuoco propagarsi, arrivando al mio cuore empio di sofferenza.

- Non si è sacrificato per Camelot. Gli ho chiesto di proteggerti e lo ha giurato sulla sua vita- mormoro nel tentativo di ricacciare indietro quelle gocce di rimpianto, prima di continuare: - Ha mantenuto la sua parola.

Nonostante abbia tentato di celare i contrastanti sentimenti che mi abbiano spinta verso l’uno ed al contempo verso l’altro, riverso l’opprimente rimorso in quelle parole d’addio, mentre gli occhi gelidi di Artù volgono nella mia direzione: so di aver deluso colui che lotta ogni giorno per il proprio popolo, mettendo a repentaglio la sua vita, colui che ha sfidato il Re per essersi invaghito di una serva. E ciò che sono stata capace di donargli non è nient’altro che egoismo, poiché quando Lancillotto riuscì a catturare il mio cuore ferito dall’arroganza di un principe, credei di poter continuare senza indugio alcuno. Lasciandomi con un’impersonale carezza sulla spalla, Artù raggiunge i cavalieri dando le spalle alle fiamme e non posso far altro che consumare queste sensazioni trattenute troppo a lungo. Nel mio spirito comincia ad ardere la consapevolezza di averli perduti entrambi.

Nihila