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Autore: Archangel 06     23/11/2011    5 recensioni
breve one shot dedicata alla memoria di Clifford Lee Burton, bassista dei metallica, morto tragicamente in un incidente il 26 settembre 1986.
Venticinque anni, cazzo, sono tantissimi.
Nel freddo silenzio svedese di fine settembre i pensieri di ognuno di loro vagavano nell'aria di cristallo, inespressi ma con la consistenza della tragica realtà che li rendeva quasi tangibili.
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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James spense il motore dell'auto, e scese seguito da Lars e Kirk.

Era sera, una sera identica a quella di venticinque anni prima.

Venticinque anni: quasi non sembrava possibile credere che fosse passato così tanto tempo.

In venticinque anni succedono tante cose. In venticinque anni da bambino diventi uomo, da uomo diventi vecchio, da vecchio arrivi fino quasi ai limiti dell'esistenza umana.

Il monumento stava li, un parallelepipedo di pietra nera e fredda come la morte, su cui il suo volto, il volto di Cliff, era stato inciso da mani abili per durare per sempre.

Ma sarebbe durato per sempre?
Forse no.

James si levò di tasca un sasso, e lo posò davanti alla lapide, imitato da Kirk e Lars.
"Hei Cliff, vecchio bastardo... ne è passato di tempo" mormorò James prima che la voce gli si spezzasse per la commozione. Quando riacquisì il controllo, continuò. "Quest'anno non ti abbiamo portato dei fiori, perchè marciscono sempre... abbiamo ripreso un'usanza ebraica, al posto di un fiore che muore mettiamo una pietra che non decade. Il vento e l'acqua la corroderanno, ma prima che diventi polvere lo saremo diventati noi. E finchè durano le pietre, durerà anche il tuo ricordo..." qui la voce gli si spezzò di nuovo, ma nessuno ruppe il silenzio che si venne a creare.

Nessuno sapeva cosa aggiungere.
Venticinque anni di dolore erano troppi per essere espressi a parole.

Venticinque anni, cazzo, sono tantissimi.
Nel freddo silenzio svedese di fine settembre i pensieri di ognuno di loro vagavano nell'aria di cristallo, inespressi ma con la consistenza della tragica realtà che li rendeva quasi tangibili.

***

James

Cliff... cazzo, perchè? Sono passati venticinque anni e ancora non so darmi una risposta. Se fossi un uomo di fede probabilmente mi risponderei che Dio aveva un piano... ma che cazzo di piano può comprendere la morte di un innocente?
Porca puttana! Avevi ventiquattro anni e tutta la vita davanti...
Mi manchi, ci manchi terribilmente.
Kirk ce ne ha messo di tempo per uscirne, per lui è stato anche più difficile.
Spero che almeno nel posto dove sei ora... se sei da qualche parte e non sei semplicemente svanito... se puoi sentirmi... spero che tu stia bene.
I giorni passati sembrano quasi un sogno, ora non mi sembrerebbe possibile essere di nuovo così felici.

Lars

Hey Cliff.
Probabilmente ora sto parlando al niente, lo so.
Ma non mi importa.
Mi fa sentire un po' meglio, pensare che magari qualcosa di te... qualcosina... anche solo una parte piccolina, esiste ancora, chissà dove. Deve essere per questo che l'uomo ha inventato il paradiso.
Kirk... per lui è stato un colpo anche più duro, poveretto. Si è tormentato per un sacco di tempo con i sensi di colpa, sai.
Mi senti, Cliff?
Manchi a tutti noi. Non siamo ancora riusciti a farcene una ragione e non ci riusciremo mai.

Kirk

Cliff...
Fa malissimo.
Sono passati venticinque anni e fa ancora malissimo.
Ti ricordi che quando mi facevo male tu eri sempre la a dire "dai sciocco, che non è niente!" e mi medicavi?
Mi dicevi che il tempo cura ogni ferita.
Bugiardo.
Questa non vuole guarire.
Torna indietro, Cliff. Darei qualsiasi cosa, anche la mia stessa vita. Se potessi tornare indietro, non mi giocherei quella fottuta cuccetta a carte.
Ti ho passato il boccone avvelenato senza nemmeno accorgermene.
Io a perdonarmi non ci riesco. Sarebbe la cosa più bella, se potessi farlo tu per me...


La voce di James interruppe i loro pensieri.
"Ragazzi, dobbiamo andare. Si è fatto tardi."

Rimasero ancora per qualche secondo a fissare il viso eternamente sorridente inciso sulla lapide. L'illusione di un attimo che Cliff fosse felice quando non era più niente, nemmeno la cenere che il vento aveva portato via e sparso per la terra.
"Ci vediamo l'anno prossimo, Cliff..."

I tre si voltarono e tornarono all'auto, col cuore pesante di un dolore che poteva essersi acquietato ma era sempre li, pronto a risvegliarsi come un virus dormiente per cui non c'era cura se non l'oblio.
James avviò il motore, e dopo aver dato un'ultima occhiata diresse l'auto lungo la strada verso l'albergo.

***

"Kirk, ti vedo un po' meno pallido stamattina... hai dormito meglio?" domandò James il mattino dopo mentre scendevano al ristorante per fare colazione.

"Non lo so. Penso di si... Ho sognato Cliff" confessò Kirk.

"Davvero? Anche io!" esclamarono Lars e James all'unisono.
Si bloccarono nel bel mezzo del corridoio, fissandosi sconvolti.

"A me... a me ha detto che devo smetterla di rimproverarmi..." mormorò Kirk.

"A me... a me ha detto che dovevo tenerti d'occhio perchè continuavi a rimproverarti per la sua morte... è vero allora?" domandò Hetfield inquisitorio rivolto all'amico. "Credevo l'avessi superato!"
"Ma io..."

"E a me ha detto di impedirvi di litigare!" li interruppe Lars. "Credo che il nostro amico forse... sia ancora con noi, credo che volesse dirci che non ci abbandonerà."
In quel momento un raggio di sole forò la grigia cortina di nubi del cielo, illuminando il vetro della finestra del corridoio.

Il pensiero dei tre amici fu il medesimo, e non venne espresso perchè non ce n'era bisogno.

Ciao, Cliff...


R.I.P. Clifford Lee Burton, questa storia è un mio omaggio tanto tardivo quanto inutile, credo come tutti gli omaggi alla memoria che non ti riporteranno in vita.
Tuttavia, anche se magari non sono nè mai sarò una fan dei Metallica, sei stato molto importante nella storia dell'heavvy metal, che io adoro: quindi te lo dovevo.
Grazie.


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Ordunque, quale osceno tristume.
Comunque, era un po' che volevo scriverla.
Ma l'ho scritta piangendo come una fontana, quindi mi perdonerete :D
un consiglio, evitate di ascoltarvi Rain o qualsiasi altra canzone dei Breaking Benjamin, potreste mettevi a piangere anche voi ç.ç
a presto! :D
   
 
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