Anime & Manga > D.Gray Man
Segui la storia  |       
Autore: KayeJ    23/11/2011    2 recensioni
Luci. Corpi che ballano. E se Lavi e Kanda si incontrassero?
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Coppie: Rabi/Kanda
Note: AU, Lemon | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Camminare nei corridoi e non affettare quel Baka Usagi: ma che gli prendeva?
Chissà poi dove stava andando, a quell’ora. Di solito erano già in missione da un pezzo tutti quanti, per quelle missioni brevi, nei pressi dell’Ordine. Naturalmente non si tratta di missioni adatte a Kanda, chiaramente (Komui aveva provato a pregarlo di partecipare, ma se non c’erano meno di dieci Akuma, gli pareva lavoro da Finder. Convincerlo era impossibile.)
Un fischiettio allegro attirò la sua attenzione e il suo fine udito.
Una fiamma rossa si muoveva fra gli scaffali dell’Archivio, e il dolce suono sembrava provenire proprio da lì.
 
 Lavi si diresse fra i suoi amati libri quel mattino. Forse per placare il tumulto che si agitava in lui l’unica cosa che poteva essere d’aiuto erano proprio quelle fragili e antiche pagine che contenevano la storia del genere umano. Un motivetto gli si presentò alla mente e senza pensarci iniziò a fischiettarlo, sovrappensiero. Lavi, credi davvero che solo i tuoi capelli siano voci di sirene? E se qualcuno ascoltasse questa musica?
 
Quell’idiota!- si ritrovò a pensare vagamente infastidito, vagamente compiaciuto. Lavi in fondo stava spandendo nell’aria le dolci note di una canzone ascoltata la sera prima –nel sogno- si disse mentalmente. È solo sogno ora? Sono solo sogno quelle emozioni che ti bruciano l’anima Kanda?
L’aria proveniente da quella finestra aperta sapeva di antico e nuovo, di sensazioni proibite e di musica. È un obbligo sottile che risveglia i sensi, secca le labbra e ti fa fremere le mani. Provare ancora quella pelle, quelle labbra –oh, sì- quello sarebbe il paradiso. Nulla offerto dall’Ordine potrebbe essere meglio di quelle labbra morbide e audaci, di quella pelle pulita e liscia, di quelle spalle forti. Cosa vuoi Kanda? Istinto e mente sono sempre in conflitto in te. Il silenzio non funziona sempre, o sì?
 
Si allungò verso uno scaffale per prendere un libro decisamente troppo in alto per non mettersi in punta dei piedi.
 
Quel profilo così puro! –la gola gli si seccò.
 
Prese il pesante tomo, con un’espressione intelligente e concentrata sul volto, dimentico già di tutto il mondo – solo numeri, nient’altro che numeri nuovamente-  anche se un piccolo dettaglio si faceva prepotentemente spazio nella sua mente. Capelli lisci come l’acqua fra le sue dita –Frrrrshh…girò pagina.
 
Anche quel suono! –Kanda chiuse gli occhi, facendo sibilare Mugen nell’aria fredda del mattino. Era una carezza per le orecchie: si mise in posizione, una mano appoggiata di piatto alla lama, che tagliava in due metà perfette il suo volto. Gli occhi determinatamente chiusi, le labbra serrate in una linea dura – che cosa cerchi di trattenere? Forse una sensazione?-  Oh, sì. Avrebbe resistito. Una sera non cambiava nulla – un bacio non cambia nulla?-  Kanda non provava sentimenti. La spada fendette l’aria affianco al suo orecchio, sfiorandolo con precisione millimetrica, seguiva senza accorgersene i suoni circostanti. Un fruscio –Frrrshh- un movimento. I muscoli che guizzavano sodi sotto la casacca dell’Ordine, i capelli che lo seguivano con movimenti liquidi – solo l’acqua era tanto elegante e precisa al confronto.
 
Si poggiò una mano sul mento, stiracchiandosi verso l’alto. Spalancò l’unico occhio a quella vista: Kanda nel cortile di fronte che si allenava. Cosa farai Lavi, cosa farai? Sei di fiamma tu. Arderai di nuovo?  Così elegante, così letale. Preciso nei movimenti, non un fendente, non un affondo che andasse a vuoto contro l’immaginario nemico. Poteva quasi sembrare una danza, allo spettatore ignaro dell’oggetto affilato. I movimenti fluidi che si susseguivano l’un l’altro modellavano nella mente di Lavi il quadro più sensuale mai dipinto. Scosse la testa con decisione, girando un’altra pagina –Frrrshhh- senza finire nemmeno la frase precedente.
 
Un’altra pagina –Frrrshhh- quel coniglio voleva farlo impazzire. Coniglio o volpe? Preda o predatore? Kanda, non puoi saperlo.  Il contatto con la fredda aria del mattino si associò istantaneamente con l’aria pesante della sera precedente –corpi sudati uno contro l’altro, uno in particolare ti interessa. Sentire il suo corpo muscoloso contro il tuo, esiste qualcosa di meglio?  Kanda scosse la testa, appoggiando Mugen sul terreno e sdraiandosi sull’erba, il primo sole che lo illuminava a tratti, debolmente. Il contatto con la nuda e fredda terra non lo aiutò però. Ben altre carezze si fanno strada in te, un’aria più umida e calda sulla pelle, un pulsare nelle vene diverso: Lavi.
 
Non si era accorto nemmeno di avere il volto rivolto al cortile, mentre una mano era ancora meccanicamente appoggiata al libro –una pagina sostenuta da pollice ed indice- senza scopo. Cosa vedi, Lavi? Cosa vedi?   Kanda sdraiato sull’erba, una mano a coprirgli gli occhi –oh, sì. Un sogno per continuare non può essere fatto ad occhi aperti… Ora!
Lavi balzò sull’erba dalla finestra in un tutt’uno con in propri pensieri –istinto.  Si tolse le scarpe, poggiandole affianco al muro, muovendosi a piedi nudi sull’erba umida del mattino. Il suo verdissimo occhio che registrava con precisione ogni dettaglio di quella visione eccezionale: la mano mollemente poggiata sugli occhi, la pelle, leggermente imperlata di sudore per l’allenamento, i capelli –quell’acqua proibita-   raccolti in una stretta coda  che si spargono come un piccolo ordinato canale al suo fianco. Toccali, accarezzali, baciali: è questo ciò che vuoi, vero? 
 
Kanda sentì un sordo rumore sul terreno, ma non si girò, né aprì gli occhi. Quando sentì avvicinarsi qualcuno, sospirò leggermente, dischiudendo appena le labbra sottili.
 
Che visione! – Lavi si leccò le labbra, quasi ne pregustasse il sapore. Si avvicinò ancora, camminando più silenziosamente possibile, il passo elastico di un gatto che si avvicina alla preda.
 
Si spostò la mano dagli occhi chiusi, percependo l’ombra di qualcuno stagliarsi contro la luce –poteva vedere due orecchie da coniglio fare capolino da quell’ombra. Coniglio, ne sei certo?  
 
Si inginocchiò vicino alla sua testa, ammirandone i dettagli al contrario –mento, bocca, naso occhi, fronte. Scegli, da cosa vuoi partire?  Sorrise, poggiando le mani affianco di quella testa, controllando fugacemente la posizione di Mugen con la coda dell’occhio. Abbastanza lontana per un’eventuale presa improvvisa. Si avvicinò con lentezza calcolata a quel viso perfetto, abbassandosi millimetro dopo millimetro.
 
Che lentezza esasperante!- Kanda inarcò un sopracciglio insoddisfatto ma al contempo sollevato. Indecisione? Non ti appartiene! Bianco o Nero, scegli.
 
 Avvicinati, avvicinati, avvicinati. Ecco, le stai sfiorando, ma devi chiudere gli occhi Lavi, non puoi sognare altrimenti.
 
Gli morse il labbro, possessivamente e si sfilò da sotto di lui – orgoglio.
In un unico fluido movimento recuperò Mugen, puntandogliela alla gola, il volto lievemente alzato, mentre l’unico occhio lo guardava stupito e confuso.
“Che. Baka Usagi.” Mormorò senza sorridere. “Non hai chiuso gli occhi” aggiunse poi lasciando Lavi sull’erba umida, rinfoderando Mugen e tornando all’interno dell’edificio.
 
Lavi rimase fermo sull’erba per un po’, poi si rialzò, togliendosi alcuni fili d’erba dalle ginocchia con un gesto veloce della mano. Sorrise –non finisce qui, Yuu-chan. 
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > D.Gray Man / Vai alla pagina dell'autore: KayeJ