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Autore: lispeth_    24/11/2011    2 recensioni
La pura essenza del vero amore, quello impossibile da trovare ma che riesce a sopravvivere anche a mille chilometri di distanza. L'attesa, la speranza, la felicità.
La storia è nata per caso, è partita da una canzone ed è finita per essere una dedica ad una mia amica che era partita per andare a Londra per un mese.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Away from the sun

That shines to light the way for me to find my way back into the arms 

 


Questa è la storia di una ragazza talmente piccola che nessuno riusciva a vederla senza prima abbassarsi per osservarla. Era piccola perché era nata così,ma racchiudeva in sé una forza incredibile. Lei si sentiva poco importante, inutile, il suo viso minuscolo era sempre rigato da piccolissime e quasi impercettibili lacrime. Lei non se ne accorgeva ma era importante per un ragazzo,l’osservava sempre da quando sorgeva il sole fino al tramonto. Lui , riusciva a vederla sotto un’altra luce,riusciva a distinguere ogni minimo particolare del suo viso,riusciva a leggere ogni sua minima espressione,riusciva a conoscere le sue emozioni. Lei non lo vedeva,non riusciva ad accorgersi della sua presenza. Un giorno il ragazzo la vide camminare per strada. Pensava che fosse la cosa più bella che avesse mai visto, voleva poterla toccare almeno per un volta, sfiorare quei capelli corvini, accarezzare quelle sue guancie rosee, poter guardare da più vicino quei suoi occhi cerulei. Come poteva aiutarla? Come poteva starle più accanto? Pensava a lei quasi ogni giorno, mentre lei percorreva silenziosamente la sua vita, senza nessuno al suo fianco. Sembrava essere la persona più coraggiosa al mondo, camminava per strada a testa alta e sembrava che non le importasse che gli altri la prendessero in giro oppure se ne approfittassero della sua gentilezza. Le si illuminavano gli occhi ogni volta che qualcuno la prendeva in considerazione, un brillio magico che svaniva in pochi giorni quando ritornava di nuovo da sola. Lei, si piegava senza rompersi, eppure non sembrava mai essere felice, come se mancasse qualcosa nella sua vita e non riusciva a capire che cosa fosse. E soffriva. Dolore, usciva dai suoi continui sospiri, irrequietezza spegnavano la luce dei suoi occhi azzurri.
Un giorno riuscirono a incontrarsi. La ragazza però non riusciva a guardarlo diversamente dagli altri; non riusciva a fidarsi. Ormai aveva paura a farlo,non voleva soffrire ulteriormente, non voleva rompersi in mille pezzi ancora. Lui faceva di tutto per lei,per dimostrare il suo amore,ma non era abbastanza. Ogni secondo si allontanavano sempre di più. Man mano che lei raccontava la sua storia a lui,sembrava fossero distanti anni luce, c’era qualcosa che li divideva, che rendeva il muro tra di loro ancora troppo robusto per essere rotto. Ogni secondo si allontanavano sempre di più e lui soffriva per lei. Tutto sembrava impossibile,i suoi sentimenti sembravano coperti da uno spesso strato che li impedisse di uscire. Litigarono, lei rinfacciò tutti i difetti di lui e lui fece lo stesso. Non riusciva a credere di averla ferita così tanto, non riusciva a credere di averle detto quelle parole. Si urlarono contro parole pesanti, sembrava una discussione senza fine.
Si allontanarono. Il giorno più lungo del ragazzo. Lo passò rimuginando  su quello che aveva detto alla ragazza, sui suoi sbagli e sulle sue scelte. Sembrava che non sarebbero più parlati, sembrava che fossero ormai troppo distanti per riuscire ad essere sentiti. Ma accadde un miracolo. Una notte comparve nel cielo una luce abbagliante. Non era una stella, non era qualcosa di reale. In un primo momento il ragazzo ebbe paura di quella luce così improvvisa e misteriosa, ma pian piano immise in lui una nuova speranza, la speranza di una svolta nella sua vita. Così la seguì. . .seguì la sua scia luminosa. Non sapeva dove l’avrebbe portato,  ma lui continuava a seguirla  finché si fermò in un punto. Il bagliore illuminava la cosa più bella che avesse mai visto:una ragazza talmente piccola che si scorgeva a malapena sotto i raggi di quella luce. Ed allora, solo in quell’istante, guardando quei occhi umidi,annebbiati leggermente dalle lacrime;capì che era lei la svolta della sua vita e non la poteva abbandonare.
Si avvicinò a lei senza aggiungere altro e posò le sue labbra su quella bocca così minuscola che sapeva di fragola e cioccolato nello stesso momento. Avrebbe voluto far durare quel bacio per sempre, aspirare tutta la sua anima per evitare che potesse scappare di nuovo. La guardò negli occhi,in quei minuscoli occhi che brillavano di felicità.
«Voglio che tu ti fidi me, mi basterebbe solo questo, non devi darmi altro» le disse con una voce sottile per paura di urlare troppo.
«Magari con il tempo» lei rispose con le sue graziosa vocina,melodiosa come un canto di un usignolo,rispecchiava la sua fragilità interiore.
«Mi basta che ci penserai» rispose lui sorridendo.
Lei doveva partire per tanto tempo,ma lui le promise che al suo ritorno sarebbe stato esattamente dov’era in quel momento. Non l’avrebbe abbandonata di nuovo.
Lei partì in un giorno d’estate, vide il suo viso scomparire nell’orizzonte.
Il pensiero di lei nutriva la sua mancanza. Aspettava il suo ritorno,  sicuro di quello che aveva deciso, sicuro che lei fosse davvero la svolta della sua vita. L’aspettava guardando i residui di lui che lei aveva lasciato sull’orizzonte. I suoi pensieri erano completamente rivolti verso di lei, quasi come se si fosse completamente staccato dalla realtà, come se in un attimo si fosse staccato dalla terra, si fosse allontanato per sempre dal mondo che aveva conosciuto fino a quel momento e fosse atterrato in un mondo completamente diverso, un mondo che apparteneva solamente a lei e a lui. Ed era felice, era felice nella sua solitudine, convinto che presto sarebbe stata cancellata dalla presenza di lei.
Si era allontanato dal sole, ma era vicino a una nuova stella.
  
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