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Autore: applestark    24/11/2011    2 recensioni
Fanfic ispirata alla canzone "If you see Kate".
E' dai tempi del liceo che Danny non vede Kate, eppure continua ancora a pensarla. Ora che con i McFly è tornato a Londra, il destino vuole che incontri, per caso, proprio Kate...
"Se vedete Kate ditele che la sto cercando
E' così carina,quella ragazza mi è rimasta in testa."
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Danny Jones
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Danny.

La prima volta che l’ho vista se ne stava in fila, stringendo tra le mani un libro sui segni compatibili.
Avrei dovuto parlare, avrei dovuto provarci…
Ma il suo sguardo mi aveva lasciato senza fiato.
Era decisamente la creatura più bella che avessi mai visto.
I capelli lunghi e chiari, che formavano leggere onde sulla sua schiena, lo sguardo perso e gli occhi verdi come malachite. Si guardava intorno come se stesse cercando qualcosa, qualcuno.
Ero rimato fermo, immobile ad osservarla, sembrava così lontana e intanto avrei voluto sfiorarla.
Sembrava la bambola più bella, dello scaffale più alto di un negozio di giocattoli.
Mossi qualche passo verso di lei, quasi involontariamente, la mente non aveva più importanza, contava il cuore, i sentimenti….e quelle cose la.
Si è presentata come Kate , e le ho risposto che era un piacere conoscerla.
Non riuscii a dirle altro, i miei occhi erano fissi su di lei, sui suoi movimenti, le sue labbra piene e quasi sempre aperte in un sorriso, le ciglia lunghe e imperlate di mascara.
Mi faceva sentire come non ero mai stato, anche solo guardandomi.
Avevo visto una dea, e Kate lo era nel vero senso della parola:
Bella e irraggiungibile.
Mi lasciò il suo numero, scritto su un bigliettino con inchiostro rosso.
Rosso come le sue labbra.
 
Più tardi, vidi l’amica che era con lei in fila quel giorno.
Non potetti fare a meno di dirle cosa avevo provato vedendo Kate.
Lei mi disse che dovevo togliermela dalla testa, perché faceva così con tutti, e mi sarei dovuto mettere in fila per averla…
L’aveva vista comportarsi in quel modo con migliaia di uomini.
Ma infondo, non mi dava fastidio. Se era quello il prezzo da pagare per aver perso la testa per Kate, allora l’avrei pagato.
Mi era rimasta in testa e non avevo per niente intenzione di lasciarmela scappare.
Tutti mi dicevano che era la stronza della scuola, la puttanella che tutte odiavano ma tutti volevano.
Ma  a me non interessava.
La volevo, la desideravo…
 e sarebbe stata mia…Costi quel che costi.
 
                                          
-Non è grandioso, siamo tornati a casa!- esclamò Tom entrando nella hole dell’albergo in cui avremmo alloggiato per un po’ di tempo.
Finalmente erano arrivate le date del tour in Inghilterra, casa nostra.
-Fantastico- dissi dando una leggera pacca sulla spalla del mio amico.
Subito dietro di noi arrivarono anche Harry e Dougie.
-Quest’hotel è bellissimo-  disse Harry.
-Anche le ragazze inglesi lo sono, cavoli quanto mi erano mancati i visi, e i culi, delle inglesine- disse Dougie e gli altri si voltarono a guardarlo straniti.
-Che cazzo…? Dio ragazzi, siete gay? –
-No ma certe affermazioni puoi risparmiartele- disse Tom.
Li guardai e scoppiai a ridere.
-Scommetto che Danny la pensa come me- disse prontamente Dougie guardandomi.
Gli feci un cenno con il capo.
-Lo dirò a Georgia- mi minacciò Harry sorridendo.
-Non ho detto niente!- esclamai sulla difensiva alzando le braccia in segno di resa.
-Sarà meglio che andiamo in camera- intervenne Tom .
Continuammo  a punzecchiarci fino a quando no arrivammo nella stanza.
Dougie aveva completamente ragioni…
Anche a me erano mancati i culi…ehm i visi, delle ragazze inglesi.
Ma ce n’era una che avevo voglia di rivedere.
In quei giorni non faceva che ronzarmi nella mente…e cantare quella canzone mi faceva più male di quanto immaginassi.
Non ne avevo parlato con nessuno però…
Mi avrebbero riso in faccia se avessi detto “ultimamente non faccio che pensare a…Kate.”
 
-Fratello a cosa pensi?- la voce di Tom mi distolse dai pensieri, facendomi ritornare sulla terra.
-Niente-
Mi lanciò il cuscino in faccia e rise. –Non prendermi per il culo Jones, ti conosco…-
-Ha trovato un’altra ragazza- disse Dougie ridacchiando.
Stava giocando alla playstation con Harry, ma non si faceva mai i suoi fatti.
-Sta zitto…- mi limitai a rispondere.
Poi Tom mi guardò strizzando l’occhio. –Ti va se…usciamo a fare un giro?-
Rimasi in silenzio per un attimo. E poi annuii, stavo avendo l’occasione di parlare, sfogarmi finalmente…
Qualcuno doveva saperla quella stronzata…
La stronzata che “If you see Kate” non era solo una canzone…Io volevo davvero cercarla.
-Ci sto- risposi e mi alzai dal letto , prendendo il giubbotto e seguendo Tom fuori dalla stanza.
-A dopo…coglioni- dissi scherzoso ad Harry e Dougie
-a più tardi…stronzo- rispose Harry distogliendo un attimo lo sguardo dalla tv.
Io e Tom uscimmo dall’hotel e il mio amico mi guardò.
-C’è qualcosa che non va con Georgia?-
Cominciammo a camminare, avevo le mani in tasca e mi fissavo i piedi.
-Nah-
-E allora perché hai quella faccia da quando siamo tornati a Londra? Ti manca Geo?- chiese ancora accennando un sorriso.
-No. Non mi interessa Georgia- esclamai quasi stizzito.
-Oddio- Tom mi guardò sconvolto.
-Non prendermi per stupido però…-
-No. Spara-
-Bang – dissi ridendo.
Il mio amico scosse la testa. –Sei squallido Jones-
-Aspetta che ritorno serio Fletcher- .
Ci fu un attimo di silenzio.
-Da quando siamo tornati a Londra…-
Tom mi guardava serio, attento…quasi mi metteva ansia con la sua espressione .
-Io non faccio che pensare a…Kate- farfugliai.
- C-cosa?-
-Kate. Kate Smith , ricordi?-
-Si, me lo avrai raccontato migliaia di volte amico, ma…i tempi del liceo sono passati-
Le parole di Tom furono come un pugno dritto nello stomaco.
Aveva ragione…mi sentivo stupido…fallito.
-Lo so, ma…io vorrei cercarla-
-Credevo che fosse solo una canzone Danny-
-Anche io-  .
Guardai Tom sbuffare.
-E…Georgia?-
-Chissene fotte- dissi quasi gridando. Cominciava a farmi incazzare, anche il mio migliore amico…
-Calma Danny-
Mi passai una mano fra i capelli. –Come devo fare? Sto impazzendo Tom-
-Capisco….devi…devi dire la verità a Georgia-
-Ma lei non è a Londra adesso!-
-La chiami-
Spalancai gli occhi. –A telefono? È squallido…-
-Allora scordati Kate-
Scossi la testa. –La chiamerò-
Ci fermammo un attimo di camminare e mi accesi una sigaretta.
-Vuoi?- dissi porgendo il pacchetto a Tom che rifiutò.
Quasi lo invidiavo… lui e Giovanna sembravano indistruttibili nonostante tutto.
Mentre io…ero un donnaiolo del cazzo.
-E come vuoi fare a cercare questa Kate?-
Poggiai la sigaretta fra le labbra e inspirai profondamente per poi ricominciare a camminare.
-Elenco telefonico..-
-Bene- . Tom mi diede una scherzosa spinta.
-Complicato l’amore anche per un figo come te, eh Jones?-
-Direi- .
 
Quella notte non chiusi occhio, ero così eccitato all’idea di mettermi alla ricerca di Kate che quasi dimenticai che, il giorno dopo avremmo avuto un concerto.
Il primo concerto a Londra.
 
 
  
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