Nota dell’autore: J-Ax è
un mito per me, da sempre! Riascoltavo questa canzone mentre ero su EFP a
rileggere alcune FF di Captain Tsubasa e mi è subito sembrata adattissima per
esprimere i dubbi di Tsubasa prima di chiedere a Sanae di sposarlo. Fatemi
sapere cosa ne pensate :D
Sei
sicura
Una ragazza camminava con spasso
spedito verso il grande ciliegio nel parco vicino alla scuola media. Una lieve
brezza muoveva i suoi soffici capelli castani e la risollevava dall’afa estiva.
Era tardi, era sola e si guardava
intorno un po’ intimorita.
Non vista, un’ombra si nascose dietro ad
un albero. Se Sanae avesse fatto più attenzione durante il breve tragitto si
sarebbe accorta dell’ombra di un ragazzo che l’aveva seguita da quando era
uscita di casa. E riconoscendola avrebbe sorriso. Perché quella era l’ombra del
suo ragazzo, che volendo attuare un piano un po’ machiavellico, si era comunque
premurato che non le accadesse niente di male durante la strada. [Complicato, lo so. Ma che Tsuby non fosse troppo normale penso
che ce ne siamo accorti tutti, se poi aggiungete la mia pazzia alla sua…
l’Ufficio Complicazione Affari Semplici è aperto – orari: 23.55-00.15 dalla
domenica al lunedì – sede legale: c/o Stella Piumata :D ndA]
“Vorrei tanto sapere perché Tsubasa mi
ha telefonato a quest’ora di sera per farmi venire al parco. E lui neanche
c’è!” pensò arrabbiata. Stava per andarsene, quando, legata con un nastrino
rosso ai rami del ciliegio vide una lettera. Stupita si avvicinò, guardandosi
intorno come a cercare il mittente di quella lettera misteriosa. La prese in
mano e notò il suo nome sulla parte anteriore. Sempre più meravigliata e stupita
sciolse il fiocco, la aprì e iniziò a leggere…
Cara Sanae,
ti starai
chiedendo perché ti ho chiesto di venire qui, sotto il nostro ciliegio e perché
al mio posto hai trovato questa lettera. Ho bisogno di dirti alcune cose… ma
non ce la farei di persona. Lo so… nelle questioni di cuore non ho la stessa
sicurezza che ho sul campo da calcio.
Sei sicura che io sono
davvero quello giusto
Per
prima cosa: IO TI AMO! Praticamente dalla prima volta che ti ho vista e poi in
tutti gli anni in cui mi sei stata accanto, fisicamente e col cuore. Ma tu… dopo
tutti questi anni sei sicura di amarmi ancora? Sei sicura che io sia la persona
giusta per farti felice?
Sicura che non vuoi un'altro uomo
magari un po' più a posto
Sei
sicura di non preferire un ragazzo che abita vicino a te? Un ragazzo da poter
vedere tutti i giorni? Un ragazzo da poter abbracciare quando sei triste? Un
ragazzo che non abbia la folle idea di “diventare il calciatore più forte al
mondo”?
Sei sicura di volerne uno
che in testa ha una guerra
Sei
sicura di volere una persona con la testa tra le nuvole, persa nel suo mondo?
Sei sicura di volere raccogliere i
vestiti da terra
sei sicura di sopportare l'odore
del malumore e delle calze
Sei
sicura di voler passare la vita a pulire le mie divise? A sentirmi parlare di
calcio? A consolarmi e supportarmi durante gli infortuni?
Sei sicura di non rompermi il cuore
come hanno fatto le altre
Sei
sicura di poter sopportare tutto questo? Di non pentirti un giorno? Non
riuscirei a sopportare di doverti vedere rimpiangere la vita che hai lasciato
per me.
Sei sicura che sarò capace
di darti ogni cosa che ti piace
Sei
sicura che sarò capace di farti felice? Di capire i tuoi bisogni?
Sei sicura che ti proteggo
sei sicura ci sarà bel tempo
Sei
sicura che saprò esserci quando avrai bisogno? Sei sicura che ti proteggerò
qualunque cosa accadrà?
Sei sicura di
avere pazienza
e di volere viaggiare
Sei
sicura di volermi davvero seguire in questa vita da nomade che mi aspetta? Sei
sicura di voler avere la pazienza necessaria per essermi accanto nella vita che
ho scelto?
Sei sicura di rimanere sveglia
in una stanza ad aspettare
Sei
sicura di voler passare le serate da sola in casa, guardandomi alla
televisione?
Sei sicura perché senza volere
potrei farti male
Ti
chiedo queste cose perché vorrei che tu fossi davvero sicura delle tue scelte.
Non vorrei farti male un giorno.
Sei sicura
perché io sono così in aria
che non riesco a pensare
Vorrei
che tu fossi davvero sicura perché io ti amo sopra ad ogni cosa. Ebbene sì, ti
amo anche più del calcio, anche se a volte non te lo dimostro. Se mi chiederai
di scegliere… sceglierò te… sempre!
Sei sicura di non essere un po' troppo
bella per me
non vorrei insistere ma è
palese
sei sicura di non essere un po' troppo bella per me
t'autorizzo a ridere
perché
io tento di spiegare
di razionalizzare
e scrivo questa stupida canzone
che non sa
parlare di te
tutte le parole
suonano piccole
non sanno spiegare
non posso credere
sei sicura che
Te lo
ripeterò all’infinito. IO TI AMO! Ora e per sempre. Ti ho amato dal primo
momento in cui ti ho vista, con la divisa maschile e la fascetta rossa trai i
capelli. Mi ci è solo voluto un po’ (ok, davvero tanto) tempo per accorgermene
e per dichiararmi. Abbiamo affrontato tante cose insieme. Per prima la
lontananza, che ci ha impedito di crearci quella quotidianità fatta di incontri
e chiacchiere.
So che a
volte hai odiato il calcio perché ci ha allontanati. A volte lo ho odiato
persino io. Ma quando ti vedo lì, sugli spalti a tifare per me… so che è grazie
al calcio se noi ci siamo conosciuti. So che quello che apprezzi di me è anche
la passione che ci metto in questo sport.
Per
questo, se sei davvero sicura di me, di noi, del nostro amore, di cosa siamo e
cosa potremo diventare… per favore… girati e rispondi alla mia domanda….
Sanae con gli occhi pieni di lacrime, commossa da
quanto aveva appena letto si girò e vide Tsubasa.
Il suo Tsubasa, quel ragazzo così sicuro sul campo
di calcio, ma così timido[leggi imbranato ndA] nei sentimenti. Quel
ragazzo che, era sicura, la amava più della sua stessa vita e che lei
ricambiava con tutta l’anima. Lui sorrise nel vedere le lacrime di gioia della
sua amata e come nei più classici dei film si inginocchiò di fronte a lei, tirò
fuori una scatolina di velluto blu e aprendola le disse
“Sanae… vuoi sposarmi?”
Le si mozzò il respiro a quelle parole. Non che
non ci avesse mai pensato ma sentirsele dire dal ragazzo che amava era tutta
un’altra cosa.
In un secondo le passarono davanti agli occhi i
momenti importanti della loro vita insieme. Alcuni felici… il primo incontro,
la prima partita vinta, la dichiarazione, il primo bacio, la prima volta… altri
tristi… la prima sconfitta, il suo non accorgersi dei sentimenti di lei, la sua
partenza per il Brasile, i ritorni sempre troppo brevi.
Provò ad immaginare la loro vita insieme. Non
riusciva a vedere il luogo in cui sarebbero andati a vivere, il suo futuro
lavoro o la squadra in cui avrebbe giocato lui, non conosceva il colore del
loro divano o il numero di figli che avrebbero avuto.
L’unica cosa che sapeva era che lui ci sarebbe sempre
stato per lei e lei per lui. Qualunque cosa fosse successa e qualunque futuro avessero
deciso insieme.
Ora e sempre.
Smise di piangere, si asciugò le lacrime e con
voce ferma e sicura, imprimendo in quella risposta tutto l’amore che provava
disse sorridendo dolcemente
“Io ti amo… esattamente per come sei, pregi e
difetti, calcio compreso! Proprio per questo… Si voglio sposarti…. e si! Sono
sicura”
Tsubasa pensò che il suo cuore non avrebbe retto
alla gioia immensa che quelle parole gli avevano provocato. Ma quando lei si
avvicinò e buttandosi fra le sua braccia ridendo felice lo baciò, sentì il suo
cuore farsi un pochino più grande, per poter contenere tutti quei sentimenti
meravigliosi.
Allora capì.
Finché avesse avuto al suo fianco quella
meravigliosa ragazza il suo cuore avrebbe potuto continuare ad allargarsi, per
poter contenere tutto l’amore che lei gli faceva provare. E si sarebbero amati,
in qualunque nazione e in qualunque situazione.
Ora e sempre.