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Autore: sonsimo    18/07/2006    7 recensioni
Lo scontro tra Goku e Majin Vegeta, la loro diversa visione del mondo e della vita sulle note dei Negramaro
Genere: Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Goku, Vegeta
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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fan fiction: MENTRE TUTTO SCORRE

                                                       MENTRE TUTTO SCORRE

Premessa: la prima parte della fic è una sorta di prologo che vuole descrivere i sentimenti dei personaggi prima dell'arrivo di Goku sulla Terra. Segue la song-fic vera e propria, con le parole della canzone (in corsivo) che si alternano ai pensieri dei due protagonisti Goku e Majin Vegeta durante il loro combattimento. Detto questo, auguro a tutti una buona lettura!

 

Non poteva fare a meno di notarlo: il sonno del suo compagno era molto più agitato del solito. Non che fosse abituata a vederlo dormire sonni tranquilli, ma quella notte Vegeta sembrava in preda a incubi terribili. Chissà, magari erano stati gli eventi degli ultimi giorni ad averlo scosso...ma di certo era impossibile che si lasciasse sfuggire con lei anche solo una parola sui suoi pensieri e le sue preoccupazioni. Bulma si morse un labbro: nonostante gli anni ormai trascorsi insieme a quell'uomo scontroso, non si era mai rassegnata al fatto che lui non sarebbe mai stato completamente "suo". Nonostante tutto l'amore...una parte di Vegeta non le sarebbe mai appartenuta. Quella sensazione di non conoscerlo completamente l'avrebbe tormentata per tutta la vita. In realtà c'era un'altra persona che le dava questa stessa sensazione di "incompletezza"...Goku. Ma al contrario di Vegeta, Goku infondeva sicurezza solo a guardarlo, cosicchè era facile riuscire a perdonargli il fatto di non mettere mai a nudo completamente i propri sentimenti. In passato aveva pensato che il comportamento del suo amico fosse dovuto alla sua ingenuità, e al poco contatto che aveva avuto con gli esseri umani nei primi anni della sua vita, quando era un selvaggio bambino solitario sperduto tra le montagne, ma da quando aveva conosciuto Vegeta e se ne era innamorata aveva compreso che non a caso questa loro caratteristica li accomunava. Era la loro diversità dai terrestri a renderli schivi, la loro indole guerriera. Indole che in Goku era addolcita dal suo spirito puro, mentre in Vegeta...era resa ancora più aspra dal suo oscuro passato intriso di sangue, non il suo sangue, ma quello delle sue vittime innocenti. Anche per una donna innamorata era difficile riuscire ad accettare tutto questo. Ma magari stava solo esagerando, anche lei quella sera si sentiva particolarmente agitata, come ormai da un paio di giorni...precisamente da quando aveva saputo della visita di Goku sulla Terra nel giorno del torneo di arti marziali. Certo, era felice di rivedere colui che considerava il suo migliore amico dopo sette lunghi anni, ma non aveva potuto fare a meno di notare quanto la notizia dell'imminente incontro con Goku avesse reso gli allenamenti di Vegeta molto più intensi ed estenuanti. Il sayan era divenuto ancora più taciturno, completamente chiuso in se stesso e nel suo rancore che, Bulma lo sapeva bene, non lo aveva mai abbandonato, e che prima o poi avrebbe portato altro dolore nel suo cuore. Tutto scorre, e nessuno può impedire che gli eventi seguano il loro corso.

                                                                     ...

Il giorno tanto atteso era finalmente arrivato. Tra poco avrebbe rivisto suo padre, avrebbe potuto abbracciarlo ancora una volta e farlo conoscere al suo piccolo fratellino che niente sapeva di lui, a parte ciò che lui e la madre gli avevano raccontato. Gohan si guardò intorno, notando che anche tutti i suoi amici erano in preda alla sua stessa emozione, in trepidante attesa. Persino il piccolo Trunks, che pure con Goku non aveva alcun tipo di legame. Poco distante dal bambino, a braccia conserte, Gohan vide il principe dei Sayan con gli occhi bassi e i pugni stretti con forza. Il ragazzo si accorse che a stento l'antico nemico tratteneva la sua aura dall'esplodere in tutta la sua potenza. Tale constatazione lo impensierì non poco, così si avvicino a lui chiedendogli se fosse tutto a posto, pur sapendo che quest'azione gli sarebbe probabilmente costata un bel pugno in faccia. Ma Vegeta sembrò non accorgersi nemmeno della sua presenza e, come parlando con se stesso, disse:

"Finalmente è arrivato il momento della resa dei conti"

"Come? Vegeta ma cosa dici?"

Accortosi del giovane sayan che lo fissava, Vegeta gli schioccò un'occhiata carica di disprezzo prima di rispondergli:

"Impicciati degli affari tuoi moccioso"

Ma Gohan aveva compreso ben oltre le poche parole pronunciate dal sayan e, cercando di sembrare il più minaccioso possibile, pur sapendo che con Vegeta era inutile:

"Ascoltami bene. Mio padre ha il permesso di trascorrere qui sulla Terra un solo giorno, e sarà l'ultima volta che lo rivedremo, quindi vedi di non fare scherzi e rovinare tutto".

Vegeta si limitò a fissarlo per qualche secondo prima di allontanarsi. No, non sarebbero stati gli sciocchi sentimentalismi di un figlio che desiderava rivedere il padre, nè i piagnistei di una vedova isterica a trattenerlo, perchè quella era la sua ultima occasione per riscattarsi, per tornare a splendere della gloria che spettava al principe della più forte e temuta razza dell'Universo. Quella gloria che l'onta d'essere stato risparmiato aveva offuscato. Solo il sangue del colpevole gli avrebbe reso giustizia, poichè solo nel sangue lui poteva tergere la sua anima dannata. Questa volta, niente lo avrebbe fermato. Era disposto a tutto, avrebbe rinunciato a tutto, pur di avere finalmente la meglio sull'odiato nemico. Un nemico la cui più grave colpa era quella di considerarlo un fratello... 

Bulma gli si avvicinò. Diverse volte in quei giorni Vegeta aveva notato la preoccupazione nei suoi occhi blu, e questo gli provocava una fitta allo stomaco che mai aveva percepito prima d'allora. Suo malgrado, si rendeva conto che si trattava di quello che gli umani chiamavano "senso di colpa", sentimento che a lui era totalmente sconosciuto. Ma non poteva tranquillizzarla, poichè capiva bene che era lui stesso la fonte di quelle preoccupazioni. Cosa avrebbe potuto dirle? "I tuoi presentimeti sono esatti, e appena Kakaroth sarà qui combatterò con lui scordandomi di te e di nostro figlio". Questo avrebbe dovuto dirle? Perchè era così che era destino andasse a finire. Perchè tutto scorre, e prima o poi è necessario fare i conti con i fantasmi del passato...  

                                                                      ...

Ma perchè, perchè le sue scelte dovevano essere maledettamente complicate? Era tornato sulla Terra per un solo misero giorno e già si ritrovava di fronte un accanito e posseduto principe dei sayan disposto a sterminare degli innocenti davanti agli occhi atterriti della sua compagna pur di costringerlo a combattere. Salvare quella gente in quel momento significava probabilmente provocare il risveglio di un pericolo ancora maggiore, ma il suo istinto gli aveva già detto quale era la strada da intraprendere. Combattere. Contro il volere di Kaioshin il Superiore, che lo supplicava di ragionare. Contro i desideri di suo figlio, che ancora una volta si trovava di fronte a problemi ben più grandi della sua età. Contro il suo stesso cuore, poichè pur amando combattere non lo faceva certo per sentire su di sè l'odio dell'unico fratello che gli era rimasto. Combattere, come sempre, poichè questa era la scelta della sua vita, e anche se tale vita non era più sua, il suo destino continuava ad essere lo stesso, e scorreva inesorabile. Combattere, perchè tutto scorre.

                                                                  ...

Smettila di fissarmi in questo modo, Kakaroth. Smettila, e concentrati sul nostro combattimento, perchè è questo tutto ciò che conta per me, ora. Che si risveglino tutti i peggiori demoni dell'Inferno, non mi importa. Nulla è peggio della tua pietà e della tua compassione, e non mi stancherò mai di ripetertelo.

"Io ti detesto, Kakaroth".

Parla in fretta e non pensar se quel che dici può far male

Non mi importa se il mio odio ti ferisce, Kakaroth. Non è colpa mia se sei uno sciocco sentimentale. No, io non ho sensi di colpa come dici tu, nè verso Bulma nè verso mio figlio. I sensi di colpa ti indeboliscono, e io non sono, non VOGLIO essere debole.

Perchè mai io dovrei fingere di essere fragile come tu mi vuoi?

Sei tu il debole tra i due. Tu, con i tuoi legami. Tu, che metti questo stupido pianeta e i suoi insulsi abitanti prima di te. Tu non hai rispetto per te stesso perchè poni gli altri davanti a te. Tu non hai rispetto per me, perchè anche in questo momento ti stai trattenendo contro di me. So che la tua forza va ben oltre quello che mi stai mostrando mentre ti sputo in faccia tutto il mio odio e mi guardi con rabbia e allo stesso tempo con dolore. Mentre tutto scorre, come il tuo sangue sulle mie mani e il mio sulle tue. Mostrami quanto sai essere sayan, Kakaroth!

Vuoi nasconderti in silenzi mille volte già concessi

L'ho capito che sei diventato ancora una volta molto più forte di me, Kakaroth. Perchè non vuoi mostrarlo? Hai paura che non possa accettarlo? No, lo fai solo per non dare ulteriore energia a quel Majin Bu, in passato non ti sei mai fatto di questi scrupoli.

tanto poi, tu lo sai, riuscirei sempre a convincermi che tutto scorre

Perchè tanto rancore Vegeta? Perchè non mi accetti? E soprattutto, perchè fingi di essere quello che non sei? Io l'ho capito fin dal primo momento che sotto quella maschera che ti sei creato non si nasconde il guerriero spietato che gli altri vedono in te. In realtà so bene perchè non mi accetti. Perchè rappresento quanto di più lontano possa esserci dal tuo concetto di "sayan". E perchè hai paura di poter essere anche tu come me, un uomo, non un sayan. Un padre, non soltanto un guerriero.

Dimmi ancora quanto pesa la tua maschera di cera

Buttala via Vegeta. Non impedirti di essere felice. Forse non hai ancora finito di espiare le tue colpe, ma non rifiutare di afferrare la mano protesa verso di te. Butta via la maschera dell'orgoglio.

tanto poi, tu lo sai, si scioglierà come fosse neve al sol mentre tutto scorre

Si scioglierà, Vegeta. Al calore dell'amore per i tuoi cari. Perchè per loro tu prima o poi sacrificherai la tua vita. Come io ho già fatto. Siamo molto più simili di quanto tu possa immaginare.

E' inconcepibile. Vuoi smettere di combattere perchè quel mostro si è risvegliato. Cos'è, vuoi di nuovo fare l'eroe? Ti piace correre in soccorso degli sciocchi terrestri, ti fa sentire potente essere la loro unica speranza. Dì la verità, non è per il tuo presunto cuore puro che lo fai, ma per le tue smanie di onnipotenza, vero sayan? Ma ora non puoi andartene. Continua a combattere, continua a colpirmi.

Usami, straziami, strappami l'anima, fai di me quel che vuoi tanto non cambia l'idea che ormai ho di te verde coniglio dalle mille facce buffe

"avanti Vegeta, è colpa nostra se quel mostro si è risvegliato, pensa a Bulma e a Trunks"

No, io non posso pensare a loro, loro mi rendono debole, e un sayan non può essere debole.

L'amore non ti rende debole Vegeta. Ti fortifica. Continua pure a colpirmi se vuoi, ma non fingere con me.

sparami addosso bersaglio mancato, provaci ancora è un campo minato

Non c'e' amore per un sayan, se non quello per la battaglia. E' così per me ed è così anche per te. Il nostro sangue non mente, è inutile nascondersi dietro abiti terrestri, non puoi continuare a tradire la tua vera natura. Accetta di essere Kakaroth, e non Son Goku .

quello che resta del nostro passato, non rinnegarlo è tempo sprecato

Tu menti Vegeta. Menti quando dici che non te ne importa niente della tua famiglia, che vuoi ritornare ad essere il guerriero spietato di un tempo. Non sono io che rinnego il mio passato, sei tu che rinneghi la tua anima.

Potresti anche aver ragione, ma che importa? Il passato non si cancella, le mie colpe non si cancellano.

macchie indelebili, coprirle è reato

Ormai è troppo tardi. Io non sono come te...Goku. Non esiste redenzione per me

scagli la pietra chi è senza peccato, scagliala tu perchè ho tutto sbagliato

Eppure forse c'è ancora qualcosa che posso fare. Fronteggiare il male, per una volta non per mostrare di essere il più forte, ma per proteggere coloro che io...amo. Ma tu non verrai con me. Sono io che ho provocato tutto questo, non tu. Combatterò da solo per permettere che sulla Terra la vita continui a scorrere. Per una volta nella mia vita voglio fare la scelta giusta, perchè in passato non è mai stato così.

perchè ho tutto sbagliato.

                                                           FINE

Nota dell'autrice: volevo ringraziare tutte coloro che hanno recensito la mia prima fic, "Il sorriso dell'eroe". Siete state gentilissime e mi avete dato la voglia di rimettermi all'opera. Mi scuso per aver sbagliato la procedura e aver pubblicato quella storia con quel formato orribile, ma ora sono riuscita a modificarla. Spero di ricevere recensioni anche per questo primo tentativo di song-fic. Grazie mille e alla prossima!

 

 

 

  
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