Dedicata a Mò, che mi ha promptata.
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Occhi chiusi, le pupille che ruotano vorticosamente dietro le palpebre. Un sorriso ebete sul volto di Ros, una smorfia su quello di Teo.
La fondamentale differenza fra un sogno e un incubo.
Eppure entrambi hanno in mente le stesse tre parole - guardami negli occhi. Guardami negli occhi, Teo, sorridi di gioia riflessa. Guardami negli occhi, Ros, è l’unico conforto che possa tu darmi.
E infatti, nonostante le palpebre abbassate, i movimenti rapidi degli sguardi sono sincronizzati l’uno sull’altro.
Il lato negativo dei sogni è il loro non essere reali - il lato positivo degli incubi è l’essere frutto della mente degli uomini. E tuttavia, quando appena svegli si guarderanno negli occhi nulla sarà cambiato.