Jack issò la sua bandiera: un teschio con una bandana rossa su sfondo nero, adatto a lui, senza dubbio e canticchiò la canzone dei pirati, accompagnandola anche con un fischiettio.
« Yoho, la spada è qui con me! » con la mano estrasse la mappa, sottratta a Barbossa. Infine ce l’aveva fatta: aveva sacrificato la Perla per le Carte, ma il gioco valeva la candela. Le carte nautiche erano in suo possesso.
C’erano tante nuove avventure, tante nuove donzelle e tanti tesori da scoprire.
Girò un pezzo della Carta di Sao Feng e con un ghigno lesse “ Fonte della vita”.
Un viaggio emozionante su una bagnarola, cosa c’era di meglio? Sorrise tra sè, vedendo il percorso travagliato e pericoloso che l’aspettava. E poi analizzò tutte le altre mete da scoprire. Si, la prima tappa sarebbe stata alla fonte della giovinezza. Non gli bastava la paura scaturita dal suo nome, non gli bastava il terrore dipinto sul volto della gente alla sua presenza, non gli bastava il risolino dei suoi sottoposti, non gli bastavano le morbide gambe di Giselle o di Scarlett, voleva di più.
Essere ricordato per sempre.
E c’erano tanti altri modi per ottenere l’immortalità.
L’immortale capitan Sparrow.
No, non era affatto male come suono e acquistava senz’altro più dolcezza e interessamento, se associato alla parola Libertà.
Infine l’aveva ottenuta, senza essere relegato sull’Olandese Volante. E non provava alcun rimorso per aver passato il compito a Will, dopotutto era l’unico modo per salvare quel eunuco che si ritrovava come amico.
Aveva tutto ciò che poteva desiderare. Ora dove avrebbe puntato la bussola di Tia Dalma?
Estrasse la bussola per scoprirlo e ridacchiò quando vide che indicava il rum accanto a sé. Stappò la bottiglia, inaugurando una nuova avventura.
« Siamo pecore nere, gente spietata! Trinchiamo allegri ! »
Non gli importava quanto avrebbe soffiato forte il vento o quante onde avrebbero ribaltato la barca. Era l’uomo che aveva sempre sognato di essere. Aveva ciò che aveva sempre desiderato avere. Aveva tanto rum quanto una taverna di Tortuga.
Assaporava sulle labbra l’agognata Libertà senza possederla. Era un concetto troppo astratto e complesso per essere posseduto, esattamente come lui. Poteva essere solamente vissuto ogni istante. E Jack non voleva perdersene nemmeno un momento.
Sorrise.

Libertà.

E rum.

Nuove avventure.

La bussola non gli sarebbe più servita.

N.d.A. Mmm... questo è un piccolo scritto per approfondire i pensieri di Jack e per meglio comprendere la sua concezione di Libertà. Spero non vi sia dispiaciuta e spero la vogliate recensire :D