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Autore: Luana Genzo Chan    26/11/2011    2 recensioni
Eh bho, un giorno mi è venuto in mente di sescrivere il matrimonio tra Bulma e Vegeta.
Genere: Commedia, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bulma, Vegeta | Coppie: Bulma/Vegeta
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Ringrazio infinitamente ladymisteria per aver sopportato le mie paranoie.



Vegeta non ne voleva sapere. Non avrebbe mai indossato quel vestito che gliaveva propostoBulma, nonché sua futura moglie.

-Uffa Vegeta! Sei sempre il solito!- sbraitò Bulma fuori di sé.
-Taci donna! Io, il Principe dei Saiyan, non metterò mai quello  smonkig!- ribatté secco l’orgoglioso principe.
-Smoking,   S – M – O – K – I – N – G!!!- urlò la donna prima di uscire dalla stanza sbattendo violentemente la porta, per poi rientrare non più di dieci secondi dopo. -Facciamo così: se non ti metti quel coso, né io né mia madre ti prepareremo più i pasti!!!- continuò Bulma, sicura che con quel ricatto avrebbe convinto il saiyan a vestirsi adeguatamente per il grande evento.
-Uhmpf, e va bene.- grugnì Vegeta voltandosi dall’ altra parte per mettersi nella sua posa tipica.
 
Passò una settimana, durante la quale Bulma organizzò quasi tutto per le nozze, le mancava solo da prenotare il ristorante.
-Vegeta, io vado!- disse Bulma uscendo di casa. Non aveva ancora deciso dove si sarebbe svolto il pranzo, per cui iniziò ad entrare in tutti i ristoranti che c’erano in città per chiedere informazioni. Dopo quattro ore, uscì sospirando anche dall’ultimo ristorante. Sempre la solita storia: dopo aver detto quante portate voleva, lo chef rispondeva che non sarebbe mai riuscito a cucinare per così tante persone. Che poi, gli invitati non erano molti, il problema era la quantità di cibo che questi ingurgitavano incessantemente. Bulma sospirò ancora, ormai arresa al fatto che avrebbe cucinato anche al suo matrimonio.
 
La settimana passò molto velocemente, e il grande evento si stava avvicinando sempre di più. Nonostante mancassero ancora 12 giorni, Bulma era agitatissima: aveva già rotto 6 bicchieri e 19 piatti. Vegeta invece era tutto l’opposto della sua futura moglie: era tranquillissimo perché lui, essendo il principe dei Saiyan, non poteva di certo emozionarsi per una semplice usanza terrestre; inoltre, aveva in mente una cosa che a Bulma non sarebbe piaciuta affatto.
-Vegeta! E’ pronto!- urlò Bulma dalla cucina. In un batter d’occhio l’uomo la raggiunse e si sedette a tavola, aspettando che gli venisse servito il cibo.
-Donna! Ma è cruda!- esclamò il saiyan dopo aver tagliato un pezzo di carne che gli era stato portato.
-Ah, scusa…- disse la scienziata mentre faceva cuocere un altro pezzo di carne.

Tra preparativi e cose varie, presto si fece il giorno prima del matrimonio. Senza che nessuno vedesse, un ombra sgusciò agilmente dalla sala alla camera di Bulma. Lo sconosciuto aprì l’armadio dove la donna teneva gli abiti per il matrimonio e, silenziosamente, tirò fuori lo smoking di Vegeta. Una minuscola sfera di energia fu prodotta dalle sue mani, che andò a scagliarsi proprio contro l’abito, producendo una piccola esplosione. Bulma, che si trovava nella stanza accanto, udì il rumore dell’ esplosione, ed andò a vedere cosa era accaduto. Accese la luce e…
-Vegeta!- urlò la donna furiosa per quella visione. –Cosa hai fatto?!?-
-Tsk, mi sembra che anche un essere idiota come Kaharot lo capirebbe.- detto questo l’uomo se ne andò.
Bulma rimase interdetta a fissare l’abito che l’uomo aveva ridotto in brandelli. Ormai le era chiaro: Vegeta non avrebbe indossato uno smoking neanche a pagarlo. Rassegnata, andò a dormire.
Presto si fece mattina e Bulma stranamente dormì tutta la notte. Si alzò dal letto e andò a farsi la doccia, consapevole del fatto che sua madre sarebbe arrivata da lì a pochi minuti. Infatti, appena uscì dal bagno, sua madre entrò in camera sua canticchiando un allegro motivetto.
-Allora tesoro, come ti senti?- domandò Bunny Brief mentre tirava fuori il vestito di sua figlia.
-Secondo te?!? E’ tutta la settimana che rompo piatti e bicchieri! E poi, non so se lo hai saputo, ma Vegeta ha avuto la brillante idea di carbonizzarsi l’abito!- rispose stizzita Bulma.
-Oh, sì tesoro, l’ho saputo… Bè magari non gli piaceva…-
Bulma, che ormai non ascoltava più la madre, iniziò a mettersi l’abito, facendo attenzione a non strapparlo. Per l’abito del matrimonio la scienziata non aveva badato a spese: se l’era fatto confezionare su misura in base ai suoi gusti. Il vestito era azzurro, di una tonalità più chiara rispetto ai suoi occhi, con un lungo velo del medesimo colore molto lungo accompagnato da ricami di pizzo sparsi qua e là.
Anche Vegeta si stava ‘preparando’. Si era messo la tuta da combattimento pulita ed ora si stava dirigendo verso la Gravity Room per allenarsi un po’ prima del matrimonio, ovvero ‘una delle tante stupide usanze terrestri’, come lui lo definiva.
Dopo ben quattro ore e mezza Bulma fu finalmente pronta. Guardò l’orologio appeso alla parete:  11:14.
-Mamma!- urlò. -Sono in ritardo!!!- e detto questo fece per uscire dalla sua camera, ma fu bloccata da sua madre prima di oltrepassare la porta.
-Tesoro, calmati. La sposa deve farsi aspettare, quindi puoi prendertela con calma!- le disse pacata Bunny.
-Però ti dimentichi il carattere di Vegeta: se tardo troppo potrebbe anche andarsene!- detto questo non ascoltò neppure la risposta di sua madre, perché corse verso il giardino, il luogo dove si doveva svolgere la cerimonia, cercando di essere il più veloce possibile.

-Tsk, era ora che arrivassi, donna.- disse Vegeta notando la sua quasi moglie fare ingrasso nel giardino.
-Si scusa, ora possiamo incominciare.- rispose Bulma rivolta al celebrante.
-Bene, siamo qui riuniti per celebrare il matrimonio tra questi due giovani…- incominciò il parroco. Vegeta non lo ascoltava nemmeno, stava pensando al banchetto che si sarebbe tenuto appena finita la celebrazione. In quell’ istante una parola, anzi, un nome, passò nella sua mente: Kaharot. Già, perché dopo il pranzo, avrebbe di sicuro combattuto per l’ennesima volta con lui, per stabilire chi era il migliore.
-Vuoi tu, Vegeta, prendere la qui presente Bulma come tua legittima sposa?- domandò il parroco interrompendo bruscamente il filo dei pensieri di Vegeta.
-Eh? Ah, sì.- la risposta di Vegeta fu atona e non lasciava traspirare alcuna emozione, perché lui non doveva mostrare le sue emozioni.
-Bene. Vuoi tu, Bulma, prendere il qui presente Vegeta come tuo legittimo sposo?- domandò ancora il parroco, questa volta rivolto a Bulma. Dopo aver sussurrato un ‘’sì’’ carico di tutte le emozioni che provava, una lacrima solitaria le percorse la guancia, arrivando fino al mento, per poi cadere sull’abito azzurro. Una lacrima di felicità, ecco cos’era.
-Vi dichiaro ufficialmente marito e moglie. Puoi baciare la sposa.- concluse infine il celebrante.
-Tsk, io sono il Principe dei Saiyan, non faccio certe cose.- disse Vegeta guardando il parroco, che era rimasto allibito dall’affermazione dell’ uomo. Detto questo il Saiyan se ne andò, lasciando tutti a bocca aperta. Bulma inizialmente si rattristò, ma subito dopo le si dipinse sul volto un sorriso; Vegeta era fatto così, non sarebbe mai cambiato.

   
 
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