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Autore: Like_Never_Before    27/11/2011    1 recensioni
Benvenuti in questa one-shot, presente nel capitolo 21 della mia attuale fanfic "La vita al McKinley High" come "flashback" , che ha come protagonista principalmente Brittany :)
Spero che piaccia !
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Brittany Pierce, Santana Lopez | Coppie: Brittany/Santana
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciao!
Benvenuti in questa one-shot, presente nel capitolo 21 della mia attuale Fanfic "La vita al McKinley High" come "flashback" , che ha come protagonista principalmente Brittany :)
Spero che piaccia, mi sono impegnata davvero tanto !
Per dubbi, commenti e idee non esitate a contattarmi!
Buona lettura! ^___^
D.x

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Due foglie colorate danzarono leggere, sospinte verso il basso dal vento giocherellone che quella mattina non aveva smesso per un solo istante di soffiare sulle colline che incorniciavano i sobborghi di Lima Heigh.

«Guarda- esclamò la biondina, fermandosi di colpo estasiata per puntare il dito indice verso quel paesaggio avvolto nella magia dei colori autunnali, cercando lo sguardo di una Santana del tutto riluttante, che rimase immobile senza dire nulla.

Nonostante l'espressione del tutto poco convinta, la latina accennò un lieve sorriso quasi per accontentare la creaturina che accanto a lei fremeva entusiasta girandosi di tanto in tanto verso di lei, cercando di non perdersi neanche per un secondo quella scena ma mantenendosi il più indifferente possibile.

Gli occhi azzurri di Brittany si spostarono un'ultima verso il parco, vibrando elettrizzati per focalizzarsi su quel panorama incantato mentre il cuore batteva emozionato.

Santana scosse le spalle mentre un'espressione rassegnata faceva capolino su quei lineamenti perfetti, si costrinse dunque a seguire il punto in cui guardava Brittany.

Probabilmente non l'avrebbe mai ammesso , neanche sotto tortura, ma perfino per lei, conosciuta come la fredda Lopez , quello era uno spettacolo da sogno.

Non ebbe il tempo di formulare una frase di senso compiuto perché la piccola mano di Brittany strinse la sua, trascinandola in avanti nella sua corsa improvvisa attraverso il parco, non poté far altro che rimanere passiva.

Se all'inizio era rimasta sorpresa ora sorrideva impercettibilmente per quella reazione molto prevedibile della creaturina.

Brittany si fermò la loro corsa accanto al laghetto familiare , trafficato da numerose anatre selvatiche che si facevano il bagno e sonnecchiavano beate sulla superficie cristallina di quelle acque tranquille e silenziose, per nulla intimorite di quell'avviso improvviso.

Brittany tacque pensierosa, mantenendo però quel contatto con la latina, che fece qualche passo in avanti , portandosi silenziosamente accanto a lei, osservandola senza però che i loro sguardi si incrociassero, lasciando che i gesti parlassero al posto delle parole.

Gli occhi azzurri percorsero quel luogo pieno di ricordi, di giornate passate a giocare e ridere.

Giornate piene di ricordi magnifici che nessuno e niente avrebbe potuto cancellarle dal cuore mentre una sensazione le stringeva il cuore, avvolgendola nella malinconia.

L'attento sguardo si posò infine su quell'unico grande gigante della natura , sempre sonnacchioso e immobile, il guardiano sempre presente di quel luogo.

La presa sulla mano della latina si allentò, scostandosi leggera mentre i piedi di Brittany si mossero quasi inconsciamente per avvicinarsi lentamente alle enormi radici che spuntavano e si raggomitolavano, insinuandosi nel terreno marroncino per poi confondersi sotto il largo strato di foglie autunnali.

Quando la biondina fu abbastanza vicina da poter osservare l'immenso fusto dell'albero, il palmo andò a toccare la spessa corteccia rugosa, aprendosi in un gesto cordiale , pieno di immenso rispetto e gentilezza che generò un sorriso ammirato della latina che, a qualche passo da lei osservava la scena.

«E' rimasto il solito grande immenso albero » disse Santana, corrucciando un sopracciglio per osservare l'imponenza della natura, quel silenzio rotto ogni tanto dallo starnazzare delle anatre sul laghetto.

«Il guardiano del nostro passato » aggiunse , vedendo che quelle sue parole precedenti non avevano scalfito per niente quella fitta rete di pensieri della ragazza, la testa bionda ancora rivolta verso l'albero che scrutava , con il viso all'insù, la folta chioma da cui penetravano minuscoli raggi caldi di sole che illuminavano tutt'intorno.

-Il nostro amico silenzioso » aggiunse la ragazza, voltandosi per sorridere all'amica che tirò un sospiro di sollievo nel vederla di nuovo felice.

Era da quella mattina che era diventata così strana e non riusciva a capire cosa le fosse successo, non era la solita ingenua e dolce ragazzina di sempre.

Nei suoi occhi balenava un sentimento diverso che sembrava velare di grigio ovattato ogni cosa, rendendola pensierosa e titubante ad ogni passo.

La latina aveva pensato di chiedere cosa non andasse , ma si costringeva a credere che fosse qualcosa che vedeva solo lei, che nulla fosse cambiato e così continuava a cercare di tirarla su di morale, sperando che passasse ogni turbamento.

Santana alzò lo sguardo verso il cielo sovrastato dalla folta chioma del grande signore dei boschi, mentre una folata di vento improvvisa investì l'albero e le due ragazze, i biondi capelli e quelli corvini spostati leggeri , il fragoroso rumore delle fronde dell'albero che parevano sussurrare parole in una lingua sconosciuta e gli abiti svolazzanti.

Foglie di vari colori e dimensioni iniziarono a cadere, leggere e danzanti , volteggiando le une accanto alle altre, eseguendo quasi una danza ondeggiante prima atterrare a terra.

Qualcosa planò dolcemente sulla testa della latina che rimase a bocca aperta, gli occhi sgranati verso l'alto al vedersi piombare quei colori addosso senza rendersi bene conto di quello che fosse successo.

Brittany, che aveva osservato la scena non poté trattenere una risata divertita, portando le mani sulla bocca e indicando con un dito la testa dai capelli corvini, facendo accigliare la ragazza che sbuffò.

-Sono solo due foglioline- commentò la biondina prima di avvicinarsi e afferrare delicatamente quei due tesori colorati, mostrandoli alla latina, che all'inizio assunse un'espressione del tutto poco contenta , ma che poi non trattenne un sorriso.

Le due foglie erano una gialla e una rossa, la forma perfetta senza alcun tipo di deterioramento.

Gli occhi azzurri brillarono, rivolgendosi a quei due pozzi neri che la scrutavano a poca distanza. «Sono due tesori danzanti » sorrise Brittany, rivolgendo uno sguardo buffo alla latina che lanciò una occhiata contenta.

«San, stavo pensando. Credi che potremo anche noi danzare come queste due foglie?- chiese interrogativa, fremendo per una risposta positiva dell'altra, strabuzzando gli occhi velati di desiderio.

Santana si accigliò scherzosamente al sentire quella domanda semplice, incrociando le braccia all'altezza delle spalle con fare sicuro.

«Se ci credi tutto è possibile » rispose sorridente alla bionda che la guardava con la solita espressione buffa a cui era impossibile dire di no

«Danzare per sempre.» aggiunse mentre gli occhi prendevano a scintillarle in direzione della latina, le mani al di sotto del mento per dare più intensità alle parole.

«Intendi come quel sogno di diventare Cheerleader ?» chiese la latina che non potè trattenere un sorrisetto divertito, pizzicando una guanciotta della ragazza, sapendo perfettamente quanto fosse importante per lei il ballo.

Brittany annuì sommessamente, abbassando lo sguardo con le due foglie strette al grembo prima di scostare le braccia e osservarle di nuovo, con più intensità.

I suoi grandi occhi azzurrini vibrarono, velati dalla stessa luce triste di prima e la latina soffriva a vederla stare così male.

Sentiva quella strana sensazione attanagliarla senza poter fare nulla per alleviare quel dolore, senza capire che cosa stesse succedendo realmente.

«Queste due amiche alla fine si sono divise, il ramo che le teneva insieme le ha cacciate e ora sono lontane, credi che si riavvicineranno mai?- chiese Brittany con un velo di tristezza, corrucciando le sopracciglia nel tentativo di capire, cercando continuamente lo sguardo di Santana.

La latina tacque per un istante, avvicinandosi di qualche passo alla ragazza che ora aveva abbassato gli occhi.

«Ma Britt, loro non sono lontane.» rispose mentre con il dito indice sollevava il mento della bionda, stringendosi più vicina a lei per poi specchiarsi in quei profondi occhi che avevano bisogno di una spiagazione.

Quindi la latina scostò lo sguardo, catturando quello di Brittany che la seguì in quel gioco di occhiate.

«Guarda, sono insieme nella tua mano.- sorrise, prendendo tra le dita quelle due magnifiche opere d'arte, unendole per formare una specie di ventaglio, tornando a guardarla dolcemente nonostante avesse intuito la sua totale confusione e ciò la rese ancora più adorabile e buffa.

Un sorriso calmo prese posto su quel viso ambrato mentre si arricciava appena, la mano della latina strinse quella di Brittany, regalando ad entrambe quel tocco protettivo che entrambe desideravano.

«Non importa quanta distanza le abbia separate perché loro sono tornate assieme, più forti di prima- sentenziò infine Santana, cercando di non arrossire più del dovuto.

Quelle parole sembrarono rasserenare l'animo di Brittany che guardò sorridente la latina scoccarle uno sguardo misto tra soddisfazione e compiacimento.

Brittany prese un respiro profondo cercando tutto il coraggio di cui aveva bisogno per fare quella domanda che la stava torturando.

« San, sei sicura che niente ci separerà mai?» chiese titubante , rivolgendo uno sguardo sconsolato a Santana, che la guardò immobile ripetendosi quelle ultime parole nella mente.

La risposta era ovvia, non aveva alcuna esitazione nella voce quando parlò, avvicinandosi alla biondina che aspettava.

« Niente e nessuno » rispose secca Santana, avvicinando la fronte a quella di Brittany, occhi negli occhi, mentre un sorriso le modellava la bocca e il viso dai lineamenti perfetti.

Entrambe si bearono di quel legame magico, senza sapere cosa stesse succedendo, godendosi gli attimi che ne seguirono lasciando al battito dei loro cuori il compio di scandire il tempo per loro.

  
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