Tende la mano verso di lui e la chiude cercando di afferrarlo.
Ma è tardi.
Troppo tardi. Nel tuo pugno
chiudi solo aria.
Neppure cenere.
Con i suoi occhi di miele lo osserva sparire.
Quelle sue iridi preziose riflettono lo spettacolo.
Non puoi piangere. E' un
tuo nemico, non dovresti
piangere per la sua sorte.
Ma le lacrime le pizzicano sotto le palpebre, bruciano come carboni ardenti.
Non vuoi piangere. Hai promesso
a te stessa che non avresti
pianto che per gioia.
Non devi piangere. Hai appena
riottenuto la tua libertà.
Per l'ennesima volta.
Poi, è tardi anche per dispiacersi. E lei lo sa.
Ma non riesce -forse non vuole?- a frenare le lacrime che copiose scendono dai suoi occhi a rigarle il volto e a macchiarle la stoffa che le copre il petto.
E' tardi piccola Orihime,
è tardi piccola principessa.
Fa male quando il tempo
prosegue per la sua strada
e ti macina tra i suoi ingranaggi, vero?
Sul volto di lui quelle macchie nere non sbiadiscono neppure col suo divenire cenere. I suoi occhi smeraldini non si chiudono neppure quando la morte impietosa cala la falce sul suo corpo.
Lei non riesce a staccare i propri occhi da quelli di lui.
Poi il vento soffia un'ultima volta portando via anche quei freddi occhi di smeraldo.
"NO..."
Si alza di scatto dal letto guardando con occhi spalancati il buio che le si stende attorno e di fronte.
Ha il respiro corto e il cuore le batte con furiosa insistenza nel petto, cozzando quasi contro lo sterno per la violenza.
Si prende il volto tra le mani, nel tentativo di scacciare quell'orribile sensazione che le preme sulla cassa toracica, e si accorge di avere le guance bagnate.
Si asciuga i rimasugli di lacrime e cerca frettolosamente un fazzoletto, tra le cianfrusaglie accumulate sul comodino. In quel mentre la porta della sua camera si apre piano e la sagoma di Tatsuki vi compare dietro.
"Orihimie, tutto bene? Ti ho sentito dal salotto..."
Inoue sorride cercando di sembrare credibile e rassicura l'amica.
"Sì, sì Tatsuki! Era solo un incubo, va tutto bene!"
La moretta per alcuni attimi la osserva perplessa, poi sospirando poco convinta ripete la sua risposta.
"Un incubo?"
"Sì, va tutto bene! Era solo uno sciocco incubo"
Un incubo fatto di sabbia e smeraldi, ma questo non lo dice, forse par paura o forse per pudore.
L'amica la guarda per alcuni attimi, poi torna nel salotto dove dorme da quando, due giorni prima, Orihime era tornata dall'Hueaco Mundo.
Una volta uscita Tatsuki, Inoue, si ridistende a letto, cercando di calmarsi.
E' tardi piccola principessa,
anche per chiudere gli occhi.