Heart and Drinks.
Post 3X15
‘Sicura di voler offrire?’
Il campanello della porta annuncia la
nostra entrata, e lascio che Beckett entri per prima.
‘Mettitelo bene in
testa Castle. Questo non è un appuntamento, ti ho solo invitato a bere dopo aver
visto il tuo musetto triste’
La cosa bella, con Kate, è che la
tristezza passa subito. E oggi avevo bisogno di questo, avevo bisogno di lei,
per dimenticare Daniel e tutto quello che è stato per me.
Grazie a lui sono
diventato uno scrittore, sono diventato la persona di adesso, una persona che mi
piace…
mi lascio cadere su uno sgabello, mentre Kate si sistema al mio
fianco, ed ordina due birre.
Grazie a lui, grazie ad un assassino.
Mi passo una mano sulla fronte, cercando di scacciare i pensieri, e
sento la mano di Kate posarsi sulla mia.
Dopo quel bacio, non abbiamo
parlato. Non abbiamo chiarito niente, eppure sentirla adesso, vicino a me, mi fa
capire che non ha importanza. Lei tiene a me, e per adesso mi basta.
La sua
mano indugia, sento la sua pelle calda sulla mia, e la testa comincia a girare.
E’ come se mi abbracciasse stretto, fino a riscaldarmi il cuore. La birra
arriva, ma nessuno dei due pensa a cambiare posizione. Le sue labbra si
arricciano per un istante, e la osservo mentre sembra volermi dire qualcosa
d’importante.
Ancora un tremolio del suo labbro inferiore, e poi più nulla.
La sua mano si allunga verso il bicchiere, e i suoi occhi tornano specchi di
ghiaccio.
Lei tiene a me, ma non posso mentire a me stesso… perché questo
non mi basta.
Io la desidero, per me, con me. Ogni giorno.
Lei si alza,
mi saluta frettolosa, se ne va.
Rimango seduto continuando a vedere le
nostre dita incrociate, mentre la immagino a casa, a prepararsi per Josh.
Oggi è San Valentino, e lei non è con me.
Come ogni
giorno.
***
Tolgo le scarpe e le spingo da una
parte, senza preoccuparmi di metterle a posto. Mi spoglio lentamente, lasciando
i vestiti sulla sedia vicino al letto, e attraverso la stanza per raggiungere il
bagno, scalza. L’acqua comincia a riempire la vasca, e sento i muscoli del collo
rilassarsi automaticamente, in previsione della serata.
Lego l’accappatoio
intorno alla vita, e mi avvio in cucina per riempire un bicchiere di vino.
Un messaggio lampeggia nella segreteria, insistente.
Josh.
Mi mordo il labbro, cercando di decidere in fretta.
E’ San Valentino, e
Josh dovrebbe essere qui con me, a festeggiare. Potrebbe portarmi a cena fuori,
dandomi uno di quegli stupidi cioccolatini a cuore. O potremmo stare a casa,
stravaccati sul divano a guardare un film di cui indovinerei subito il finale.
Anche Castle si aspetterebbe una cosa del genere.
Anche Castle se lo
aspetta, visto che io glielo lascio credere.
Auguri Kate, lo sai che
non ce l’ho fatta proprio a tornare vero?
Qua c’era bisogno di me. Ti
amo…
La segreteria inonda il salotto,
mentre torno in bagno e fermo lo scrosciare dell’acqua.
Anche qui c’era
bisogno di te, Josh. Anche io avevo bisogno di qualcuno…
come ogni giorno.
Bip.
Kate, sono Castle. Sarai
fuori a cena, e non avrai bisogno di questo
messaggio…
Mi affaccio al salotto, sorpresa,
tenendomi le mani attorno al petto per fermare il cuore.
…ma a me è avanzata un
sacco di cioccolata. Le mie fans hanno saputo che sono single e hanno esagerato.
Domani la porto al distretto, così, sai… credo che agli altri farà piacere. C’è
anche la tua preferita, quella alle nocciole. Allora… a domani.
Sorrido, felice. Mi immergo nella
vasca, arricciandomi i capelli su un dito e pensando al giorno dopo. A Castle
che posa sulla mia scrivania una cesta piena di cioccolato.
Bip.
Ah, Kate… dimenticavo.
Buon San Valentino.
Note:
One
shot divisa in due parti, questa volta, per inserire anche il punto di vista di
Kate.
Ormai ho preso gusto a scrivere questi missing moment tratti dal
rewatch della terza stagione, e questo è tratto dal finale della 3X15, quando
Beckett invita Castle a bere per consolarlo di quello che è successo, ovvero
dell’arresto del suo vecchio amico Daniel.
Spero che vi piaccia! ^-^
Grazie di tutto, soprattutto del benvenuto dell’altra volta.
Anche
questo esperimento in fondo è solo un altro modo per dire
grazie.