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Autore: TudorQueen    27/11/2011    2 recensioni
“Ti ho lasciato campo libero finora mia cara Natasha,ma non dimenticarti chi sei…e a chi sei fedele." Una piccola One shot su Bielorussia e Prussia,con un Ivan dispotico a creare scompiglio.Ma Natalya non è una che molla facilmente.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bielorussia/Natalia Arlovskaya, Prussia/Gilbert Beilschmidt, Russia/Ivan Braginski
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Una PrussiaxBielorussia era d’obbligo per iniziare.La coppia è semplicemente magnifica sia visivamente che nelle dinamiche per i diversi caratteri e interessi.La fan della Prungary non si arrabbino,Elizaveta e Gilbert sono belli assieme e forse anche un po’ canon…però è inutile per me Natalya è perfetta con uno spaccone come lui col ghigno perennemente sulla faccia.Sono i miei primi lavori quindi cercate di avere pazienza e non aspettatevi chissà che…però fatemi sapere cosa ne pensate!Mi scuso già in anticipo perché i personaggi saranno di certo un po’ OOC,un po’ diversi dal normale…A presto!

“La colazione!”disse dolcemente Katya* portando in tavola latte fresco di giornata,pane caldo,burro e un po’ di miele che aveva preparato l’estate precedente.Mentre Raivis si serviva timidamente una tazza di latte ed Edward si alzava per tagliare il pane la bella ucraina si voltò verso i fratelli.Natalya e Ivan sedevano dallo stesso lato del tavolo e in quel momento sembravano impegnati in una conversazione muta e alquanto fastidiosa.Entrambi con una faccia accigliata si scambiavano a malapena qualche parola. “Non puoi sempre dirmi quello che devo fare Niisan…”disse Natalya fissando il cibo davanti a sé. Il fratello girò gli occhi viola verso di lei “Natasha cara…tu sei la mia sorellina e voglio solo il bene per te..” “Non è vero,vuoi solo controllarmi perché non hai fiducia in me,in tua sorella minore…cosa credi che non me ne sia accorta,fratello?Fai pattugliare i confini miei e di Katya in continuazione,e la tua polizia è ovunque nei nostri paesi…” “Non voglio controllarti..”la interruppe Ivan.Natalya alzò un sopracciglio fissando il fratello che fece uno dei suoi sorrisi agghiaccianti che facevano tremare il povero Raivis e sudare freddo la bella Katya,ma lei no,Natalya non era tipa da spaventarsi,era l’unica che davvero giocasse alla pari con lui,non aveva paura e sapeva che Ivan non pensava minimamente di potersi comportare con lei come con gli altri,con lei la tecnica del terrore non funzionava. “Cara sorellina,io non controllo né te né nessun altro della nostra grande famiglia..” Raivis versò la sua tazza di latte sulla tovaglia,Toris rischiò il soffocamento e iniziò a tossire per liberarsi e tutti al tavolo guardarono in qualsiasi direzione che non fosse il posto di Ivan,nessuno osava parlare ma tutti non potevano fare a meno di pensare. “..io mi limito a osservare la situazione ai confini..e mi risulta che per quelli occidentali tu abbia una particolare attenzione…” Natalya respirò rapidamente ma tornò subito alla sua solita espressione insondabile e fissò il fratello come a volerlo sfidare a dire qualcosa.Ivan non era tipo da tirarsi fuori da una sfida. “Ti ho vista più di una volta far visita a Prussia…Kaliningrad,come è noto adesso nella nostra grande famiglia**…” Natalya strinse i pugni “Fratello non è come pensi tu..” “Ti ho lasciato campo libero finora mia cara Natasha,ma non dimenticarti chi sei…e a chi sei fedele.Questa faccenda indebolirebbe troppo i confini occidentali.Sai benissimo cosa devi fare sorella.Non vorrei doverti vietare di oltrepassare i confini..”concluse il russo voltandosi e servendosi la colazione con un cambio di espressione rapido e inquietante,come a dire che l’argomento era chiuso.Natalya lo fissò furente e Ivan si voltò di nuovo verso di lei “Allora,sorella?” “Fratello conosco i miei doveri e i miei compiti...e non dimentico a chi sono fedele...”disse Natalya stancamente con gli occhi chiusi.Ivan sorrise e riprese a servirsi. Sono fedele a me stessa!pensò tra sé la bielorussa mentre riapriva i brillanti occhi blu.Questo almeno Ivan non poteva controllarlo.

“Non possiamo più continuare così..”disse lei rapidamente mentre già lui le cingeva la vita e sfiorava il fiocco dietro la schiena,pronto a scioglierlo.Gilbert si tirò indietro con un sorriso ironico ma con una punta di incertezza “Meine Liebling?” “Mio fratello lo sa…”disse lei senza tante cerimonie e voltandosi di lato “..e io non voglio che si senta tradito da me…” “E come,di grazia,lo staresti tradendo?!”fece lui col suo solito sorriso da stregatto,poi le si avvicinò di nuovo e si curvò su di lei per poi strofinare il viso contro il collo di Natalya proprio come un gatto“Familiarizzi col nemico,mein liebling Natasha?”mormorò lui con la sua voce dal forte accento tedesco.La bielorussa sospirò e si voltò trattenendo a stento un sorriso “Sii serio per una volta…se tu potessi fuggire da questa prigione non dirmi che non te ne andresti..non ci crederei…e mio fratello penserebbe che sono stata io a liberarti e che magari conto di fare così anche con me e Katya approfittando di un periodo di instabilità per lui…”  “E’ paranoico il bastardo…”fece Gilbert e Natalya lo fulminò con lo sguardo,allora lui alzò le mani in segno di resa “Ok,ok scusa scusa non parlerò mai più male di tuo fratello..anche perché è così gentile disponibile e simpatico che non so come si faccia a non amarlo…”aggiunse un po’ sottovoce mentre Natalya guardava fuori pensierosa.Dalla finestra vedeva i campi innevati e i fiocchi che scendevano dal cielo,eppure in lontananza si distingueva ancora la sottile striscia blu scuro del mare..neve e mare..che posto strano che era Kaliningrad,un insieme di contrasti sconcertanti e bellissimi…come d’altronde lui che ne era la personificazione e che da quando era arrivato l’aveva lasciata altrettanto sconcertata mettendo bene in chiaro e senza mezzi termini che era attratto da lei.E Natalya non poteva certo dire che fosse un sentimento a senso unico,anche lei era rimasta letteralmente folgorata da quegli occhi rossi come rubini e da quel ghigno sempre presente sul viso del tedesco dai capelli bianchi,bianchi proprio come la neve che lei tanto amava…ed era bastato un attimo,dopo tanto tempo passato a lanciarsi sguardi di nascosto,frasi enigmatiche e battute di spirito,perché alle parole seguissero i fatti.E sempre un attimo era bastato perché Ivan si accorgesse di tutto.Ma per Natalya combattere per le cose a cui si tiene era qualcosa di naturale,indipendentemente da chi si combatteva,o con che mezzi.“Non possiamo continuare così…”disse di nuovo lei sempre guardando la finestra ma con un sorriso sicuro di sé sulle labbra.Gilbert lo vide e alzò un sopracciglio divertito,poi le passò le braccia attorno alla vita e poggiò il mento sulla testa di lei “E allora,mein liebling?”Natalya lo guardò dal basso in alto “Dobbiamo nasconderci meglio!”.

 

 

 

*=ho chiamato Ucraina Katya(o Katyusha che dir si voglia)perché è il nome di gran lunga più utilizzato nelle fan fiction.In realtà il nome che avevo pensato per lei era Irina (e tra l’altro pare che di recente Himaruya l’abbia inserito tra i possibili nomi proprio per Ucraina) soprattutto perché Irina è la versione russa di Irene che significa pace,e con due fratelli come Ivan e Natalya in effetti un po’ di pace e tranquillità in famiglia ci vorrebbero!Il nome di Natalya lo scrivo con la Y per gusto personale mi sembra che renda bene la pronuncia russa del nome,e Natasha è un diminutivo per Natalya(in russo i diminutivi femminili si fanno spesso inserendo alla fine del nome –sha) che usano solo due personaggi in questa fiction e in occasioni come potete vedere un tantino diverse ^ ^

**=la grande famiglia a cui si riferisce Ivan è l’Unione sovietica che dopo la seconda guerra mondiale ottenne il territorio prussiano di Konisberg e rinominò la città Kaliningrad.

So che come tutte le storie che scrivo sembra un po’ senza logica purtroppo l’ho scritta di getto.Spero comunque che vi sia piaciuta!A presto!

  
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