Prologo

La storia che sto per raccontarvi è simile ad una favola, quindi comincerò a narrarla con la classica frase:

''C'era una volta una bambina che viveva a Milano, la città dei sogni, dove molti aspiranti artisti italiani si trasferivano per cercare fortuna. Era una bambina bella quanto dolce e gentile; aveva dei capelli biondi che le incorniciavano un viso roseo e buono e due splendidi occhi azzurri come il cielo, che avevano il potere magico di intenerire chiunque la incontrasse; si chiamava Valeria. Nonostante avesse perso la madre molto prematuramente, aveva avuto un sacco di fortune nella vita: aveva un padre eccezionale, Giuseppe, che le voleva un gran bene e non le aveva fatto mai mancare nulla. Quest'uomo oltre ad essere un buon padre, era anche un noto musicista ed era riuscito a far nascere lo show televisivo più amato di sempre, Il Passion and Music. In questo programma accorrevano moltissimi giovani cantanti che ottenevano fama e successo; la piccola Valeria guardava lo spettacolo dalla platea e osservava tutti gli artisti esibirsi, sperando di potersi trovare al loro posto, un giorno.
Ma a volte il destino può essere amaro, anche con le persone che non se lo meritano; suo padre, un giorno, cononobbe Francesca, una cantante promettente, vedova e con a carico due figlie. Dopo qualche tempo i due decisero di sposarsi; a Valeria piacque poco la notizia, poiché né lei né gran parte dei collaboratori del programma vedevano Francesca come una brava persona, ma si rassegnò al pensiero che finalmente suo padre sarebbe stato di nuovo felice, dopo la morte della prima moglie. Per un periodo la situazione andò decisamente bene; quando Valeria compì dieci anni suo padre le parlò prima di partire per un lungo viaggio d'affari:
-Ogni giorno che cresci assomigli sempre di più alla mamma.- le disse rimboccandole le coperte.
-Secondo te lei continua a volerti bene, anche se hai sposato un'altra persona?- gli domandò la bambina; Giuseppe tacque per qualche secondo poi sorrise.
-Sai, se tu ami una persona faresti di tutto per vederla felice, anche solo per un attimo; io credo che tua mamma, se mi ha amato come io ho amato lei interessi solo il fatto che io e te non soffriamo. Anche se questo vuol dire che io abbia sposato un'altra donna.-
-Io non riesco a chiamare Francesca ''mamma''.-
-Non è necessario, piccola mia. So bene che lei non potrà mai sostituire Anna; e comunque ti dico solo una cosa: tu ricordati sempre della mamma, non dimenticare mai le persone che ti hanno voluto un bene immenso.-
-Sai io penso sempre a lei quando canto. È come se lei fosse ancora con me... ti sembra strano questo?-
-Scherzi, è il dono più bello che potresti farle. La musica è uno dei pochi modi che hai per ricordarti di lei; tramite la musica riesci a parlare alle persone in un modo incredibile.- Valeria sorrise abbracciandolo forte.
-Quando tornerai voglio farti ascoltare una canzone che ho scritto.- gli disse all'orecchio. Suo padre le diede un bacio in fronte e sorrise anche lui.
-Tornerò solo per questo, ora dormi piccola mia.-
E la bambina si era addormentata, sognando la mamma, sognandosi sul palco mentre cantava; non poteva nemmeno immagnare che si sarebbe trasformato in un incubo. Erano passati solo alcuni giorni che vennero a bussare dei poliziotti alla porta della sua casa: sull'autostrada c'era stato un terribile incidente causato da un uomo in stato di ebrezza; miracolosamente si erano salvati tutti. Tranne suo padre.
Da quel momento la vita di Valeria fu stravolta: da quel momento Francesca diventò la produttrice del talent e il sogno della bambina sembrò essere destinato a sfumare; per non rischiare debiti la matrigna la costrinse a lasciare la scuola di canto e, quando la bambina crebbe, la obbligò a diventare l'addetta delle pulizie degli studi televisivi. E in quel momento Valeria si rese conto di aver perso tutto: sua madre, suo padre e la sua vita splendida. Le restava solo la musica, a farle compagnia nei momenti di sconforto.''

Questo è l'inizio della storia di Valeria e del suo sogno di diventare una cantante; a questa povera bambina è capitato di tutto, ha perso il padre ed è finita tra le grinfie della matrigna. Ma anche nel momento più triste della propria vita può nascere una favola.

Spazio Autrice

Salveee a tutti! Tanto per cominciare, questa idea alquanto folle mi è venuta in mente l'altro giorno perché ho raccontato la fiaba di Cenerentola alla mia cuginetta. Molti hanno fatto moltissime riadattazioni a questa favola, la maggior parte mi sono anche abbastanza piaciute, ma questa è la mia versione di Cenerentola moderna. Per come la vedo io non penso sarà un grande capolavoro ma mi piacerebbe provare e vedere cosa ne pensate.
Questo è solo il prologo, raccontato da uno dei personaggi della storia, che conoscerete più avanti; presto pubblicherò anche il primo capitolo, quando lo avrò corretto. Vi anticipo che i capitoli seguenti saranno narrati da me, mentre l'epilogo di nuovo da questo personaggio. Intanto godetevi la mia ennesima schifezza e se volete lasciarmi qualche recensione mi farete ben contenta.

Un bacio a tutti,

ChiaWeasley