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Autore: Trigger    28/11/2011    6 recensioni
Anche lei vorrebbe un pesce pagliaccio. 
Lo chiede sempre al suo uomo, ma lui proprio non vuole accontentarla. 
Non starebbe bene a casa nostra, dice. 
Il suo posto è nel mare, dice. 
E riesce sempre a convincerla, con quei suoi denti bianchi come il latte che beve a colazione.
Perché i suoi non sono così bianchi? 
Lei nemmeno ce li ha tutti, i denti. 
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Piccola one-shot ispirata, anzi no, diciamo proprio che è un missing moment rubato alla storia "La parete di plexiglass." di giulina.
Protagonisti: Chiara, Nemo e qualche orsacchiotto colorato.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Chiacchiere di preparazione :

Io, Trigger Happy, sono sul serio qui, a pubblicare in una sezione che  non mi appartiene, a scrivere di personaggi che non mi appartengono, e non me ne capacito. Ma a quanto pare la mamma di questo personaggio, che inutilmente ringrazio ancora per il permesso, ha deciso di prestarmi Chiara per un pomeriggio, uno soltanto. Forse solo per permettermi di condividere la meraviglia che si prova a scrivere di una bambina come questa.
Come ho scritto nella presentazione, si tratta di un piccolo missing moment rubato alla storia La parete di plexiglass, di giulina. 

La protagonista è Chiara, sorella di Edoardo, uno dei meravigliosi personaggi che ne fanno parte. Se non li conoscete, beh, fareste meglio a darvi una mossa: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=875466&i=1.

P.S: Grazie, Giù.






Pesciolini e caramelle.

 

Anche lei vorrebbe un pesce pagliaccio.
Lo chiede sempre al suo uomo, ma lui proprio non vuole accontentarla.
Non starebbe bene a casa nostra, dice.
Il suo posto è nel mare, dice.
E riesce sempre a convincerla, con quei suoi denti bianchi come il latte che beve a colazione.
Perché i suoi non sono così bianchi?
Lei nemmeno ce li ha tutti, i denti.
E’ persa in quelle sue tristi considerazioni, quando sullo schermo appaiono dei denti ancora più brutti dei suoi.
Sono tanti, troppi.
E lei non vorrebbe essere di certo nei panni di Nemo.
Si stringe le ginocchia al petto, con quelle braccia ancora troppo magre per offrire riparo.
Vorrebbe le braccia di Edo, in quel momento.
Quelle sì, che la riparano dal mondo.
Chiude gli occhi forte, ma non basta.
Ha paura per quel piccolo pesciolino arancione, non vuole che lo squalo lo mangi con quei suoi brutti denti aguzzi.
Ha paura. Ed Edo lo sa.
Eppure non c’è.
Non avrebbe dovuto lasciarla lì.
 
- Chiara, tesoro, ti piacciono le caramelle gommose?
Se le piacciono le caramelle gommose?
Ma che domanda è?
Certo che le piacciono.
Lei adora le caramelle gommose.
Ed Edo lo sa.
Angelica le porge un pacchetto ancora chiuso, pieno di orsacchiotti colorati.
Ed Edo lo sa.
Lui sa che le caramelle la mettono di buon umore.
Stringe tra le mani quel pacchetto d’orsacchiotti, portando alla bocca quello che più le ispira: un orsacchiotto arancione.
Arancione come Nemo, che ora nuota più veloce dello squalo.
Arancione come la sua lingua, dopo cinque orsacchiotti dello stesso colore.
Come Edo, che sa quanto le piacciano quegli orsacchiotti.
E come lei che guarda quel cartone con nuovi occhi ora.
Con occhi felici.
Sta guardando il suo cartone preferito, in fondo.
 
Si sente grande, Chiara. Una donna capace di vincere ogni paura.
Una donna, come la chiama sempre lui, che è riuscita a non piangere.
Ed è felice.
 
O forse è felice solo perché sa, che in un modo o nell’altro, Edo ha fatto in modo di essere lì a confortarla anche senza le sue braccia.
E sorride, Chiara.
Sorride con quei suoi pochi denti da bambina, di un sorriso felice.
Di un sorriso bambino.

   
 
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