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Autore: Shine_On    28/11/2011    5 recensioni
« Court, » mi lamentai « che diavolo ci facciamo qui? » 
« Devo fare un acquisto
necessario. » rispose decisa e ammiccante.
« Oh, non intendo entrare là dentro, per nessun motivo. »

Quando si è amiche ci si fida l'una dell'altra.
Ma non sempre tutto va come si spera. E se sei amica di un genio del male, niente è scontato!
Genere: Comico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Courtney, Duncan, Gwen
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Acchiappai la borsa, controllando l'orologio. Ero in ritardo. Enorme ritardo. Questa volta mi avrebbe uccisa davvero.
Duncan fece capolino dalla porta della cucina, un toast in mano.
« Dove vai, dolcezza? » mi chiese bloccandomi il passaggio. Lo guardai implorante « Lo sai, devo uscire con Courtney. E se non riesco ad arrivare al centro commerciale entro quindici minuti, è la volta buona che mi fa fuori. » dissi con una nota di terrore nella voce. Lui alzò gli occhi al cielo borbottando qualcosa come "maniaca perfettina". Non riuscii a non sorridere e lo salutai con un rapido bacio sulle labbra, per poi scendere a rotta di collo per le scale.
Non feci neanche in tempo ad uscire che ricevetti un messaggio da Courtney: Spero tu sia già per strada; io sono quasi arrivata. :D Rabbrividii.
Camminando cominciai a pensare a lei, la mia migliore amica. Perché, dopo nemmeno un mese dalla fine del reality, io e Courtney avevamo fatto pace. Lei aveva capito che il suo comportamento era solamente capriccioso e infantile, e in che nessun modo avrebbe riavuto Duncan indietro. E io avevo capito che tenevo troppo a lei per poter fare la sostenuta e non perdonarla. Erano ormai due anni che la mia vita andava avanti in modo così perfetto.
Sorrisi, dando un'occhiata all'orologio. Cavoli, pensai, e comiciai a correre.


« Allora? Cosa fate stasera? » mi chiese Courtney, valutando la qualità di una camicia.
« Mmh... Il solito. Serata pizza-film. » risposi, sulle mie, mentre cercavo la misura giusta di un paio di jeans. Lei si girò, furibonda.
« Insomma! Come fate? Non potete passare ogni maledetto fine settimana a casa! » sbraitò, puntandomi contro un dito accusatore.
« A noi piace così. Non siamo tipi da bar affolati. » mugugnai, dandole le spalle. Lei sospirò.
« Invece tu? Che fai stasera? » cercai di cambiare argomento. 
« Esco con ragazzo: Brad, mi pare... » Courtney assunse un'aria pensosa « No, aspetta, Brad era quello della settimana scorsa. Mike? No... »
Questa volta fu il mio turno di sospirare « Court, non ti sembra di esagerare? È da quando hai rotto con Duncan che non stai con ragazzo per più di tre giorni. »
« Come se fosse colpa mia. » disse senza cattiveria, di nuovo immersa tra le magliette. Alzai gli occhi al cielo.
« Sai di cosa parlo. Potresti accettare i suoi, di inviti »
« Senti, » sbottò Courtney ritornando a prestarmi attenzione « non penso che Trent possa essere il mio tipo. E poi è stato innamorato pazzo di te per anni. »
« E ora non lo è più. » tagliai corto « Potresti almeno provarci. » conclusi quasi supplichevole. In tutta risposta lei fece un suono indecifrabile e comiciò ad avviarsi verso l'uscita del negozio. La raggiunsi sospirando e ci sedemmo su una panchina.
« Bah, non capisco proprio come fate. Non vi annoiate mai? » chiese seccata « Vabbè lasciamo stare. » aggiunse guardando la mia espressione, a metà tra l'omicida e l'esasperata. Rimanemmo sedute a chiacchierare per qualche minuto, poi Courtney si bloccò di botto. Avrei potuto giurare di aver sentito il rumore di una lampadina che si accendeva proveniente dal suo cervello. Si alzò ed esclamò « Mi sono appena ricordata di dover andare in un posto. » e comiciò a camminare, tirandomi per una mano. In poco tempo arrivammo davanti SweetNights, il negozio di lingerie più grande di Toronto. Non ci ero mai entrata perché lì tutto era troppo... Lingerioso, ma Courtney camminava decisa in quella direzione. 
« Court, » mi lamentai « che diavolo ci facciamo qui? » 
« Devo fare un acquisto necessario. » rispose decisa e ammiccante.
« Oh, non intendo entrare là dentro, per nessun motivo. » dissi incrociando le braccia e arrossendo  « Ti aspetterò quà fuori. » Lei rise ed entrò nel negozio. Ne uscì dopo una decina di minuti con in mano un pacchetto color rosa pallido. 
« Andiamo? » mi chiese, indicandomi l'uscita. Io annuii: dopo quattro ore di passeggio ininterrotto i miei piedi reclamavano pietà.


« Posso usare un attimo il bagno? » chiese Courtney appena arrivammo a casa mia. 
« Certo. » risposi, mentre un fogliettino attirava la mia attenzione
Sono sceso ad affittare il film per stasera, non ci metterò molto tempo. Mi manchi già, dolcezza.
Sorrisi. Poteva sembrare assurdo ma Duncan sapeva essere davvero tenero quando ci si metteva. Entrai nella mia stanza, dalla quale si accedeva al bagno, e vidi Courtney uscirne. Aveva un'assurda aria soddisfatta che non prometteva nulla di buono. Per niente. 
« Tutto bene? » chiesi titubante. Non l'avessi mai fatto. 
« Assolutamente. » ghignò. Sbiancai: l'ultima volta che le avevo visto quell'espressione mi aveva buttato giù da un aereo. Lei continuò.
« Ti propongo un patto. Io acceto l'invito di Trent per stasera... » 
« Oh, finalmente. » la interruppi, ma lei mi ignorò.
« Ma tu devi indossare questo.» concluse porgendomi il pacchetto rosa. 

...
Oddio.

« COOSA?! » praticamente urlai. 
« Hai capito bene, tesoro. » sghignazzò lei, mentre io comiciavo ad arrossire in modo assurdo. Anche se... Courtney non aveva specificato quando avrei dovuto indossarlo. 
« Vabben- » 
« Lo devi mettere ora. » ordinò, leggendomi, chissà come, nel pensiero. Nonostante tutto, però, le cose potevano mettersi ancora a mio favore. Duncan era fuori e, facendo in fretta, sarei riuscita a cambiarmi prima del suo ritorno. E finalmente quegli idioti dei miei migliori amici sarebbero usciti insieme.
« Vabbene. » sospirai entrando nel bagno. Ero terrorizzata: Courtney era capace di qualunque cosa, e sicuramente aveva scelto il completino più striminzito di tutto il negozio. Sospirai di sollievo quando mi accorsi che, nel suo piano diabolico, Courtney era stata clemente. Aveva comprato un reggiseno di pizzo nero abbinato ad un paio di mutandine nere, anch'esse di pizzo. A completare c'era una specie di vestaglia (anche se era praticamente trasparente, e non copriva niente): insomma, qualcosa di sobrio... Più o meno. 
« Allora? Com'è? » chiese la mia amica da dietro la porta, 
 ridacchiando. Risposi con un lamento indefinito, e lei cominciò a ridere apertamente.
« Ma dai! Come mai tutta questa riservatezza? Non sarai ancora ver- » 
« CERTO CHE NO! » praticamente urlai, per fermare il suo discorso e diventando, se possibile, ancora più rossa « Ma tutto questo mi sa... Di premeditato. » conclusi, uscendo dal bagno. 
« Ma di che ti preoccupi? Sei stupenda, quell'arrapato di Duncan ti salterà addosso. »
La ignorai. « Piuttosto, hai chiamato Trent? » chiesi. 
« Certo, certo. » rispose lei alzando gli occhi al cielo e dirigendosi verso la porta di casa « Anzi, ora devo andare. L'appuntamento è fra due ore, mi devo preparare. » 
« Aspetta! » la fermai quando praticamente aveva già la mano sulla maniglia « Mi vado a cambiare, ti restituisco questo... Coso, io non so che farmene. » 
« Ti servirà stanne certa. » rispose lei con aria divertita « E poi è un regalo. Ci vediamo, allora. Ah, ciao Duncan! » 
Sbuffai seguendola « Guarda che non ti credo, lo so che lo stai dicendo per mettermi in imbaraz- »
E finii addosso a Duncan.
« ... »
Ero paralizzata dall'imbarazzo, tralasciando il fatto che ero mezza nuda praticamente sul pianerottolo.
Duncan, impiegò un minuto buono per squadrarmi e risucire a dire qualcosa.
« ...Per caso oggi è il mio compleanno? »
Al che ripresi la facoltà di parola e comiciai a sparare frasi senza senso.
« È che Courtney, il grande magazzino, e allora... Cioè, me lo dovevo aspettare, dopotutto... Però è una cosa davvero crudele... Ma me la pagherà! 
»
Duncan iniziò a sorridere, poi a ridacchiare, infine a ridere di gusto. A quel punto lasciai il mio monologo e lo guardai negli occhi. 
« Perchè ridi? Pensi che sia divertente?! » chiesi, ai limiti dell'isteria.
« Assolutamente si. » disse lui continuando a sorridere e prendendomi per i fianchi « Ma penso anche che se uscire con Courtney porta a questi risultati, dovresti farlo più spesso. »
  
Lo abbracciai « Non sono ridicola, vero? » 
« Sei tremendamente sexy. » mi rassicurò « E... Sarebbe un peccato non sfruttare questa situazione, non credi? »



« Pronto? Parla Courtney. »
« Sono io. »
« Gwen? Spero che ne valga la pena, è l'una e vorrei andare a riposare. »
« ... Grazie. »
« ... Lo sapevo. Non c'è di che!»










Angolo dell'autrice(?!)
Beh, come al solito non so come commentare =3=
Anche se ho scritto solo quattro storie *piange*, posso dire che questa storia è abbastanza diversa dal mio tipo di FF.
Innanzitutto qua Courtney è simpatica. Cosa abbastanza strana secondo i miei criteri D:
Poi, dovrebbe è una storia comica :D
Ed è stata istruttiva u.u Scrivendo questa fic ho scoperto che:
a) Stare senza internet fa schifo.
b) Ogni tanto, mentre si scrive, bisogna salvare. No, sul serio, avrò scritto alcune parti un milione di volte perchè la pagina si chiudeva T-T
c) Non so scegliere i titoli T-T
Vabbè questa sballata vi saluta e spera che voi lasciate qualche recensione :3
*scappa via*

  
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