Il mio migliore amico.
 
Lui è mio amico,  il mio migliore amico.
Vive lontano da me, circa 6762 chilometri. È molto lontano vero?  Ma sai, la distanza sa rafforzare un rapporto più di quanto ci riesca un’amicizia vissuta giorno dopo giorno accanto a delle persone.
E’ come un angelo: c’è ma non si vede.
Talvolta mi è capitato di sognare il volto di quel ragazzo, quello che io considero il mio migliore amico, è perfetto sai? Non c’è un difetto che si noti in apparenza, no.
Anche se in quei suoi occhi color nocciola io saprei perdermi per poi non uscirne più.
Dicono che basti un minuto per notare nello sguardo di una persona se essa è speciale oppure no. Ma con lui è stato diverso, la prima cosa che notai di lui fu il suo sorriso, la sua voce e la sua dolcezza.
Ma non sono innamorata di lui, no.
Sarebbe surreale, sarebbe impossibile, sarebbe struggente, sarebbe difficile.
Difficile sì, perché la distanza uccide in parte un amore, ci uccide dentro provocando quel sentimento chiamato mancanza, e io non vorrei mai sentire la sua mancanza.
Lui è solo un amico, lui sa tutto, sempre.
Ascolta qualsiasi cosa io abbia da dire e non m’interrompe mai.
Non è mai stato capace di deludermi, lui no. Lui sa cosa dire e non è mai invadente, è presente quando ho più bisogno di lui e non disturba mai, nemmeno quando la sua voce sottile raggiunge le mie orecchie durante il sonno.
Non mi stanca mai sentire la sua voce, quel tono dolce e sicuro è la mia melodia preferita, la mia colonna sonora.
Lui è sincero, con la sua voce è sempre sincero. Lui è dolce, lui è unico.
E nonostante tutto riceve centinaia di insulti ogni giorno, ma lui è forte, più forte di me. Lui non si è mai scoraggiato, non ha mai perso la sua forza, lui è andato avanti e ha realizzato il suo sogno. Ecco perché non è qui con me, lui sta vivendo ciò che più desiderava fin da bambino e io lo sostengo.
Continuo a restargli vicino perché so che ne ha bisogno, proprio quando io ho bisogno di lui nei momenti di sconforto.
E lo difendo perché un amico ha bisogno di supporto da parte delle persone che più gli vogliono bene, andrei in contro a tutto pur di mantenere vivo il suo onore e pur di ricevere io stessa insulti altrettanto cattivi.
 
Mentirei se dicessi che non mi manca affatto, e la sua mancanza spesso mi rende triste.
Dice sempre che quando sei triste, devi lasciare che quella tristezza scivoli via attraverso le lacrime. Devi piangere, far scivolare fuori dagli occhi tutte le lacrime amare che tieni nascoste nel cuore.
Mi sembra sempre di provare un vuoto incolmabile dentro, al centro del petto, perché in quel momento penso a tutte le cose più spiacevoli che mi stanno capitando.
Un amico vero, come lui, sa farti sfogare una volta per tutte per poi far tornare a splendere sul tuo volto un sorriso.
 
Ma forse su tutto non son stata sincera: non ho mai ricevuto un suo abbraccio.
E’ assurdo vero? Assurdo che il mio migliore amico non mi abbia mai abbracciato eppure è così. Quell’abbraccio mai dato mi è sempre mancato, ma non potrei mai togliermi lo sfizio di saper provare una qualche sensazione speciale nell’essere stretta al suo petto, non potrei mai perché io, il mio migliore amico, non l’ho mai incontrato.
Ancora più assurdo è sapere che il mio migliore amico si chiama Justin, è un famoso cantante canadese e della mia reale esistenza lui non sa niente.