Premetto che non conosco Soul Eater.
O, meglio, ho letto solo fino al terzo volume del manga ed ho visto gli episodi solo fino al XII, più qualche altro qua e là all'epoca di rai 4.
Quindi non so assolutamente niente della madre di Tsuba-chan. Per caso è morta? Spero di no, poverina. Se ne parla mai? Nessuno mi ha saputo rispondere.
Boh, io scrivo, al massimo aggiungerò un What if.
Spero che questa stupidissima fanfic vi piaccia. Lo spero davvero.

 

Tutti i giorni ~
~ "Perché qui, mamma, io sono felice.
Tutti i giorni."

{Tsubaki's Pov ~
Raiting: Verde;
Personaggi: Tsubaki; Signora Nakatsukasa.
Genere: Introspettivo; Sentimentale.
Avvertimenti: One Shot; Flashfic.
288 parole. Giuste giuste.}

 

Lo dedicherei a mia madre..
Se non fosse che mi odia e che io odio lei.
Quindi la dedico a Tsubaki
Che è il mio personaggio preferito di Soul Eater.
E che è una brava ragazza
E di certo anche una brava figlia.
Questa è per te, Tsubaki,
Affinché tu riesca dove io sto fallendo. ~

Ciao mamma, come stai?
E' un po' che non ci sentiamo, perdonami.
E' che qui alla shibusen c'è sempre da fare molto; devo studiare, cercare di rendere la casa un posto vivibile e uscire quasi ogni sera per prendere uova di kishin.
Uova che, puntualmente, non catturiamo mai.
Già, e poi Black☆Star mi da un sacco da fare. Oh, ora non dire "Te l'avevo detto!", eh.
Si, Black☆Star mi da un sacco da fare, è rumoroso, egocentrico e per colpa delle sue manie di protagonismo non riusciamo mai a portare a termine delle missioni, ma gli voglio bene.
Gli voglio davvero bene, mamma, e non vi è giorno in cui io mi penta di essere diventata la sua buki.
Quindi non ti preoccupare, ok? Stai tranquilla, passa delle belle giornate e, se puoi, perdonami.
Perdonami ma non posso (né voglio) tornare a casa.
Non posso abbandonare qui Black☆Star, non oso pensare a come ridurrebbe la shibusen se non ci fosse nessuno a fermarlo, e inoltre, si lo devo ammettere, non voglio allontanarmi da lui. Né da qui.
Qui ho degli amici e grazie a loro, a lui, io sono sempre allegra, non mi annoio mai e rido spesso.
Qui, mamma, io sono felice. Tutti i giorni.
Qui con Black☆Star e con i miei amici. Qui alla shibusen, a combattere il kishin.
Io sono felice, sempre.
Verrà un giorno, mamma, in cui io tornerò di certo da te e tu mi abbraccerai e mi dirai che ti sei tanto preoccupata anche se io ti avevo detto di non farlo e io piangerò tantissimo e passeremo di certo l'intera giornata a raccontarci un sacco di cose come due amiche.
Per ora il mio posto è qui ma quel giorno arriverà, te lo prometto.
Spero che tu capisca.
Ti voglio tantissimo bene, mamma. Un bacio.
Tua Tsubaki.

 

_________________________

 

Mìele No Sekai!
Salve a tutti, avete già vomitato? Lol
Beh, perché penso dovreste farlo. Più scrivevo e più mi rendevo conto di quanto faccia schifo questo scritto.
Schifo? No, è semplicemente ridicolo.
Bah, io penso di essere la persona meno indicata per scrivere fic su Tsubaki, insomma, quasi neanche la conosco!
Non so come mi sia preso, sarà che gli episodi di Masamune mi erano piaciuti un sacco..
Mi è venuta, una sera, in mente questa scena della signora Nakatsukasa (ma è viva o no? Io mica l'ho capito..) che ripensa alla figlia ed al fatto che le manchi ed ho pensato che, dato che la minaccia di Masamune era ormai finita, magari avrebbe anche potuto scrivere alla figlia per chiederle di tornare.
Ovviamente Tsubaki non sarebbe tornata. Lei resterà sempre con Black☆Star e faranno tanti bei pargoli, sisi. *-*
Scusate il romanticismo, eh, ma questi due li adoro davvero davvero molto.
Oh, vorrei fare un ringraziamento super speciale ad Aki_Penn e a Mimi18 (anche se loro non hanno la più pallida idea di chi io sia. Lol) che con le loro fantastiche fic mi hanno aiutato a costruirmi un minimo di cultura su SE.
Grazie. Davvero.
E grazie a tutti voi, per essere arrivati fin qui.
Tornerò di certo a scrivere in questa sezione, Soul Eater mi piace davvero molto e vorrei davvero riuscire a scrivere qualcosa di bello qui. Ho già qualche idea. spero davvero di riuscire a svilupparla.
Grazie ancora.
Vostra per sempre
Mìele