Finalmente nei panni di una liceale, con il cuore in gola mi presentai. Timida all’inizio ma poi mi sciolsi, fui simpatica a tutti. Ma soprattutto a lei, Federica. Ci conoscemmo meglio e diventammo miglior’amiche! Catturai anche la Sua di simpatia, diventammo miglior’amici e poi … col tempo le cose iniziarono a cambiare, stando sempre a contatto, iniziammo a provare entrambi attrazione. Ci mettemmo insieme e dopo pochi giorni, per una mia stupida insicurezza ci lasciammo. Non ci sentimmo per molto tempo, poi mi arrivò un suo messaggio, con delle parole che mi fecero commuovere, ma stupidamente non lo risposi. Per altro tempo non comunicammo. Quando un giorno gli mandai un messaggio, ricordandogli cose passate. Scrivendo semplicemente quello che mi diceva il cuore. Il giorno dopo lo rividi, senti i   brividi sulla pelle, quanti ricordi che mi passarono davanti agli occhi in  un flash. Lo guardai, non era affatto cambiato. Stesso sorriso, stesso carattere, stessi occhi di una volta, anche se doveva essere molto arrabbiato, essi non esprimevano rabbia, odio ma solo dolcezza, mi davano la sicurezza di una volta. Iniziammo a parlare come amici e una sera mentre parlavamo della bellezza mi scrisse un messaggio:
“ sei brutta, lo devi accettare. Non sei alta, formosa” - naturalmente ci rimasi male, ma mi convinsi del pensiero che stesse scherzando, come amava fare molto spesso.
“nell’amore la bellezza non conta!” – gli scrissi
“ e cosa conta?”
“ lo sai bene quello che conta, non hai bisogno di fartelo dire”
“no , non lo so, dimmi tu cosa conta in un amore, i soldi?”
“ non contano nemmeno i soldi”
“ e cosa conta allora?” – iniziò ad agitarsi  un po’.
“ Lo sai cosa conta, punto!”
“ no, non lo so, dai dimmelo tu cosa conta!”
E allora gli feci questa domanda – “ quando stavamo insieme ero bella oppure ricca?”
“No, ma lì mi ci sono messo per disperazione” – questa fu la sua risposta, mi senti crollare, come se stessi buttando una vita a vuoto!
“ bene, se per te va bene, va bene anche per me.”
. . . non rispose. Dopo mezz’ora arrivò un altro messaggio:
“no, per me niente va bene!”
“ e allora perché hai detto che ti si messo per disperazione?”
“ bho . . . “
“. . . posso farti una domanda?”
“ . . . dimmi”
“sono davvero brutta come credi?”
“ no”
“ e allora perché mi hai detto quelle cose? Tu mi conosci, ci rimango male per queste cose, soprattutto se sono detta da una persone importante.”
“  lo so . . . devo dirti una cosa. . . tu non sei brutta! sei bellissima, occhi azzurri, capelli biondi, come altezza . . . non sei troppo bassa , un po’ . . . non sei formosa, hai un po’ di culo un po’ di tette, ma, come hai detto, la bellezza in amore non serve.”
“grazie, almeno questo mi fa sentire un po’ meglio.”
“ ma questo non giustifica il fatto come ti sei comporta con me, ti ho aspettato fin troppo, sono stato troppo male per te, non penso di meritarmi questo.”
“si, lo so. Ti chiedo scusa, non meriti di essere trattato così, di certo non da me.”
“eh . . . “
“  sai, tra poco facciamo un anno da quando ci siamo baciati per la prima volta”
“ si, me lo ricordo ancora, ricordo ogni minimo particolare”
“ ** “
“ eh si . . . ricordo anche quando mi chiamasti quel lunedì alle 3 e mezza, ricordo quello che lessi su facebook sul tuo contatto, ricordo tutto!”
“ e . . . ti chiedo nuovamente scusa, anche se queste scuse non servono.”
“ eh . . . vabbè, sbagliando si impara. La prossima volta ripartirai col piede giusto, non rifarai gli stessi errori. Anche se io dopo questo che è successo non penso che riuscirò a rimettermi in gioco tanto presto!”
“si hai ragione, sbagliando si impara. Ma non sono partita affatto col piede giusto.”
“ e perché?”
“ perché si, mi sono ripresa, ma non abbastanza!”
“ . . . “
“  eh . . . “
“ beh come siamo rimasti, chi siamo?”
“ non so, cosa proponi?”
“ non lo so”
 . . .  rimanemmo in sospeso il nostro rapporto . . .
“http://www.youtube.com/watch?v=m1iNJhJ0PWg , ascolta, è per te! “
“ . . . perché mi fai sentire questa canzone?”
“ perché mi rispecchia!”
“ . . . ci rispecchia!”
“ perché ci? Te l’ho dedicata io, penso che rispecchi solo me!”
“no ti sbagli, è quello che penso anche io, anche se non te l’ho dedicata!”
“ah . . . “
“  nonostante gli errori che abbiamo fatto, che facciamo e che faremo, ti vorrò sempre!”
“ . . . non me le sarei aspettate queste parole, grazie”
“ . . non mi devi ringraziare, ti dico solo quello che penso”
“allora quindi è vero quello che dicono, la forza dell’amore supera proprio tutto.”
“eh si, è proprio così!”
Qualche mese dopo era carnevale, mi organizzai con amici per andare a ballare. Ci travestimmo tutti, io quella sera mi travesti da una liceale che deve andare al ballo di fine anno. Mi misi un vestito lungo, mi feci un trucco che risaltò gli occhi e abbinai la bauta al vestito..
La sera quando entrai nel club ebbi tutti gli occhi puntati su di me, mi senti terribilmente in imbarazzo, ma  coprì il viso con la bauta e si vedevano solamente le guancie rosse, sembrava quasi fatta apposta.  
Durante lo svolgimento della serata, mentre tutti ballavano, si annunciò che stava per iniziare un lento … all’improvviso sentì la canzone che dedicai a LUI, mi si riempirono gli occhi di lacrime, ma non piansi .. mi girai di colpo per andare verso l’uscita quando mi trovai faccia a faccia con LUI, un centimetro di distanza tra noi, il suo respiro che si confondeva col mio e dolcemente mi disse:
“ è la nostra canzone, mi concedi un ballo?”
Con un cenno di testa gli risposi di si.
Occhi negli occhi ballammo lentamente, senza staccare lo sguardo, il suo corpo stretto al mio, le nostra labbra che si cercarono nel vuoto e dolcemente danzammo verso l’infinito.