Quanto buio c’è dentro di te in questo momento Sam?
Quante strade hai imboccato prima di arrivare qui? Quanti percorsi?
Riesci ancora a vedere le stelle, fratellino? A specchiarti nei tuoi sogni?
Hai paura?
Ho tante domande. Troppe. Solo fottutissime domande.
E queste voci. Queste dannate voci! Ci fosse un solo modo per farmele uscire dalla testa!
Ma non si può prendere a pugni la coscienza.
Darei tutto per vederti respirare in questo momento.
Darei l’Impala.
Darei tutte le ragazze di questo mondo.
Darei l’alcool.
Darei la vita.Lo farò davvero?
Sai che lo farò porca puttana, Sam lo sai!
E io so, invece, che mi odierai.
Come io ho odiato papà.
Era davvero necessario arrivare a questo per capire quanto importante tu sia per me?
In fondo Sammy, è un bene che tu non possa vedermi adesso.
Perché probabilmente mi impediresti di fare le due cose più stupide della mia vita.
Probabilmente perché non capiresti, saresti arrabbiato, turbato, impaurito.
 I tuoi occhi diventerebbero lucidi, il tuo sguardo mi implorerebbe.
Mi sembra di sentirti ridere.
Di vederti scherzare.
Di sentire il calore del tuo corpo … sul mio.
Eh si, Sammy. Non sei tu l’unico pazzo qui.
Non ho mai desiderato praticamente nient’altro.
E adesso, nonostante le lacrime mi bagnino le guancie.
Nonostante stia tremando dalla paura e dal freddo.
Nonostante tu non mi possa sentire voglio fare una di quelle due cose così stupide.
Perché sono stufo di tenermi tutto dentro.
Perché sono stufo di continuare a ripetermi che è sbagliato.
Mi avvicino al tuo corpo gelido, immobile su questa specie di letto.
Il respiro terribilmente affannato.
Il cuore va a mille. Lo sai fratellino? Batte anche per te.
Sei così dannatamente bello.
Lo sei sempre stato.
Sembri così rilassato.
Come da piccolo, quando ti guardavo dormire.
Hai paura, lì dove sei ora?
Hai freddo? Provi dolore?
È buio?
Sembri cos’ indifeso … come una di quelle principesse delle fiabe che tanto avresti voluto poter sentire da bimbo.
Ma non è troppo tardi per una realtà simile.
Perché se tu sei la principessa, mio caro Sammy, lasciami essere il tuo Principe Azzurro.
Mi odieresti se fossi qui adesso.
Ma non ci sei.
E io si.
E questo mi uccide.
-Sam Winchester- sussurro piano, la mia bocca a pochi centimetri dalle tue labbra così perfette – posso amarti?-
Non posso credere di averlo detto.
Non posso credere di averlo pensato per tutti questi anni.
Non posso credere che sia così.
Che io sia sbagliato.
Papà mi ucciderebbe.
-chi tace acconsente – un sorriso appena abbozzato si apre piano sul viso arrossato e rigato dalle lacrime.
Un brivido mi attraversa la schiena quando la tua bocca ghiacciata entra a contatto con le mie labbra calde.
Un brivido mi attraversa l’anima quando pensa che tutto questo finirà decisamente troppo presto.
Perché tu non ne saprai mai nulla.
Perché io sarò troppo codardo per dirtelo.
Perché mi odieresti.
Interrompo il contatto, sapevo non sarebbe potuto durare per sempre.
E comunque adesso, devo andare a fare la mia seconda cazzata più grande.
Ci vediamo presto Sam.
È una promessa.




Spazio Autrice
non mi piace, non mi piace affatto. ma è il megli oche sono riuscita a fare.
e non potevo non mettere una soft slash su un momento del genere...