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Autore: cOstanza    03/12/2011    1 recensioni
E' preferibile l'aver amato e aver perso l'amore al non aver amato affatto. Lord Tennyson.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era felice, un tempo. O almeno sentiva di non esserlo più, nonostante spesso quello che si chiamava sorriso sbocciava sulle sue labbra. Labbra carnose e bellissime, che hanno amato e sono state amate, da lui. Quell'uomo, sì, l'aveva amata, l'aveva posseduta. Era sua, ormai. Ed ora, eccolo lì, che sparisce dietro un errore. Un suo errore, che gli avrebbe dovuto costare l'amore della sua donna. Ma lei, troppo buona, ingenua, o forse stupida, lo aveva perdonato, permettendogli di tornare tra le sue braccia e di baciare quelle labbra. 

-Se tu ora non avessi sbagliato...- gli rinfacciò lei.

Baciare un'altra si poteva dire tradimento? E poi, se lo fosse stato, era un tradimento da dimenticare o un tradimento che non può essere dimenticato? 

-Non cominciare a rinfacciarmi questa storia di più di un anno fa!- urlò lui, già pronto a scappare. 

Quante volte, con le lacrime agli occhi e disperandosi davanti alle sue amiche, le avevano detto: 

-Lascialo perdere. Meriti di più...-.

Parole sentite un milione di volte, ma che per la prima volta la toccavano. 
Lui si avvicinò pericolasamente a lei.
-E allora tu non avresti dovuto perdonarmi. Se il problema è questa questione avresti dovuto lasciarmi un anno fa. Invece no....-
-Ti amavo troppo- urlò con tutto il fiato in petto la ragazza.
Lui indietreggiò, colto alla sprovvista.
-Perché lo dici al passato?- domandò, con la voce strozzata.
-Perché non sono più sicura di quello che provo per te. Mi hai fatto così male...-
-Sai benissimo che per me lei non conta più niente...- osservò dolcemente lui.
Lei alzò lo sguardo verso di lui. Era così bello. Così incredibilmente amorevole. Ma le liti erano troppe e la sua fiducia aveva cominciato a vacillare.
-Se mi amassi ancora, ora saresti pronto a tutto.-
-Chi ti dice che io non lo sia?- domandò lui, allargando le braccia, come ad indicare tutto intorno a sé. La casa, il desiderio di matrimonio, di figli, un futuro ancora lungo da passare insieme....
-I tuoi occhi.-
Lei incrociò le braccia e lentamente si avvicinò a lui, senza staccare il suo sguardo dagli occhi di lui.
-I tuoi occhi sono pieni di sfida, non di amore. Vuoi me, ma solo perché non puoi avere altro. O forse perché era un'abitudine ormai.-
Lui stette in silenzio.
Per lei non ci fu altro da dire. Le lacrime stavano salendo e non avrebbe mai voluto che lui la guardasse piangere, non dopo aver pianto anni per lui.
-Per favore, vattene- sussurrò, con le mani davanti al volto. 
Lo sentì sospirare, avviciarsi al tavolo, prendere la giacca, indulgiare un attimo sulla porta ed uscire.
Le lacrime presero a sgorgare senza freno. Girò per tutta casa, distruggendo ogni cosa che glielo ricordava. Poi trovò quel cofanetto. Tutto blu, nascosto sotto il suo cuscino. Lo aprì. Un piccolo diamanete, con solo una scritta. 
-Sono pronto a tutto, pur di averti tra le mie braccia.-

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