Fachiea,
questa cosa l’ho voluta scrivere da tempo
immemore owo Ce l’ho proprio in testa, mi dà
moltissimo fastidio il fatto di
non essere riuscita a renderla del tutto D:
How much pain has cracked
your soul?
Dean è chino su una
donna adultera e lussuriosa e sta intagliando l'ultimo
di un numeroso branco di cani stilizzati sul suo femore denudato quando
l'aria
comincia a tremare. Non si cura delle grida che percepisce in
lontananza, preso
com'è dalla propria opera distruttiva, e a nulla serve che
Alastair lasci il
suo fianco per recuperare le proprie armi.
Decide spontaneamente
di chiudere la seduta, pulendo la lunga lama fra i
capelli scuri della donna e decapitandola con un colpo secco dopo
averle
bisbigliato un saluto sulle labbra cucite.
Segue l'esempio dei demoni che abitano il fondo dell’Inferno
e si prepara ad accogliere
gli attesi visitatori; sorride con le sue due bocche, una per mentire e
una per
dire la verità, perché non vede l'ora di avere
carne fresca sul proprio banco
da lavoro e spera che nel corso dello scontro la sua anima sia
definitivamente
distrutta.
Nelle ore che
precedono l'arrivo degli invasori l'atmosfera è luminosa e
crudele,
insopportabile, più di quanto non lo sia stata negli anni di
assedio mossi dall'esercito
del Paradiso; voci dicono che alcuni fra i demoni più deboli
siano morti solo
scorgendo la luce da lontano, però è
più probabilmente una balla inventata per paura
da alcuni cagasotto dei gironi più
alti.
Nel momento in cui li
raggiunge l'entità di luce cala su di loro con
incredibile velocità, e servono sette demoni per afferrarla
e trascinarla
pesantemente sulla ruota, alla quale viene immediatamente incatenata.
Alastair
comincia a recitare una litania dai suoni aspri per stordirla mentre
essa cerca
di scivolare dalle orribili braccia degli aguzzini, e Dean prende una
posizione
arrampicandosi sul petto della figura e pesando su di lei per
bloccarla.
Afferra al volo i lunghi pugnali che gli lancia un compagno e si
prepara a
sferrare il colpo, però gli manca la stabilità
necessaria all'ultimo momento e
l’occasione è perduta insieme a una delle due armi.
Una torturatrice
affonda un coltellaccio grondante sangue in quella che sembra
essere un’ala, e il guerriero caccia un verso acutissimo.
Preso probabilmente
dalla disperazione, il soldato si torce in maniera
inaspettata, e libera un braccio e che utilizza per afferrare Dean e
toglierselo
di dosso. Il demone aggressore è ucciso dall'imposizione di
quella stessa grande
mano, e gli altri demoni che trattenevano l'entità si
allontanano con timore
per incappare in altri angeli.
Dean digrigna i denti
e passa il dorso della mano libera sul viso per liberarsi
dal sudore che gli entra negli occhi; la sua nuova fisionomia gli
è ancora
estranea, soprattutto i lunghi solchi creati dalle lacrime che hanno
frantumato
il suo volto in molte parti, e per un secondo crede di esser stato
ferito.
Un punto non
localizzato del braccio brucia terribilmente, tanto che pensa di
essere vicino a perderlo, e ricorda vagamente sulla pelle la sensazione
della
mano del guerriero che lo stringe.
Intorno a loro i
demoni cadono, quando si getta addosso all'invasore con
l'intenzione di ucciderlo.
Il suo colpo
è agilmente schivato, com'era prevedibile, e così
è per la maggior
parte dei successivi attacchi mossi alla sconosciuta entità.
Dean non sente più
rumori, voci, grida, né il ricordo
del tuonare del sangue nelle orecchie, e non vede nulla al di fuori di
quella
luce bianca e impossibile.
Le volte che riesce a
raggiungerla non la ferisce per davvero, perché gli
squarci brillano di quanto non facessero prima, e la creatura
acquisisce nuova
forza e determinazione.
Sono trascorse ore
quando il demone si lascia scivolare in ginocchio, esausto e
sconfitto, e solo i più forti intorno a lui sono ancora in
piedi. I soldati del
Paradiso intorno a loro sono non più di cinque, e quando
Dean cade tre di essi
si allontanano immediatamente.
L’angelo
contro il quale Dean si dimenava come un bambino armato di una spada
di legno lo afferra per lo stesso braccio che aveva ferito in
precedenza e con
un salto poderoso comincia a risalire, protetto dai compagni,
accompagnato
attraverso i diversi gironi dalle grida della battaglia e dalle trombe
che
annunciano la ritirata.
Il demone tenta di
liberarsi, però la stanchezza infinita e il calore lo
convincono a riposare nell’abbraccio del nemico.