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Autore: lianny    04/12/2011    0 recensioni
-senti.... Mari...rta!- mi correggo a causa dell'occhiataccia che mi manda -ti avevo detto che sarebbe andata così e tu hai accettato, vergine o no! Quindi ora me ne vado così come sono venuto- finisco di vestirmi ed esco da quella villetta con la sigaretta in bocca e il casco della moto in mano.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 1

Michele

 

-sei uno str**zo!- e mi butta sul letto mentre cerco di alzarmi e finire di rivestirmi

-uffff..... se non sbaglio ti avevo avvertita- cerco di trattenere la calma... sono uno dell'idea che le donne non si toccano

-ma come.... io non mi faccio scopare e gettare via come uno straccio, hai capito??-

-oh.... quanto la fai lunga che palle! Senti ci siamo divertiti entrambi se non sbaglio, perchè devi rovinare tutto?- sto perdendo la pazienza

-divertiti? Divertitiii? Io voglio essere la tua ragazza!! non una amica con cui scopare!

-Cosa? Ma tu sei matta! E non per deluderti ma non siamo amici noi due. Ci siamo 'conosciuti' solo 4 ore fa. E mi hai portato a casa tua senza che io ti obbligassi. Ora me ne voglio andare visto che abbiamo finito di fare sesso- mi accendo una sigaretta. Certo che questa se l'è presa! Che noia. La prossima volta dovrò scegliermi la scopata con un po' meno alcool nelle vene.

-STR**ZO! ERO VERGINE!- le si iniziano a riempire gli occhi di lacrime e voi penserete che lei abbia ragione e che io sia il farabutto di turno che si approfitta della prima ragazza che gli capita sottomano.

Bhè vi sbagliate, lasciate che vi illumini su questa storia.

Mi chiamo Michele, 17 anni. Oggi è sabato e como ogni sabato esco e vado in giro con i miei amici, spesso in discoteca, come oggi. Si da il caso che trovassi in quella c***o di disco questa qui! Marta o Maria manco ricordo il nome. È una bella ragazza non c'è che dire e dopo un paio di balli e strusciamenti vari mi prende per mano e mi convince ad accompagnarla a casa sua. Le ho subito detto di non farsi illusioni, che sarebbe stata una notte e via, ma si vede che questo dettaglio non gli è arrivato al cervello. Mi sono accorto che era vergine, mica sono idiota, e le ho richiesto se fosse sicura. La str***za mi ha detto di si! Se avessi saputo che la serata sarebbe finita così non sarei manco uscito di casa e me se sarei stato a vedere un film sul divano con i miei fratelli.

-senti.... Mari...rta!- mi correggo a causa dell'occhiataccia che mi manda -ti avevo detto che sarebbe andata così e tu hai accettato, vergine o no! Quindi ora me ne vado così come sono venuto- finisco di vestirmi ed esco da quella villetta con la sigaretta in bocca e il casco della moto in mano. Mentre raggiungo la moto mi viene da chiedermi 'ma perchè ca**o non sono restato a casa?' ma quel pensiero viene subito sostituito da un altro. Il motivo è che il sabato è il giorno (meglio dire notte) in cui mi sfogo, sia mentalmente che fisicamente (sesso per intenderci).

Sfreccio per la città ad una velocità che non consiglierei e se mi vedesse Sofia non mi farebbe uscire per almeno un mese.

Sofia è mia madre. Non mi viene naturale chiamarla 'mamma' perchè sono stato adottato e ho vissuto in orfanotrofio fino a 10 anni. Le voglio bene e la rispetto, come a Francesco, mio 'padre'. Loro sono benestanti (per non dire ricchi) ma hanno sofferto molto quando hanno saputo di non potere avere figli e quindi ci hanno adottato. Sono brave persone ma hanno paura di rimanere soli.

Maledico mentalmente quella tipa per abitare dall'altra parte della città. Va bene che siamo ad aprile ma a quell'ora di notte non fa proprio caldo ed io sono a maniche corte.

Finalmente arrivo a casa, una villa a 2 piani, in un quartiere tranquillo. Sono quasi le 4 del mattino e prego Dio perchè nessuno si sia accorto della mia assenza. Di solito esco verso le 11 quando sono tutti a dormire, o almeno i miei genitori. Infilo piano le chiavi nelle serratura e apro la porta, in giro non c'è nessuno e cuatto cuatto raggiungo la mia stanza chiudendomici dentro. Tempo due secondi che mi butto sul letto e mi addormento.

  
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