"... us"
"So... there is a thing?"

"You are my sunshineeee, my only sunshine, you make me happyyy..."
"Sei felice, Deeks?"
"Si, ho passato una bellissima serata... YOU ARE MY SUNSHINEEEE, MY ONLY..."
"Marty Deeks, smettila" scandì serio Sam Hanna, portandosi una mano sulla fronte. Callen ridacchiò brevemente, mentre firmava una serie di rapporti. "Oggi Deeks è in vena di note alte..."
"No, è in vena di essere malmenato!" replicò Sam, guardandolo male.
"Su, ragazzi!" Deeks allungò le gambe sulla scrivania, stendendosi sulla sedia e si portò le mani dietro la testa. "E' una bellissima giornata, non trovate? Non ci sono cadaveri, non ci sono chiamate di Eric, non ci sono intrighi internazionali... you are my sunshiiiiiine..."
"Fra poco ci sarà un omicidio" commentò Callen.
"Sul serio?"
"Si, il tuo" gli fece un mezzo sorriso accondiscendente e salì da Eric, subito seguito da Sam.
"Antipatici" mormorò a mezzabocca.
"Di chi parli?" chiese Kensi, entrando in ufficio.
"Di Scallen" sbadigliò.
" ... scallen?" La donna lasciò cadere la borsa sulla scrivania, pronta ad ascoltare l'ennesima bravata del suo partner.
"Hai presente quando si danno i nomi alle coppie? Brangelina, Brad Pitt e Angelina Jolie, oppure..."
Kensi scoppiò a ridere e alzò le mani: "Stop! Non voglio sentire altro. Quindi, seguendo il tuo contorto ragionamento, tu avresti dato a Sam e Callen un soprannome da... coppia?"
"Esattamente!" esclamò Deeks, contento che almeno lei avesse capito. "SCALLEN!"
"E' cacofonico, Deeks" Kensi scosse la testa divertita.
"Bè, non tutti i nomi sono fatti per stare insieme e con i loro non ho potuto fare di meglio però con..."
"Certo" Kensi finse di dargli corda, annuendo drammatica. Si zittirono, guardando tornare Sam e Callen.
"Come mai sei venuta così tardi?" le chiese curioso il primo. "Hai fatto tardi ieri sera?"
Kensi annuì. "E... perchè hai fatto tardi ieri sera? Appuntamento?"
La donna alzò lo sguardo dallo schermo del computer: "Anche se fosse?" sorrise.
"Dovresti dircelo, che domande" Callen incrociò le braccia al petto. "Siamo tuoi amici!"
Kensi lo fissò male. "Non ti devo spiegazioni"
"Come non mi devi spiegazioni? Certo che devi! Devo sapere chi è la tua nuova fiamma, così posso controllare i suoi precedenti"
"Non lo faresti" ridacchiò Kensi.
"Proviamo" si fissarono per qualche minuto, finchè l'agente non cedette.
"Credimi Callen... non ha precedenti" mormorò, sorridendo di nuovo allo schermo del computer.
"Hai già controllato?"
"Diciamo di si"
Callen e Sam si guardarono straniti: "Non ci dici almeno come si chiama, che lavoro fa?"
"Ha un nome ridicolo e un lavoro... un lavoro che..." deglutì. "Bè... interessante!"
I due agenti erano ancora più curiosi: "Che vuol dire?" berciò Sam, lanciando uno sguardo a Callen, che alzò le spalle.
"A quanti appuntamenti siete arrivati?"
"Ne abbiamo avuti parecchi..." rise Kensi.
"Deeks!" lo riprese Callen. "Ma tu non le dici niente, sei il suo partner!" gli disse, guardandolo ancora sdraiato sulla sedia, tranquillo.
"Mh, nah! Sono affari suoi!" lo liquidò.
"Ma se tu vuoi sapere tutto di tutti" rispose Sam, accusandolo con lo sguardo.
"Ssssi. Però... insomma... Kensi vuole tenere il segreto, perciò..." alzò le spalle. "Io vado in palestra" annunciò candidamente.
"Aspettami, Deeks. Vengo pure io, così scappo dagli inviati del giornale di Gossip" fece una smorfia a tutti e due, seguendo il suo partner.
"Secondo te, G, l'hanno capito?" sorrise Sam.
"Nah!"

"Secondo te l'hanno capito? Facevano tutte quelle domande"
"Non è che mi importi molto, in questo momento" sussurrò Deeks, baciandole il collo.