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Autore: Recorded Butterflies    04/12/2011    3 recensioni
Sayu vede il suo fratellone dolorante.
Sayu non capisce, vvuole solo che Light stia bene.
Sayu elimina "il cattivone"
Dedico 'sta schifo a Miiko Hara.
Perchè TU mi hai chiesto di pubblicarla...
Genere: Angst, Dark | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri personaggi, Light/Raito, Sayu Yagami
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Nyaa: Dedicata a Miiko Hara. Tu mi hai convinta a pubblicarla e mò mi aspetto che recensisci anche DonnaH òWò (scherzo ovviamente XD) Buona Lettura, ci vediamo infondo!


In una bella villa giapponese, una bambina dai capelli marrone scuro sta giocando da sola.

La bambina, di circa cinque anni, sta tagliando una bambolina di carta, utilizzando delle forbici grandi e rosse.

Sayu arriccia il naso, dando al visetto infantile una buffa espressione.
Lei odia il rosso.
E’ molto meglio il rosa, si ripete lei.
Così caldo e soffice, è il colore dei sogni e degli unicorni.
Tutte le sue compagne d’asilo dicono che il rosa è il colore più bello del mondo, e lei non vuole essere diversa.
Lei è una brava bambina.

La porta sbatte e fa capolino nella stanza la figura del fratello maggiore della bambina, di undici anni, che si siede sul divano con aria stanca.
Light, questo è il nome del castano, è ricoperto di graffi e ferite varie.

Sayu non sembra dare peso alle condizioni del fratello, continuando a tagliare la bambolina.
-Buongiorno Sayu.- sussurra flebile il bambino.
La piccola sussulta, tagliando così di scatto la testa alla bambolina.
Sayu sospira: peccato, ormai la sua bambolina è inutilizzabile.
Light in quel momento, come uscito da uno stato di trans, toglie velocemente le forbici di mano alla sorellina.
- Ma cosa fai?!- urla lui.
- Non lo sai che è pericoloso? Sono forbici da grandi queste.- puntualizza poi con tono più calmo.
- Grandi come te nii-san?- domanda la piccola.
-Esatto Sayu-Chan, grandi come me. - dice con tono fiero, dall’alto dei suoi undici anni.
-Cosa ti sei fatto?- chiede la più piccola, sistemandosi i codini dietro le orecchie.
- Ah, queste?- chiede Light accennando alle ferite - il solito: Kagetora-Kun mi ha chiesto di fargli copiare il compito di inglese, io mi sono rifiutato e lui mi ha picchiato.- spiega con tono rassegnato.

Sayu annuisce, non è la prima volta che capita, e si accoccola imbraccio al fratello maggiore.
- Dovresti imparare a difenderti nii-san.- sussurra mentre gioca con le mani grandi del fratellone.
-O in alternativa diventare più stupido, così nessuno ti chiederebbe i compiti e tu staresti meglio.- prosegue annuendo ad ogni parola.
-E io non dovrei tenere nascosto a mamma e papà quello che ti succede.- termina con un sospiro.
- Allora non vuoi più le caramelle?- domanda Light tirando fuori dalla tasca della divisa strappata un sacchetto pieno di caramelle colorate.
Sayu esita, per poi prendere quella rosa.
Quello era il suo premio: se lei non diceva niente a mamma e papà Light le portava le caramelle.
- Sarebbe meglio se morissero tutti.- borbotta Light sovrappensiero.
Sayu chiude gli occhi, gustandosi la sua caramella rosa.
Ha da tempo una cotta per Kagetora-Kun, ma se fa del male al suo fratellone deve essere eliminato.
E’ semplice in fondo, pensa lei, il suo scopo è che Light sia felice.
Se lei elimina Kagetora-Kun il suo nii-san sarà felice.
E le prenderà le caramelle, tante caramelle….
Tante caramelle rosa.


E’ tardi adesso, anche se sono solo le quattro del pomeriggio, e Sayu sta camminando sulla via per la casa di Kagetora-kun, quando si trova davanti la fonte dei suoi pensieri.
-Ehi, tu sei la sorella del Secchia Yagami, vero?- domanda sbruffone il bambino.
Alto, capelli neri folti e occhi nocciola, è veramente carino.
- Sì, sono io. - si limita a rispondere Sayu.
- Perché picchi il mio nii-san?- domanda innocentemente.
- Eh? Ah, perché non mi fa mai copiare i compiti. Tra amici ci si aiuta!- sbotta furioso il moro.
- Sì, ma se tu gli fai la bua voi non siete amici.- fa notare Sayu piegando la testa di lato.
Il bambino sussulta, constatando che la mocciosa ha effettivamente ragione.
- Il mio fratellone dice che se tu morissi sarebbe meglio per tutti.- confessa lei.
Kagetora non fa in tempo a replicare che si ritrova una forbice grande e rossa conficcata nello stomaco.
Una volta.
Due volte.
Tre volte.
E ancora, ancora, ancora…
Finché il sangue non smette di colare, e allora Sayu sorride soddisfatta.

Light si sveglia di soprassalto.
E’ nel suo letto, a casa sua, nel cuore della notte.
Ha appena sognato Sayu che uccideva Kagetora-kun, ma la sua sorellina sta dormendo vicino a lui.
Sospira stringendola appena, era stato solo un incubo.

Sayu si sfila piano dall’abbraccio del fratello e si dirige silenziosamente in camera sua.
Da sotto il letto tira fuori una forbice, di quelle da grandi, quelle cattive, e va a sciacquarla nel lavandino del bagno.

Sì, Sayu odia il rosso, e si compiace nel vederlo sprofondare nel lavandino, dove i mostri delle fogne potranno mangiarlo.
Sayu preferisce il rosa, come quello della carne di        Kagetora-Kun.

Così caldo.
Così soffice.

Sì, la pelle di Kagetora-kun era decisamente soffice.
Sayu sbuffa, domandandosi perché il suo adorato fratellone, che l’aveva vista mentre eliminava il cattivone, non l’avesse ancora riempita di caramelle per ringraziarla.
Sembrava come se avesse rimosso tutto.
Improvvisamente Sayu spalanca gli occhi: forse era meglio che se ne fosse dimenticato, lei non aveva il permesso di usare le forbici grandi e rosse.

Ritorna velocemente nell’abbraccio del suo nii-san.
Sayu odia il rosso, perché è il colore del sangue che il suo fratellone ha versato.


                   

                                                                             

                                           [ Ma su Kagetora-Kun il rosso era
                                            veramente carino… ]    




Nyaa: Muahahaha! Allora, che dite, è un po’ inquietante?
O dovrei restare sul comico?
Questa storia mi è venuta in mente pensando a come i bambini piccoli pensino in modo semplice:
Papà fa male alla mamma = La mamma sta male = La mamma è triste = MALE.

Io faccio male a papà = La mamma sta bene = La mamma è felice = BENE.

Ehm… vabbè, ricordiamoci CHI E’ il fratello maggiore di Sayu, è piuttosto normale per me che abbia certi atteggiamenti ùWù
Un altro esempio della semplicità infantile si può fare proprio su Kira:
Ci si fa un mucchio di problemi a pensare si Kira agisce per il bene o per il male, ma vista dagl’occhi di un bambino risulta come:
Kira uccide papà/mamma = Kira è cattivo.
Senza seghe mentali di alcun che, perché i bimbi non sanno che il papà è uno spacciatore o la mamma un’assassina.
E visto che i bambini sono le creature più innocenti del mondo…
Vabbè, hai prosperi l’ardua sentenza (?)!
Come disse qualcuno.
Salutoni!
Nyaa <3                   

  
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