Lo so,
lo so che volevi una Destiel, però questo è stato
quello che mi è venuto e mi piace abbastanza, quindi non gli
dico di no. Oww,
Claire non mi piace moltissimo, però ammiro davvero Amanda e
dunque anche per
la figlia dei suoi lombi e di quelli di Mish-Mish.
Gesù, quanto amo Misha. E i Bowling for Soup.
I'll stop the
world and melt with you.
Quando Claire aveva
sette anni, attraversò una breve fase durante la quale era
ossessionata dalla distruzione del mondo: erano tutti arrivati a un
punto in
cui ogni sera bisognava scrutare attentamente il cielo e assicurarsi
che anche
quella notte nessun gigantesco asteroide avrebbe ucciso
l’intera razza umana.
Amelia era un po'
preoccupata, temeva che la figlia potesse ridursi a voler
passare tutto il proprio tempo in casa e sviluppare qualche sorta di
patologia,
oh cielo, e
se diventasse un'emarginata
sociale?!,
mentre Jimmy assecondava le richieste della bambina e
rischiarava ogni suo dubbio e paura.
Nel tempo, il terrore
della piccola divenne il loro gioco preferito: sul
soffitto della cameretta avevano fatto dipingere un bel cielo stellato,
e il
suo papà aveva impiegato forse un mese per organizzarsi e un
intero fine
settimana di lavoro, però aveva realizzato per lei la
riproduzione
bidimensionale di una grande meteora, utilizzando del cartone
industriale e
alcuni smalti.
Claire poteva
così giocare come preferiva, saltando in braccio al padre
quando
rientrava tardi dopo gli straordinari e domandando con entusiasmo,
"Papà,
fai la Terra, fai la Terra?"
A Jimmy bastava
restare seduto a cenare, e la bambina poteva corrergli intorno
armata del suo asteroide e minacciare di porre fine alla sua esistenza. "Perché non
ti ribelli, papà? Non lanci i missili nucleari come nel
film?"
"Tesoro, se si tratta
di Claire il papà si farebbe ridurre in briciole, lo
sai?"
Sì, lo
sapeva, però adorava
sentirglielo dire.
Qualche anno e aveva
chiesto di poter cambiare l'arredamento della camera,
crescendo si era stancata dei mobili tutti colorati e delle bambole che
spuntavano
da ogni cassetto, però non aveva mai desiderato cancellare
quei bei ricordi dal
soffitto né aveva permesso che la madre mettesse via anche
la meteora di
cartone.
Poi Jim se ne era
andato, all'improvviso, ed era rimasto lontano davvero a
lungo.
Quando lui era tornato
parlava di cieli azzurri e sterminati, e pace infinita,
e di vere comete, e del potere distruttivo dei desideri.
Prometteva che un
giorno molto lontano anche lei le avrebbe viste, tutte quelle
cose meravigliose, e che di quel capolavoro sarebbe stata lei la stella
più
brillante.
Claire conobbe Castiel
poco dopo e visse felice come quando il padre le aveva
donato un pezzo di cartone colorato in maniera maldestra e ricoperto di
due
strati di lucido.
L'angelo la
abbandonò e la ragazzina seppe che non avrebbe riavuto mai
suo
padre; lui era fuori, nel mondo, e la proteggeva dalle stelle cadenti.